di DANILO SANGUINETI
Una maggioranza bulgara e una capacità intatta di resistere al vertice che farebbero invidia a un vecchio membro del Politburo. Ci scherzano sopra gli amici e i collaboratori, ci ride su lo stesso Cristiano Simonetti, che è stato rieletto presidente del CSI Tigullio per la sesta volta consecutiva con la solita indiscussa unanimità. Una prevalenza che non significa controllo, è esclusivamente la conferma della stima universale della quale gode Simonetti, che oramai può essere accostato al suo predecessore, l’indimenticabile geometra Ricchini, figura di grande sportivo che ha lasciato il segno nell’ente sportivo.
Simonetti ha dalla sua la plebiscitaria adesione delle società aderenti al Centro Sportivo Italiano, non ottenuta tramite mezzi coercitivi ma solamente con i fattivi risultati del suo operato e del suo confronto con ogni singolo tesserato. Fatti che sono emersi con maggior risalto nel periodo recente. Il bravo capitano si vede quando il mare è in tempesta e l’operato di Cristiano Simonetti in questi mesi difficilissimi è stato tale che non solo ha consolidato ma addirittura ha aumentato il sostegno da parte dei tesserati. Ha premiato il suo sostenere la causa dei suoi club, e allo stesso tempo ampliare l’orizzonte, il non chiudersi a difesa dei valori conseguiti, cercando invece di essere duttile, di adeguarsi alle nuove regole, in una situazione in costante divenire.
Simonetti, in carica dal 2000, sarà il presidente del comitato provinciale di Chiavari del Centro Sportivo Italiano anche per il quadriennio 2020-2024. L’ufficialità è arrivata al termine dell’assemblea elettiva che si è tenuta due domeniche fa via per via telematica, sulla piattaforma Google Meet, con l’evento ‘Generare Futuro – Il dovere di costruire qualcosa di nuovo’.
La votazione telematica ha visto Simonetti ottenere il sesto mandato consecutivo con l’unanimità degli aventi diritto, 29 voti su 29. Simonetti è anche presidente regionale uscente del CSI (2012-2021) e membro del consiglio regionale del Coni Liguria (2016-2021). Sarebbe stato confermato anche qui ma come lui stesso spiega dopo l’elezione: “Ho scelto Chiavari. Una scelta di cuore visto che il nuovo statuto della nostra associazione non mi permetteva di mantenere la doppia carica istituzionale. Chiavari, una scelta legata all’amicizia delle tante persone che compongono il Comitato e che hanno iniziato insieme a me questa avventura, parecchi anni fa prendendo il testimone dal geometra Roberto Ricchini”.
Il suo ‘discorso della corona’ ha voluto gettare un ponte su quanto fatto e quanto resta da fare. “Sinceramente con il passare degli anni la mia passione non si è affievolita, credo anzi sia cresciuta, grazie all’esperienza e al senso di responsabilità nel ruolo sociale che svolge il CSI in tutta Italia e anche oltre. Anche in assemblea, le parole di qualche dirigente ciessino rivolte ai figli, alla loro generazione, mi hanno convinto che i giovani avranno sempre di più bisogno di sani riferimenti, di luoghi sicuri e aperti, dove far crescere amicizie ma recepire il rispetto delle regole. La nuova sfida che ci permette di proiettarci verso un nuovo mandato associativo alla guida dello storico comitato chiavarese è resa oggi ancora più difficile dalla pandemia in atto che non ha risparmiato nessun settore, tanto meno quello sportivo”.
C’è bisogno di ogni stilla di energia e di ogni volontario per far fronte alla crisi strisciante. “Il territorio, oggi più che mai, ha bisogno di un CSI forte, pronto a rinnovare grandi alleanze educative, valorizzando le associazioni che lo compongono, storici presidi sul territorio. Per quanto riguarda gli aspetti programmatici, nel nuovo quadriennio – cercando quel ‘qualcosa di nuovo’ di cui si è parlato nella riunione per le elezioni – abbiamo puntato molto sulle sei aree della direzione/presidenza modificando la squadra del consiglio e scegliendo sei persone che siano in grado di dirigere le loro aree facendo fare un ulteriore salto di qualità al comitato”.
Infine, un impegno ad allargare la gamma delle discipline affiliate: “Per tutti gli sport ci sarà un’attenzione particolare, da quelli nuovi (come Padel, Dodgeball, Flipper) a quelli storici (come Volley, Ginnastica, Arti Marziali, Tennis tavolo e Calcio). Elaboreremo progetti scolastici e di marketing sul territorio, rafforzeremo l’attività negli oratori e nelle parrocchie”.
Nel corso del meeting eletti gli organi revisori e le persone che comporranno la Direzione e il nuovo Consiglio. La giornata assembleare ha registrato l’intervento di Vittorio Bosio, presidente nazionale del CSI, che con parole appropriate è riuscito a scaldare i cuori dei dirigenti chiavaresi collegati domenica sera durante la proclamazione degli eletti.
Il nuovo consiglio direttivo del CSI Chiavari risulta composto da Cristiano Simonetti Presidente; Roberto Coppo Vice Presidente Vicario; Gianluigi Ratto Vice Presidente; Stefania Simonetti Vice Presidente. Direttori Area: Luca Curotto Attività Sportive, Daniele Masera Formazione e Progetti, Rosangela Arpe Promozione Sociale e Disabilità, Katia Beretta Scuola, Sport, Cittadinanza, Pietro Brugarino Servizi e Territorio, Paolo Goretti Area Amministrativa. I consiglieri Monica Marangoni, Matteo Oliveri, Cristiano Magri (Comunicazione & Marketing), Monica Michelini (Insegnanti e Giovani), Emanuela Raggio (Strutture e Ginnastica). Revisori dei conti Willy De Vincenzi, Paolo Goretti, Eugenio Perrone. Don Daniele Beronio Consulente Ecclesiastico. Designatore Arbitri Matteo Arata. Il lavoro che si annuncia lungo e impegnativo non spaventa Simonetti, che anzi è pronto a… raddoppiare. E poiché in regione sarà presente solo attraverso i suoi delegati, ha già messo nel mirino il consiglio superiore.
“Il nostro Comitato, forte delle sue 8000 tessere, per il prossimo mandato elettorale, vuole essere presente con alcuni suoi rappresentanti nel consiglio ligure. Dopo otto anni di presidenza regionale, in questa tornata elettorale passo il testimone a un volto nuovo. Pensiamo che Chiavari possa e debba essere rappresentata: proporremo alcuni nominativi per le cariche di Vice Presidente e Consigliere Regionale”. Il passo successivo sarà quello di puntare a un seggio come consigliere nazionale. Secondo voi Simonetti può fallire?