di DANILO SANGUINETI
Vai verso la valle, giovane lottatore. Come era facile prevedere, le società sportive che non bazzicano nei ricchi cortili delle televisioni – in pratica tutte eccettuato il calcio che si pappa la grande fetta della torta e lascia le briciole a basket e volley – sono alla canna del gas (anche letterale, dati gli avvenimenti bellico-finanziari) e quindi c’è da riorganizzarsi in fretta e dover rivedere i programmi a breve e medio raggio, abbattere procedimenti e comportamenti consolidati da decenni.
In quest’ottica la decisione storica e stupefacente della Chiavari Ring di creare una succursale in quel di Cicagna per allargare la platea dei praticanti va vista come una mossa intelligente ancorché dovuta.
La società che si dedica alla lotta in tutte le sue forme, dalla libera alla greco romana, ha deciso di ampliare la sua offerta sportiva inserendo nel programma degli allenamenti un appuntamento nella palestra Comunale di Cicagna. Dal 1° ottobre gli istruttori qualificati della società saranno presenti per avviare alla lotta i giovani appassionati. Due i gruppi previsti: ‘Gioco Lotta’ per ogni bambino dai 6 ai 10 anni e ‘Lotta Olimpica’ dagli 11 ai 14 anni.
Due le sedute di prova gratuita per tutti i bambini e bambine che vogliono avvicinarsi al mondo della lotta olimpica. Gli allenamenti si terranno il sabato dalle ore 18,15 alle ore 19,15. La struttura di corso Gastaldi a Chiavari e gli istruttori della società sono a completa disposizione per illustrare le qualità tecniche, atletiche e sociali che il mondo della lotta e lo sport in generale propongono contribuendo alla crescita dei bambini e delle bambine. Per informazioni, si può contattare il numero 335 8347928.
L’ideatore del progetto è il presidente, Stefano Braschi. “La necessità aguzza l’ingegno – scherza il numero uno del club – Cercavamo un modo per ampliare il nostro parco atleti, avvertivamo la necessità di avere una base più larga. Nella nostra rinnovata palestra in corso Gastaldi a Chiavari possiamo contare su un gruppo di élite molto valido, e alle loro spalle su giovani che stanno crescendo in maniera confortante”.
C’era però da fare i conti con i problemi creati da due anni di blocco quasi totale dovuto alla pandemia, trovare spazi e praticanti altrove. Questo ‘altrove’ non poteva che essere l’entroterra del Levante. “Sulla costa il deserto o quasi: pensate che per trovare un’altra società di lotta uscendo da Genova e andando verso Levante se si toglie la Chiavari Ring occorre arrivare a… Pisa! E nessuna palestra a disposizione. Se possibile ancora peggiore la situazione alle nostre spalle, in Fontanabuona”.
La crisi dello sport in questa zona un tempo ricca di club e specialità è conclamata. “Un rapido esame e sono rimasto stupito. Da San Colombano a Ferrada e oltre, il solito calcio e pochissimo altro. Degli sport olimpici nessuna traccia. E perdere tanti possibili talenti solo perché Chiavari è troppo lontana per chi ha impegni scolastici era un vero spreco. A Cicagna c’è una palestra moderna, il ‘matrimonio’ con la mia società era fattibile. Abbiamo contattato l’amministrazione, abbiamo discusso con il vicesindaco, Dario Arata, che si è mostrato disponibilissimo. L’accordo è stato trovato con facilità. L’esperimento, come vogliamo chiamarlo, poteva iniziare”. Il presidente Braschi non vuole mostrarsi troppo ottimista, anni di esperienza consigliano prudenza. “Vediamo come va in questa stagione di prova. Ho grande fiducia in Nicola Cosentino, il nostro maestro che insegnerà la lotta ai due gruppi”. La Chiavari Ring in funzione di apripista. Se l’esperimento funzionasse (e ci sono tutte le condizioni perché così sia), saranno in molti a seguirla.