di MICHELE SCANDROGLIO *
La Croce Bianca Rapallese, classe 1907, ha una storia di impegno e determinazione che ne fa una delle più prestigiose associazioni di volontariato liguri, oserei dire nazionali, e che le è valsa anche la Croce di bronzo al valore civile di cui è stata insignita dal Presidente della Repubblica.
Per non farsi mancare nulla è intervenuta anche in occasione dell’emergenza nel Sud-Est asiatico a seguito dello tsunami del 26 dicembre 2004, nonché come ovvio nella tragedia del Ponte Morandi e in quella della Torre Piloti del porto di Genova. Chiamarla eroica può essere fuori luogo, ma coraggiosa e fiera no di certo.
Da venticinque anni la presiede Fabio Mustorgi, che ha saputo coinvolgere nella gestione dell’associazione collaboratori esperti e preparati nelle diverse discipline. La sua nomina a Cavaliere della Repubblica è quindi dovuta a un lavoro di squadra che ha coinvolto in questo lungo lasso di tempo centinaia di soccorritrici e soccorritori adeguatamente formati e soprattutto entusiasti di appartenere al nostro ente.
Da venticinque anni la Croce Bianca cresce e si rinnova guardando avanti: è di questi giorni l’arrivo della prima auto elettrica e dell’installazione di idonea colonnina per la ricarica. È da sempre pronta a cogliere nuove sfide, tra le quali ricordiamo il soccorso animali e l’assistenza in mare con idroambulanza, un potente gommone donato allo scopo.
Ma la sua impresa più eroica, che la colloca ben meritatamente in vetta alle pubbliche assistenze, è stata la sua intemerata battaglia legale contro la Società Autostrade (prima dei signori Benetton e dell’ingegner Castellucci, quello del Morandi), oggi partecipata dalla Cassa Depositi e Prestiti dello Stato Italiano.
In che cosa verteva il contenzioso? Nel riconoscere alle Pubbliche Assistenze OdV l’applicazione del codice della strada (rec.at.) art. 373 c.2 Lett. C, che per i mezzi della Cri prevede la totale gratuità dei pedaggi autostradali per i servizi di istituto. Dal 2015 Aspi ha inteso invece, dalle sole Pubbliche Assistenze OdV, riconoscere un numero limitato di servizi, così ponendo in essere una discriminante assurda a danno di molti pazienti. Ebbene, il presidente Mustorgi, sostenuto dal Cda, si è sempre opposto a questa discriminazione, rivendicando dignità per tutte le pubbliche assistenze, chiedendo nulla più che il mero rispetto della legge, diritto non sempre facile da ottenere.
Sono passati anni, il contenzioso è stato tumultuoso, ma la Croce Bianca Rapallese non ha mai ceduto sul punto e oggi con soddisfazione può finalmente vantare un successo, condiviso con Anpas, che sarà utile a tutte le pubbliche assistenze. Il traguardo del libero passaggio di un’ambulanza o di un trasporto malati dal casello senza incorrere in perdite di tempo, a volte aggravate da rimproveri da parte di Aspi, speriamo diventi presto realtà.
Dalla vicenda occorre trarre due lezioni: la prima è che la giustizia è lenta, ma arriva; e la seconda è che senza la determinazione e la ‘grinta’ necessarie le battaglie giuste si possono perdere, o a volte non combattere. Già, perché chissà quante volte il presidente Mustorgi si sarà sentito dire “ma cosa ti metti contro i Benetton, le autostrade… lassa perde damme retta”.
E invece no! Quando una battaglia è giusta, soprattutto a favore dei più deboli, non si deve deflettere: mai!
(* Imprenditore, console onorario della Bulgaria, già parlamentare della Repubblica)