(r.p.l.) Lo abbiamo scritto più volte, lo hanno sottolineato comitato cittadino e opposizioni: depuratore e campus scolastico in Colmata sono due partite separate. La propaganda di Palazzo Bianco, in un goffo tentativo di mischiare le carte, vuole fare passare il concetto che “chi è contro il depuratore è contro la scuola”. Niente di più falso.
Banalmente, per capire che le due opere sono completamente distinte, basta guardare allo stato di avanzamento delle progettazioni: se per il depuratore c’è già un progetto definitivo, per il campus scolastico si è appena concluso il bando per il concorso di idee. Insomma, si viaggia su due binari distinti e con finanziamenti a sé.
Quello che la maggioranza non dice è che non solo la scuola può essere realizzata a prescindere dal depuratore, ma peggio, dimentica che il maxi-impianto potrebbe rappresentarne un ostacolo alla realizzazione. Una prima motivazione è di tempistica: se si vogliono realizzare entrambi i progetti bisognerà attendere la costruzione dell’impianto di depurazione (almeno 5 anni dall’avvio dei lavori) perché parte dell’area del campus verrà occupata dalla movimentazione terra, come specificato da Iren nel suo progetto. In secondo luogo – come scritto a pagina 16 delle linee strategiche del bando per il concorso di idee – il campus potrà essere realizzato solo “previa verifica di compatibilità ambientale con la presenza del Depuratore Comprensoriale”. Insomma, mancano le autorizzazioni e non è garantito che verranno concesse.
Ma facciamo finta di credere alla propaganda, immaginiamo una Colmata con un depuratore per i reflui di 140.000 abitanti e, poco più in là, una scuola con 1700 studenti. Vi sembra uno scenario compatibile?
Guardando il render del progetto, i più attenti, avranno notato una certa incongruenza con alcune dichiarazioni dell’avvocato Segalerba. Il presidente del consiglio comunale, per respingere le accuse di eliminare parcheggi con la realizzazione del depuratore in Colmata, ha ribadito più volte che ai posti interrati si sarebbero dovuti sommare quelli già presenti in superficie. Dove si parcheggerà? Tra un banco e l’altro? Il presidente di Avanti Chiavari è vittima della sua stessa propaganda.
Tralasciando l’incoerenza e le auto smentite, a cui siamo abituati, torniamo nel merito della questione.
Nel bando per il concorso di idee viene fatta una stima del costo complessivo dell’intervento, più di 39 milioni di euro. Non viene però specificato, e ci sembra un elemento importante, dove questi soldi verranno trovati. Tra i documenti viene scritto a chiare lettere che “nel caso in cui l’Ente banditore procedesse ad ulteriori sviluppi e previo reperimento delle risorse economiche necessarie, verrà affidato al vincitore del concorso l’incarico per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica relativa a tutte le opere contenute nell’area di intervento”. Insomma, nonostante qualcuno voglia farlo passare come un progetto imminente la verità è che siamo ancora in alto mare, i ‘se’ e i ‘ma’ superano di gran lunga le certezze.
Quel che è sicuro è che, ancora una volta, si tenta di strumentalizzare un tema sentito come la mancanza di spazi scolastici per ‘far digerire’ il depuratore, renderlo più simpatico. La verità è che in mano non abbiamo nulla, solo promesse e render. Una domanda resta: la Colmata ospiterà studenti o le fogne di undici comuni? Una differenza non da poco.