di ALBERTO BRUZZONE
Ritorna a Chiavari, con una cerimonia finalmente in presenza, dopo la lunga emergenza sanitaria, uno dei momenti più importanti e da sempre più attesi della vita culturale e delle tradizioni cittadine: vale a dire, la cerimonia di conferimento del Premio Turio Copello. L’appuntamento, come sempre organizzato dalla Società Economica, si svolgerà sabato 20 novembre, dalle ore 17 in poi, presso la Sala Ghio Schiffini di via Ravaschieri.
Qui s’incontreranno i vincitori dell’edizione 2020, perché, come spiega Franco Cavagnaro, presidente della commissione giudicatrice, “nel 2020 abbiamo dovuto rinviare la premiazione a causa dell’emergenza Covid-19, mentre per l’anno 2021 il premio non è stato assegnato, sempre a causa dell’emergenza sanitaria”. Nel corso della cerimonia, ci sarà la musica dal vivo a cura di Elena Bellinzona alla chitarra classica e di Giovanni Battista Costa al clarinetto.
Come noto, il Premio Turio Copello è espressione delle volontà testamentarie della signora Teresa Brignardello vedova Turio nel 1872 e della signora Maria Rosa Cassani vedova Copello nel 1959, ed è nato con l’obiettivo di premiare il migliore artista e artigiano a suo tempo tra gli espositori della Mostra del Tigullio. Poi, più recentemente, il Premio è stato assegnato agli artisti e artigiani del territorio che si sono distinti per la loro opera. Il riconoscimento consiste in una medaglia il cui conio (inciso dal Putinati nel 1825) riporta il logo della Società Economica di Chiavari ideato da Ennio Quirino Visconti e Giuseppe Maria Solari nel 1798.
L’attuale commissione giudicante (che resta in carica per quattro anni) è formata da: Franco Casoni, Mario Rocca, Bruno Ronco, Marco Laneri, Vittoria Gozzi. Ne faceva parte anche il sindaco Marco Di Capua.
In questa edizione, ci sono tre premi alla carriera, una medaglia d’oro per la sezione artigianato e una medaglia d’oro per la sezione arte. I tre premi speciali sono per Cristina Busi, Mario Cresci e Franco Lecca, mentre i premi di sezione sono per Giorgio Venturelli (artigianato) e per Danilo Marchello (arte).
Di particolare rilievo, il ritorno sulla scena chiavarese di due personaggi che hanno avuto enorme successo a livello nazionale: il fotografo Mario Cresci e il direttore della fotografia Franco Lecca. Classe 1942, Cresci oggi vive a Bergamo, ma ha girato veramente tutto il mondo e respirato le ‘tante Italie’ dove si è trovato a stare, sia per motivi lavorativi che familiari che, ancor prima, di formazione e di studio. E pensare che tutto è partito da Chiavari, la città dove è nato agli inizi degli anni Quaranta e dove ha compiuto i suoi primi studi.
“Dopo le scuole elementari, andai a frequentare la Scuola d’Arte, il cui preside di allora era Virginio Della Rovere. È stato un momento importantissimo nella mia formazione. Studiavamo sì le varie arti, ma le mettevamo anche in pratica attraverso dei laboratori, specialmente al pomeriggio. Era una scuola del fare, oltre che dell’apprendere”, ricorda Cresci, che aggiunge: “A Chiavari ci fu il mio primissimo contatto con il mondo della fotografia: fu a una mostra sui campi di concentramento, che a quei tempi era stata organizzata in città dal Partito Comunista. Il mio primo impatto con la fotografia fu abbastanza forte, perché le immagini di quegli orrori mi entrarono dentro come un pugno nello stomaco. Ancora non sapevo che avrei intrapreso quella strada, che quella sarebbe stata la mia professione”.
Mario Cresci sarà presente alla Società Economica, mentre Franco Lecca dovrebbe collegarsi in remoto. Diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, nel biennio 1964/1966, nella sezione ‘Ripresa Cinematografica’, risiede nella Capitale ed è ancora attivissimo, oltre che nella settima arte, anche nell’insegnamento, dove prova a trasmettere alle nuove generazioni tutta la sua esperienza: attualmente, è docente nella sezione ‘Fotografia Cinematografica’ della Scuola Gian Maria Volontè di Roma. Della Liguria dice: “I miei genitori erano sardi e hanno parlato in sardo per tutta la loro vita in una bellissima casa ligure dove hanno vissuto fino al giorno della loro morte: sono sepolti nel cimitero di Ri Alto. Premetto questo fatto per me importantissimo per dire che la Liguria è il luogo del mio ritorno, e dei ricordi nel presente di oggi, nei luoghi che ho profondamente amato, le belle colline a ulivi, i boschi, i castagneti dell’entroterra, il fiume Entella e le amicizie giovanili, il mare dove ho navigato più di un anno imbarcato su petroliera in giro per il mondo, visto che mi sono diplomato al Nautico di Camogli sezione Macchina. Insomma, sono stato un ligure anomalo e nomade fra tutti gli amici dispersi, mentre da una vita continua l’amicizia con Luigi Grande, un vero pittore del quale in diverse occasioni ho scritto testi di presentazione alle sue mostre”. Ma ecco tutti i premi che verranno assegnati sabato, con una breve biografia e con la rispettiva motivazione.
Cristina Busi – Motivazione: “Cristina Busi ha saputo creare con la sua galleria d’arte un centro di aggregazione culturale per gli artisti di Chiavari e del Tigullio. Negli anni ha scoperto e valorizzato innumerevoli talenti artistici, buona parte dei quali fanno parte dei premiati del Turio Copello”.
Biografia: Dopo gli studi all’istituto d’arte ‘Dosso Dossi’ di Ferrara, con Sergio Zanni tra i suoi professori, Cristina Busi insegnava come precaria all’Istituto d’Arte di Chiavari quando, nel 1983, decise di rilevare la galleria ‘La Rupinaro’ e lanciare la sua galleria con la prima mostra ‘Risonanze’ nel 1984, in cui presentava opere di 19 artisti liguri. Da allora la Galleria Cristina Busi è diventata un punto fermo nel mondo artistico chiavarese, dove hanno esposto Costa, De Laurentis, Galbiati, Grande, Rocca, Solari, Sturla, Ugolini, Job, Carreca, Leverone, Papetti, Jammet, Copello; molti di loro sono stati vincitori del Premio Turio Copello. L’avventura di una vita si è conclusa a dicembre 2019, con la mostra ‘Ultima’, di nuovo una collettiva che ha riassunto 35 anni di attività.
Mario Cresci – Motivazione: “Mario Cresci, nato a Chiavari, ha nella sua vita indagato le potenzialità del linguaggio fotografico e dell’evoluzione tecnologica dall’analogico al digitale, creando un nuovo linguaggio artistico che include l’apporto di grafica, disegno, video e pittura per esprimere la propria idea di arte come metodo di indagine delle realtà”.
Biografia: Mario Cresci, nato a Chiavari e diplomatosi al liceo artistico di Genova, dalla fine degli anni Sessanta ha sviluppato una grande mole di lavori artistici che vanno dal disegno, alla fotografia, all’installazione. Ha vissuto a Chiavari, Genova, Venezia, Milano, Parigi, Matera e Bergamo e ha letteralmente girato tutto il mondo per conoscere luoghi e trarre ispirazione per le sue opere. È stato docente di teoria e metodo della fotografia a Bergamo, Milano, Napoli, Parma, Urbino e all’Accademia di Brera.
Franco Lecca – Motivazione: “Nato e cresciuto a Chiavari, Franco Lecca ha dedicato la sua vita alla fotografia cinematografica, partecipando alla realizzazione di oltre settanta opere per il cinema e la televisione, ricevendo molti premi per le sue opere e dedicandosi anche all’insegnamento. La sua opera e la sua maestria del linguaggio tecnico cinematografico gli hanno consentito di trasferire magistralmente in immagini i segni del passaggio del tempo e dell’esistenza”.
Biografia: Da cinquant’anni il chiavarese Franco Lecca è un direttore professionista della fotografia cinematografica che ha partecipato a importantissime produzioni per il grande e il piccolo schermo, lavorando con registi quali Marco Tullio Giordana, Lugi Faccini, Stefano Sollima, Maurizio Ponzi, Antonio e Andrea Fazzi, e nella fotografia di una lunga serie di episodi della celeberrima serie del ‘Commissario Montalbano’. Diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma negli anni Sessanta, Franco Lecca, oggi ancora in attività anche come docente, è uno dei direttori della fotografia italiani più longevi.
Giorgio Venturelli – Motivazione: “Custode dell’antica arte del mosaico, inventata migliaia di anni fa, che tramite il paziente assemblaggio di minuscole tessere policrome fa nascere immagini anche di rilevanti dimensioni, Giorgio Venturelli ha realizzato e realizza molte opere di notevole fattura che vanno dalle decorazioni a muro, ai pavimenti, ai pannelli ornamentali e ai micromosaici. L’esperienza e la padronanza raggiunta nel suo lavoro si rispecchiano nella pregevole qualità delle opere realizzate”.
Biografia: Nato a Lavagna, ha operato in Italia e all’estero, perfezionando le sue conoscenze dell’arte del mosaico e la sua manualità in Tunisia. Da lì è poi partita la sua ricerca per migliorare il modo di lavorare degli artigiani da cui aveva imparato il mestiere, dal taglio delle pietre al modo di catalogarle per colore, migliorando la velocità della lavorazione e la qualità del mosaico. Ottenuto il diploma dal Ministero dell’Artigianato Tunisino, ha poi lavorato per importanti società di mosaico producendo grandi opere, ma anche micromosaici per i quali ha affinato la tecnica di produzione mediante tessere di piccole dimensioni.
Danilo Marchello – Motivazione: “Strumentista, direttore d’orchestra, docente di Conservatorio, Danilo Marchello conduce un’intensa attività artistica con rilievo nazionale nel mondo della musica. È importante anche l’intensa e parallela attività a favore delle istituzioni musicali chiavaresi di cui è stato ed è promotore e organizzatore instancabile”.
Biografia: Nato a Chiavari, precocemente diplomato al Conservatorio Nicolò Paganini di Genova in corno, da subito intraprende una brillante carriera artistica fino a diventare primo corno solista dell’Orchestra di Padova e del Veneto, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, del Teatro Comunale di Bologna, della Scala di Milano, del Teatro Regio di Parma e dell’orchestra del Festival dell’Arena di Verona. Nel 2002 approfondisce lo studio della direzione d’orchestra. Da metà degli anni Novanta diventa docente di Conservatorio a Vicenza e La Spezia e tiene vari corsi e stage anche a livello internazionale. Nel Tigullio è direttore della Filarmonica ‘Città di Chiavari’ e della ‘Banda Città di Chiavari’, e ha creato L’Orchestra del Tigullio e la Tigullio Jazz Big Band, organizzando varie manifestazioni cittadine.