di ALBERTO BRUZZONE
Casa è una parola che, specie nel 2020, specie in piena emergenza sanitaria, ci è stata più familiare del solito. Casa non solo come tetto e come rifugio, ma nel primo lockdown anche come protezione dal contagio del Covid-19.
Casa è una parola, ma anche un concetto e, mai come negli ultimi tempi, le nostre abitazioni le abbiamo riscoperte, durante la ‘reclusione’ forzata ma non solo. Ecco allora che la brava scrittrice chiavarese Helena Molinari riesce con efficacia a riprendere questi e altri temi, nel suo bel romanzo ‘Case’, che arriva dopo il buon successo del primo lavoro, intitolato ‘Emma’ e che, pure in questo caso, è edito dalla savonese Pentagora, una casa editrice libera, indipendente e con una grandissima passione per la letteratura e, più in generale, per la cultura.
Helena, che è molto conosciuta a Chiavari, e non solo, anche per essere una conduttrice radiofonica e per aver fondato, insieme a Enrica Corsi, il Festival della Parola, che continua a crescere edizione dopo edizione sia per il prestigio degli ospiti che per il livello generale della proposta, ha lavorato a lungo a questo suo testo e ci ha saputo mettere dentro tutta se stessa: la sua scrittura che è al tempo stesso appassionata e scorrevole, la sua sensibilità, il suo gusto femminile, la sua empatia verso i personaggi, il tocco in più che passa da un libro qualsiasi a un libro scritto bene e narrato ancora meglio.
‘Case’ scandaglia, e sappiamo quanto ce ne sia bisogno nei tempi attuali, la differenza tra abitare un luogo e vivere un luogo, analizza il concetto di spazio e lo approfondisce, regala importanti momenti di riflessione, racconta di come l’essere umano si possa evolvere anche quando tutto sembra perduto.
È bellissima la storia di Chiara, la protagonista del libro, che si affaccia verso il nuovo pur rispettosa di tutto il suo passato, mai dimentica degli affetti, del calore di un tempo. È un romanzo melanconico, ma con un tocco sempre lieve; un romanzo che parla del domani ma senza essere azzardati verso il futuro; un romanzo che scorre piacevole, come piacevole è lo stare in riva al mare al tramonto, quando le onde sono morbide e accarezzano la battigia.
Ecco, ‘Case’ è un romanzo morbido: nel senso di delicato, da una parte, di comodo dall’altra, di piacevole e rilassante. C’è tanto di Helena, in questa storia? Forse sì, forse no. Chi l’ha scritta lo sa, mentre chi ha scelto di fare il viaggio con Helena Molinari, ovvero i suoi curatori Alessandro Marenco, Cristina Parodi e Zena Roncada, sa sicuramente di aver preso la strada giusta. Perché ‘Case’ è una piccola perla, e come tale va trattata.
La scheda
Helena Molinari
Case
Novembre 2021
Pagine 166 – Euro 12
Pentagora