di ALBERTO BRUZZONE
Non ci sono limiti e non ci sono ostacoli, quando si vuole fare del bene alla collettività, e quello che pareva un obiettivo molto difficile, per una strada molto in salita, è stato invece centrato con enorme soddisfazione: così ieri pomeriggio l’associazione Le Parole del Cuore – Oltre lo Specchio, insieme all’associazione Aiutateci ad aiutare, ha consegnato presso l’ospedale di Rapallo un casco refrigerante, che servirà alle donne in terapia oncologica per salvare i loro capelli nonostante le cure molto invasive e purtroppo piene di numerosi effetti collaterali.
La presidente di Le Parole del Cuore – Oltre lo Specchio, Anna Cavaliere, la sua principale collaboratrice Antonella Fragale e la presidente di Aiutateci ad aiutare, Daniela Castagneto, sono riuscite nell’intento di giungere alla donazione anche grazie all’apporto del medico Salvatore Alongi, del mercatino L’Usato che fa bene al cuore, del Comitato di Montepegli e, soprattutto, di moltissime persone generose, grazie a cui si è arrivati a raccogliere l’importante cifra di quarantamila euro.
Il casco refrigerante si va ad aggiungere a due cuffie ipotermiche che erano state donate tempo fa sempre all’ospedale di Rapallo, ma nel corso della sua attività Le Parole del Cuore – Oltre lo Specchio ha aiutato anche l’ospedale di Sestri Levante e sta cercando di ampliare la sua rete pure a Genova.
L’associazione è la ‘costola’ ligure di Oltre lo Specchio, una splendida realtà sorta in Campania, precisamente a Salerno, grazie all’iniziativa di Teresa Giordano, con l’obiettivo di sostenere le donne in terapia oncologica. La sua principale anima è Anna Cavaliere, che insegna alla scuola primaria di Zoagli ed è uscita vincitrice da un cancro al seno. “Sono entrata in contatto con Teresa Giordano e con la community di Oltre lo Specchio all’inizio della malattia – ricorda – soprattutto per chiedere consigli a proposito dei capelli, delle ciglia, degli effetti collaterali dei farmaci, dei migliori prodotti da utilizzare. Ho trovato volontarie da tutta Italia e una realtà che fa dell’ascolto e della profonda umanità le proprie bandiere. Così mi sono decisa ad aiutare in senso concreto, diventando referente per la Liguria del gruppo”.
Da Oltre lo Specchio, è stato ricavato e portato in Liguria, in particolare nel Levante genovese, il progetto della Pink Box: “Si tratta di un salvadanaio per depositare offerte in favore dell’associazione, oppure di scatole rosa che si trovano in determinati punti, ad esempio le farmacie. Possono essere riempite con prodotti che si acquistano in quel negozio e che sono necessari per le donne che si sottopongono a cure oncologiche. Le varie Pink Box vengono poi destinate alle persone che si mettono in contatto con noi”.
La community nazionale di Oltre lo Specchio è nata nel settembre 2020. “Tutto è iniziato – racconta Teresa Giordano, la fondatrice – con il supporto di alcune delle ragazze che hanno condiviso il mio percorso. Ci siamo ritrovate a scambiarci idee, pareri, a condividere le nostre angosce, le nostre paure, i nostri dubbi e le nostre speranze. Ma soprattutto ci siamo rese partecipi della voglia di vivere, di sentirci donne, di esprimere la nostra femminilità. Ci siamo capite, incoraggiate e motivate. E ci siamo dette: tutto questo dovremmo farlo per quante più donne possibile. Da lì, abbiamo pensato di creare dei canali social e di dare un nome a questa idea: ‘Oltre lo Specchio’ vuole essere un chiaro messaggio della voglia di andare oltre l’immagine che viene riflessa, di scavare più in profondità per cogliere l’essenza di ciò che proviamo e di ciò che sentiamo. Vuole essere uno stimolo a ritrovare il proprio aspetto, insieme, con il supporto di chi può aiutarci concretamente nei vari ambiti”.
L’attività dell’associazione ligure non si ferma qui, perché Anna Cavaliere, Antonella Fragale e tutte le altre sono in continuo fermento. È in corso, ad esempio, il progetto della ‘#bibliocicletta01’: una libreria popup che gira le città, i parchi, le spiagge, e che mira all’integrazione e all’inclusione dei cittadini svantaggiati, dal punto di vista culturale e sociale, che hanno difficoltà a partecipare ai servizi e alle iniziative fornite dalle biblioteche territoriali. L’iniziativa ‘#bibliocicletta01’ è stata presentata a Chiavari, presso Wylab, lo scorso febbraio.
“‘#bibliocicletta01’ – spiega Anna Cavaliere – è dalla sinergia tra noi ideatrici e gli architetti genovesi di Linearama: è concepita come un dispositivo mobile multitasking, dotata di un computer portatile, microfono e casse per consentire la diffusione degli audiolibri durante lo spostamento da un luogo all’altro. Il progetto intende diffondere l’amore per la lettura e l’apprendimento di valori fondamentali per i cittadini di tutte le età. È una piccola libreria gratuita in bici che consente di prendere o donare un libro, o semplicemente ascoltarlo”.
Da ‘#bibliocicletta01’ è successivamente nato ‘Oltre la Bibliocicletta con le parole del cuore’, “che ha come fulcro quello di intrattenere il paziente oncologico, grande o piccolo, ascoltando la lettura di un libro o di una poesia durante le terapie, e quindi non sentirsi più solo”. Quanti chilometri percorsi, per aiutare chi ha bisogno.