di DANILO SANGUINETI
Da quanto tempo nella nostra zona non c’è una gara di ciclismo che guadagni la ribalta nazionale? Da quanto tempo il Tigullio e il suo entroterra non sono teatro di un evento a due ruote che meriti di essere ricordato? A queste due domande ha saputo dare una risposta positiva il Team Velo Club Fontanabuona.
Il presidente del sodalizio Roberto Portunato conferma il suo impegno per riportare il ciclismo che conta dalle nostre parti. Poco importa che non sia una classica in linea ma una manifestazione di ciclocross. Una specialità ingiustamente considerata minore: il ciclismo ‘campestre’ ha conosciuto soprattutto in queste ultime stagioni un vigoroso risveglio. Le note ragioni che hanno bloccato od ostacolato e ridotto per varie ragioni le prove di massa hanno limitato in maniera assai più ridotta il ciclocross. Disciplina capace di fare da ponte tra i puristi dei mezzi da corsa e di quelli Mtb, riscontra ancor oggi un numero importante di praticanti. Da tenere presente che la Fontanabuona e i suoi dintorni sembrano fatti apposta per poter ospitare prove di questo tipo.
L’appuntamento è per domenica 5 dicembre. Il Velo Val Fontanabuona con sede a San Colombano Certenoli in collaborazione con la Regione Liguria e l’amministrazione comunale di San Colombano Certenoli organizza la manifestazione internazionale in oggetto.
Il presidente Portunato invita a un evento che avrà grande risonanza: “Il grande ciclismo torna in Liguria. Un’occasione unica per farlo in Liguria e in modo particolare nel Tigullio e nel suo entroterra. Dalle nostre parti manca dal 2015 quando l’11 maggio si svolse la terza tappa del Giro d’Italia, la Rapallo – Sestri Levante di 136 chilometri”.
Nonostante si tratti di un esordio, di una primissima edizione, la gara è stata iscritta dall’UCI nel calendario internazionale e, ad oggi, vede garantita la partecipazione dei team italiani più blasonati, la partecipazione della nazionale italiana e di quella dell’Ucraina.
“Negli ultimi anni la disciplina del ciclocross è cresciuta in modo esponenziale, lo svolgimento delle corse, in circuito da ripetersi più volte, facilita una buona affluenza di pubblico assicurando alta spettacolarità e sicurezza. La presenza di tutte le categorie vedrà gare durante l’arco dell’intera giornata, a partire dalle categorie minori, nell’attesa dell’ultima prova riservata a Elite e Under 23, si prevede una partecipazione complessiva di oltre 700 atleti provenienti dall’Italia e dall’estero”.
Quasi superfluo sottolineare che cosa questo significhi, non solo sotto l’ambito sportivo. “In un momento di grave difficoltà economica, attraverso un evento sportivo di rilevanza internazionale, si vuole portare l’attenzione sulla Val Fontanabuona che non ha mai ospitato una manifestazione di tale risonanza in grado di richiamare l’interesse dei media della carta stampata e televisiva. La scelta della data, il 5 dicembre, e la località dove svolgere l’evento, l’area espositiva di Calvari è stata assunta nell’intento di promuovere il turismo, grazie al ponte dell’8 dicembre, garantendo un notevole afflusso di atleti e pubblico”.
I numeri delle previsioni, seppure caute, sono spettacolari: “La partecipazione di oltre mille persone, molte delle quali presenti in loco già dalla vigilia della corsa garantisce un buon indotto per le attività turistiche e ricettive che sono già state coinvolte, non solo ai fini dell’ospitalità, ma con l’intenzione di creare un volano turistico a favore del territorio che vada ben oltre l’evento. La sera precedente alla gara si svolgerà la consegna del premio ‘Fontanino’ a una personalità di rilievo del mondo dello sport, in particolare del ciclismo, sempre con l’intenzione di valorizzare la Val Fontanabuona e il Tigullio. Sono inoltre in programma ulteriori iniziative collaterali quali l’Expo di aziende del mondo del ciclismo e il mercato di Coldiretti”.
È richiesto uno sforzo organizzativo non indifferente. Non a caso il presidente e i suoi collaboratori hanno cominciato a prepararsi e preparare il percorso già il mese scorso. Il giorno di Ferragosto Portunato era sui sentieri che sono stati prescelti come indicato nel post sui social: “Si lavora anche a Ferragosto per l’internazionale”. Stacanovista per il ciclocross, un amore pazzo per questo sport, o per dirla da rompicollo delle due ruote, senza freni.