di DANILO SANGUINETI
Dai tedeschi ci divide una secolare rivalità che per fortuna in questo secolo si esplica solo in ambito sportivo. Tra Italia e Germania però sono innumerevoli i ponti gettati sui fiumi da valicare. Tra i traghettatori a favore di due nazioni che sono destinate a collaborare per il bene dell’Europa vanno inseriti i ragazzi della Chiavari Ring.
La lotta come molte altre discipline dove viene rappresentato un combattimento – duro ma regolamentato, dove ci si affronta in un clima di competizione regolato da norme precise e tendenti al paritario – favorisce amicizie anche tra fieri avversari, quanto accade in pedana sulla materassina rafforza la comprensione, contrariamente a quanto possa pensare un profano.
È notevole ma non insolito in senso assoluto il clima di amicizia instauratosi tra i giovani combattenti italici e i loro coetanei al di là delle Alpi. Ancora una volta ha prevalso su ogni altra considerazione lo spirito di fraternità che ogni vero sportivo respira: nella fatica, nella sofferenza come nell’esultanza le differenze si attenuano, i ragazzi sono ragazzi qualunque lingua parlino e qualunque colore indossino.
La Chiavari Ring Lotta domenica 1° maggio ha partecipato al Torneo Internazionale di Hornberg (Germania), deliziosa cittadina situata nella regione della Foresta Nera. In termini spaziali lontanissima da Chiavari, oltre 600 chilometri. In termini di sentimenti, soprattutto di amore per questo sport di élite perché difficile e praticato da pochi ma di grande importanza per lo sviluppo fisico e mentale di chi lo pratica con costanza.
Al torneo hanno partecipato circa 350 giovani lottatori provenienti da Germania, Svizzera, Austria, Bulgaria e Francia. La società verdeblu è andata in Germania con un bel gruppo, ventuno tra atleti e accompagnatori.
Il presidente Stefano Braschi ricorda con orgoglio. “Per molti dei nostri ragazzi si trattava della prima esperienza all’estero. In particolare Alessandro Gasparini e Thomas Braschi hanno gareggiato per il team tedesco di Tuttlingen guidato dal nostro grande amico Giuseppe Ilardo, italiano trapiantato in Germania da tanti anni ma ancora legatissimo al nostro paese. La nostra amicizia è nata diversi anni fa proprio a un torneo internazionale in Germania e, suo figlio Luca, ha gareggiato più volte per la Chiavari Ring ai campionati italiani ottenendo diversi podi”.
Uno scambio doppio: oltre all’ospitalità quindi anche il prestito di atleti che hanno combattuto sotto un’altra bandiera. “Giuseppe, per noi Pippo, è il nostro riferimento per tutti i tornei in Germania e il suo supporto e la sua ospitalità sono senza eguali”.
Questi i ragazzi della Chiavari Ring che, guidati dal coach Jacopo Masotti, hanno partecipato al torneo: Helena Ferro, Samuele Rubini, Leonardo Corbett, Gabriele Fantasia, Thomas Brasch, Victoria Fantasi, Giulia Salin, Camilla Salini, Pietro Valle, Nicolò Libra, Yannick Peirano, Alessandro Gasparini.
Il riassunto dei risultati: “Anche questa volta siamo tornati a casa con un bel bottino, grazie soprattutto alla vittoria di Giulia Salini nella categoria 58 kg jugend D e ad Alessandro Gasparini, fresco Campione Italiano Esordienti, che ha vinto la categoria 62 kg jugend B; ottimi piazzamenti per Nicolò, Camilla e Yannick giunti al 4° posto nelle rispettive categorie, 5° posto per Victoria, 6° posto per Gabriele e Thomas, ma tanti complimenti anche per Pietro, Helena, Leonardo e Samuele che hanno combattuto con coraggio e grinta dando il meglio di sé”.
Peccato che ai successi in terra germanica non abbiano corrisposto altrettante vittorie nell’appuntamento successivo entro i confini nazionali. Il presidente Braschi ammette: “Gli obiettivi e le ambizioni erano ben altri, ma siamo comunque contenti per i risultati ottenuti sabato 7 maggio al PalaPellicone di Ostia, ai Campionati Italiani U20 di Lotta libera. Francesco Masotti nella categoria 79 kg, Lorenzo Gasparini nei 74 kg e Veronica Braschi nei 65 kg, – quest’ultima oggi indossa i colori delle Fiamme Azzurre – si sono messi al collo la medaglia di bronzo”.
Il livello raggiunto negli ultimi anni dalla Chiavari Ring per merito del presidente Braschi lo si intuisce da queste parole: essere tra i migliori d’Italia nelle rispettive categorie diventa la regola e non l’eccezione.