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Giovedì 11 dicembre 2025 - Numero 404

Le forze politiche del centrodestra chiavarese: “L’opera di costruzione del depuratore in Colmata va assolutamente ripensata: scellerata dal punto di vista economico, energivoro e turistico”

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IL COMUNICATO CONGIUNTO DI FORZA ITALIA, FRATELLI D’ITALIA E LEGA

Dopo quasi un anno di amministrazione Segalerba-Messuti, le forze politiche di centro destra chiavarese – Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega – si sono riunite e hanno ritenuto opportuno iniziare a condividere una valutazione a tutto tondo sulle opere realizzate o in previsione.

La principale preoccupazione è rivolta alla costruzione del depuratore in colmata, oggetto di critiche fortissime anche da parte di tutte o quasi le espressioni della società civile cittadina.

L’opera – che si conferma scellerata dal punto di vista economico, energivoro e turistico – va assolutamente ripensata.

Non bastano le raccolte firme: occorre che l’amministrazione e Iren forniscano risposte ai tanti quesiti lasciati in dubbio e non chiari sia in termini di costi, sia in termini di opportunità.

Sicuramente si perderanno moltissimi parcheggi e nella zona lavoro – per almeno 5 anni – incessante sarà il transito di numerosi camion in città, che causeranno gravissimi disagi.

La tecnologia proposta risulta essere ormai sorpassata, essendo un progetto ideato con le conoscenze del 2015/2016, tempi in cui l’energia non aveva certo i costi attuali, per non parlare dell’impatto ecologico dei liquami di 140.000 abitanti a dir poco disastroso.

Il mondo, da quegli anni, è cambiato completamente, così come le possibilità di scelta per intervenire e risolvere il problema con gli enti sovraesposti.

L’attuale amministrazione, che governa ormai da quasi 6 anni, ha rappresentanti in Città Metropolitana e connessioni giuste in Regione: perché non le ha usate?

Non va, inoltre, dimenticato il rischio oggettivo di danneggiare il Porto, con la conseguenza che molti utenti potrebbero lasciare l’ormeggio cittadino a causa del cantiere del depuratore.

Non ultimo, non si è tenuta in considerazione la pericolosità e i rischi della realizzazione di un impianto complesso che tratta liquami proprio di fronte al mare della Riviera di Levante che a causa delle forze della natura avversa (vedi la mareggiata del 2018) ha già pagato un prezzo altissimo.

Non è possibile procedere con i lavori se non rimettendo in discussione il progetto nella sua interezza.

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