di ALBERTO BRUZZONE
La situazione è nettamente migliore rispetto al 2020, l’annus horribilis anche per quanto riguarda il commercio, ma si rimane molto lontani se i dati vengono parametrati al 2019. L’emergenza sanitaria continua a farsi sentire, la corsa della variante Omicron incide sugli affari e per i commercianti quello che si sta per chiudere è stato un periodo natalizio in chiaroscuro.
A fornire il quadro è Giampaolo Roggero, presidente dell’Ascom Confcommercio per Chiavari e vice presidente per il territorio di Ascom Genova. “Le vendite sono andate molto bene dal venerdì del Black Friday, quando sono state installate anche le luminarie natalizie grazie all’impegno dei commercianti, e sino all’incirca alla metà di dicembre. È stata una fase molto positiva, con numeri e cifre che sono andati a toccare pure quelli del 2019. Poi, quando ci aspettavamo un’onda lunga, i contagi del Covid hanno ripreso a salire e c’è stata quindi una sentita flessione dalla metà di dicembre e sino alla fine del 2021. Peccato, perché ci siamo persi il periodo che potenzialmente poteva essere migliore”.
Potenzialmente e tradizionalmente. “Ci siamo fatti commercio da soli – prosegue Roggero – Nel senso che abbiamo lavorato per i chiavaresi e comunque per le persone della zona. Sono invece venuti a mancare i turisti, in particolare i turisti stranieri, che spesso passavano le festività natalizie in Riviera. Così come è mancato il turismo delle seconde case, perché le persone hanno preferito rimanere nei comuni di residenza”.
Tra le categorie merceologiche, domina il settore alimentare, “anche perché i pranzi e le cene delle feste si sono svolti nella maggior parte a casa, e questo ha pesato sugli introiti dei ristoranti. Per fortuna, bar e ristoranti ne venivano da un’estate in cui hanno lavorato a ritmi eccezionali, ma hanno fortemente rallentato in queste settimane perché prevale l’incertezza, perché ci sono state le restrizioni e perché le persone hanno più paura di contrarre il virus”. Da ieri sono iniziati i saldi e le aspettative sono condizionate, pure in questo caso, all’emergenza sanitaria e al suo evolversi: “Speriamo di fare dei saldi normali – osserva Roggero – Basterebbe che fossero normali e sarebbe già molto”.
Anche Enrico Castagnone, coordinatore di Confesercenti Tigullio, è sulla stessa posizione: “Inutile girarci intorno: speravamo che il 2021 fosse l’anno dell’uscita dalla crisi sanitaria e invece, pur in presenza di decisi miglioramenti sul fronte del contenimento del virus e di una generale ripresa, siamo ancora ben lontani dal ritorno alla normalità. Confesercenti si è sempre adoperata per non far mai venire meno la propria vicinanza agli operatori economici, associati e non, e farsi portavoce delle istanze dei commercianti”.
Castagnone osserva: “Tra le iniziative messe in campo nell’anno appena concluso, mi piace ricordare il rilancio del mercato agroalimentare di Chiavari, che viene riproposto mensilmente in via Rivarola e valorizzato da iniziative collaterali che coinvolgono anche i commercianti in sede fissa; la pedonalizzazione dei centri storici sulla falsariga dell’esempio genovese e l’attivazione dello sportello di consulenza per l’iscrizione al registro delle Botteghe storiche e dei locali di tradizione, che ha esteso agli altri comuni del territorio la formula sperimentata con successo a Sestri Levante”.
Secondo Castagnone, “Confesercenti è presente ai principali tavoli di confronto, tanto con gli stessi operatori, che con le istituzioni: tra i temi caldi di queste settimane c’è, ad esempio, la questione dei lavori alla galleria delle Ferriere. Il cantiere avrà pesanti ripercussioni sulla viabilità, in particolare della provinciale 77, e in questo senso riteniamo che la chiusura completa del tunnel per un periodo limitato sia preferibile a senso unico alternato, se utile ad accorciare sensibilmente la durata dei lavori stessi. La cosa più importante, ribadita a gran voce alla Città Metropolitana, è però che Autostrade per l’Italia non apra altri cantieri tra Chiavari e Genova per tutta la durata dei lavori alle Ferriere, perché non possiamo permetterci un’altra paralisi del traffico come quella della scorsa estate, che metterebbe definitivamente in ginocchio l’appeal turistico del nostro territorio e avrebbe costi insostenibili per la nostra economia”. Virus e cantieri stradali: il commercio del Tigullio conosce bene i propri ‘nemici’. E sta studiando ogni misura per poterli fronteggiare.