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Giovedì, 25 maggio 2023 - Numero 271

Cinema & cibo: Lamaca Gioconda rispolvera l’antico e mai spento modo di guardare i film

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di ALBERTO BRUZZONE

Ci sono modi per riunirsi e organizzare degli eventi anche in epoca di restrizioni causa Coronavirus? Ci sono modalità che consentono di trascorrere comunque dei pomeriggi o delle serate, senza rinunciare alla convivialità, all’incontro dal vivo, alla socialità, alla cultura e alla trasmissione delle idee?

L’estate 2020, in questo senso, verrà certamente ricordata come quella dell’ingegno. È vero che parecchie associazioni e parecchie amministrazioni sono state costrette a rinunciare ai loro eventi, ma è altrettanto vero che ci sono realtà che si sono scervellate nell’intento di riuscire comunque a proporre qualcosa, aggirandosi con impegno nei meandri dei vari decreti governativi, al solo scopo di non spegnere la propria passione e quella di tutte le persone che seguono determinati filoni.

Dentro questo gruppo merita certamente di essere raccontata la vicenda del Circolo del Cinema Lamaca Gioconda, che ha la sua storica anima nella chiavarese Lodovica Marini. Insieme a CIMA Prod, la casa di produzioni cinematografiche nata in seno all’associazione e coordinata da Nerio Bergesio, e insieme anche al ristorante Filoverde di Chiavari, è stata approntata una nuova modalità di… andare al cinema.

Solitamente, a Chiavari si svolge, presso l’area di Colmata, l’arena estiva di film all’aperto. Quest’anno, tutto ciò non è stato possibile e si è quindi virato su altri lidi. Gli organizzatori de Lamaca Gioconda non si sono dati per vinti e dalla loro positiva ostinazione è nata ‘Dr.E.a.M! DRink, Eat and Movie’, ovvero la prima rassegna di ‘sit in’ cinematografico della città, nella quale si abbinano proiezioni e buon cibo.

Ieri sera, proprio al ristorante Filoverde di via Antonio Gonnelli Cioni a Chiavari, si è svolto il primo appuntamento, con la proiezione della pellicola ‘Invito a cena con delitto’, un classico di Neil Simon, diretto da Robert Moore, e con la partecipazione straordinaria dello scrittore Truman Capote all’interno del cast (nella foto in alto una scena). Il film è stato introdotto, come spesso accade, dall’excursus a cura di Daniele Lazzarin e poi completato da alcune osservazioni da parte dello scrittore Andrea Colombo.

Cena, film, confronto e chiacchiere, il tutto nel pieno rispetto delle regole anti-Covid. Si può fare cultura anche in epoca di emergenza sanitaria e quelli de Lamaca Gioconda l’hanno pienamente dimostrato. Ora, su questo filone s’intende proseguire.

Lodovica Marini racconta: “Dr.E.a.M è un progetto che nasce da CIMA Prod, casa di produzione cinematografica chiavarese che si occupa degli aspetti organizzativi, dal Circolo del Cinema Lamaca Gioconda che porta contenuti, film e ospiti, e dal ristorante Filoverde, che cura la parte enogastronomica. La scrittrice e illustratrice Valeria Corciolani ha creato per l’occasione un bellissimo logo. Abbiamo pensato di restituire alla proiezione di un film il suo aspetto originario: il film come festa di piazza, come momento di incontro delle persone, quello che accadeva agli inizi del cinematografo. L’idea è quella di riproporre il cinema come sogno collettivo, non già come spettacolo da fruire individualmente. In epoca di serie tv, di streaming e di piattaforme, ci ha affascinato il pensiero di poter andare controcorrente”.

Non potendo organizzare un vero e proprio ‘drive in’, per mancanza di spazi adeguati (la prospettiva dei ‘drive in’ è tornata molto d’attualità in questa estate 2020, un po’ in tutto il Paese), si è scelta come location quella del ristorante.

“Ma la filosofia del ‘drive in’ – prosegue Lodovica Marini – rimane inalterata pure in questa occasione: tutti mangiano davanti a uno schermo, guardando in su. Lo avevamo già fatto nelle Langhe, organizzando il ‘Food In Film Festival’, in cui le proiezioni avvenivano in mezzo alle botti. Luoghi eretici, da condividere ‘insieme’ con lo stesso sguardo. Cinema e cibo, ovvero una kermesse cine-gastronomica, da gustare attraverso i cinque sensi, che non significa solo riempire il serbatoio di carburante ma diventa un’inedita opportunità di veicolare in maniera allegra e conviviale, attraverso il cinema che parla di cibo, le metafore della vita”.

Ora, dopo il primo esperimento con ‘Invito a cena con delitto’, si andrà avanti sullo stesso filone nelle prossime settimane, in attesa che si possa tornare alle arene vere e proprie. Il cinema non è affatto ‘morto’, anzi: “Noi abbiamo un’enorme serie di pellicole da poter proporre – conclude Lodovica Marini – e gli appassionati sono moltissimi. In attesa di poter riprendere i nostri tradizionali festival, ci piace dare il segnale che siamo vivi e che non ci siamo per niente fermati. Che il cinema, quello bello e di qualità, non si ferma”.

Intanto, proprio in questi giorni, è in corso l’edizione 2020 del ‘Riviera International Film Festival’: sino al prossimo 26 agosto, i film e i documentari in concorso possono essere visti in anteprima nazionale, gratuitamente in streaming, sul website ufficiale del RIFF, www.rivierafilm.org. Il pubblico può votare via Instagram. Il 29 agosto, quindi, è prevista la premiazione e proiezione dei film e dei documentari vincitori, in una serata aperta al pubblico al Teatro Conchiglia di Sestri Levante alla presenza di un ospite d’eccezione: l’attrice Claudia Gerini. Nella stessa serata, la Gerini riceverà l’Icon Award, premio che il festival consegna ogni anno a un personaggio del cinema, a coronamento dei suoi successi in campo artistico.

“L’emergenza Covid-19, e il rispetto delle normative legate alla sicurezza, ci hanno costretti quest’anno a modificare la formula del RIFF – spiega il presidente del Riviera International Film Festival, Stefano Gallini Durante – Si tratta di un format digitale, che consente al nostro festival di  mostrare in streaming i film e documentari che abbiamo selezionato per l’edizione del 2020. Abbiamo voluto essere presenti anche quest’anno, nonostante il periodo difficile che il mondo e che tutti noi stiamo attraversando, per dare un segnale di continuità. Il RIFF ha sempre avuto una caratteristica positiva e possibilista: questo virus non ci ha fermato ne fermerà il nostro futuro, e vogliamo diffondere lo spirito combattivo che contraddistingue questo evento. Questa edizione, anche se digitale, avrà per tutti un significato ancora più profondo”.

Anche il direttore esecutivo del Riviera International Film Festival, Vito D’Onghia, plaude il nuovo format del festival. “È una vera e propria maratona cinematografica per gli appassionati, per chi ci ha seguito con passione in questi anni e anche per chi vorrà vivere un’esperienza nuova direttamente da casa. Siamo un festival rebel, indipendente, e vista l’emergenza abbiamo pensato ad un modello che ne incarnasse perfettamente lo spirito e la mission”.

I film sono visibili (sino al 26 agosto) sul sito www.rivierafilm.org in lingua originale con sottotitoli in inglese. Il pubblico può esprimere una votazione da 1 a 5 per ciascuno dei film o dei documentari in concorso. Per votare è sufficiente inviare un messaggio privato sulla pagina ufficiale Instagram del RIFF (https://www.instagram.com/rivierainternationalfilmfest/) con la preferenza e il voto.

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