di ROSA CAPPATO
Camogli aiuta l’Associazione Cooperative Puzel. C’è anche l’incontro spettacolo a favore delle ‘Garderie Renzo Bez’ in Burkina Faso, tra le iniziative destinate a sostenere un’operazione in Burkina Faso. Mercoledì 2 agosto a Camogli in piazza Colombo dalle 21, ecco l’evento ‘Voci e percussioni, un incontro nella cultura musicale africana’.
L’iniziativa è proposta da Silvia Piccollo e Mankenda Kumonidio Clementine, da tutti conosciuta come ‘Clemi’. Si tratta di un video documentario realizzato da Silvia e Clemi nelle strutture operative in Burkina, opportunamente elaborato e musicato da Bruno Costa, con l’intervista dal vivo di Silvia e Clemi. La finalità è far conoscere e supportare L’Associazione Cooperative Puzel, fondata da Mankenda Kumonidio Clementine, attiva in Burkina Faso dal 2009.
“L’incontro fortuito con un musicista sognatore filantropo e residente a Camogli, Renzo Bez, le ha dato la spinta che le serviva per intraprendere il suo percorso umanitario e di fondatrice di scuole, – racconta Antonio Leverone dell’Associazione culturale L’Ochin, coinvolto nell’iniziativa insieme a molti cittadini e associazioni del borgo sensibili al tema – le prime due intestate, per affetto e riconoscenza, proprio a lui, a Renzo, deceduto prematuramente pochi anni fa, nel 2019. Dopo la sua scomparsa, la moglie Silvia ha continuato il progetto di fratellanza intercontinentale organizzando eventi di vario genere, mirati unicamente alla raccolta fondi per il mantenimento delle scuole presenti o per la creazione di nuove realtà simili”.
Racconta la propria esperienza e attività Clemi: “L’associazione nasce con l’intento di aiutare le donne in difficoltà, le ragazze madri e i bambini disabili. Sono andata in Burkina Faso per lavoro, come rappresentante per una ditta italiana, e mentre ero lì ho preso contatto con la loro realtà, ho toccato con mano i loro problemi. Una volta esaurito il contratto ho deciso di fermarmi a dare una mano. Sono state le donne stesse a guidarmi nel progetto, mi hanno fatto capire che per avere la libertà di imparare e fare ciò che è necessario per la loro sopravvivenza hanno bisogno di qualcuno che le aiuti nella custodia dei bambini, che altrimenti vengono spesso abbandonati al loro destino, e si ammalano e muoiono per mancanza delle più elementari regole di vita. Per questo l’associazione si è occupata e si occupa attualmente oltre che dell’istruzione delle madri anche della custodia dei bimbi, mediante la costruzione delle ‘garderie’, l’equivalente delle scuole materne in Italia, alle quali è in progetto di aggiungere una serie di scuole elementari per coloro che non possono per ragioni economiche accedere delle scuole statali del paese”.
Piccollo è stata in Burkina e prima ha riempito un container da 40 piedi posteggiato ad Alega, davanti alla sede della Protezione Civile di Camogli, inviato poi, con grande difficoltà e giunto dopo molti mesi, ben 6, in quella regione caratterizzata da incursioni di ribelli armati e senza scrupoli, all’interno del golfo di Guinea, con gli aiuti umanitari di ogni tipo, compresi farmaci e disinfettanti, raccolti a Camogli, necessari alla popolazione, oltre 600 colli, recuperati in circa due mesi, donati senza indugi dai cittadini. Tra apparecchiature e due ruote, c’era pure un’automobile di grande capienza per trasportare i bimbi a scuola, rivelatasi utilissima e indispensabile per Clemi.
“Là è tutto difficile – spiegava Piccollo al rientro dal suo viaggio – a cominciare dalle difficoltà burocratiche per i permessi all’ambasciata, ma le persone sono pazienti e nessuno protesta, ormai abituati a disagi e attese. Nessuno mostra fiducia nel cambiamento e nella possibilità di crescita: Clemi, però, si batte per l’autonomia delle donne e nelle nuove scuole aperte nella capitale, fa in modo che le strutture si autogestiscano grazie ai fondi delle scuole private”.
Clemi insegna alle donne le cose essenziali, come cucinare, che là non sono scontate: mostra loro come si prepara una minestra e come introdurre la carne nell’alimentazione. In ben 15 anni ha fondato 8 scuole, 4 in centro. Due però sono state chiuse a causa dei ribelli e del rischio per i bimbi in quelle aree troppo a rischio, dopo che gli adulti sono stati uccisi, lasciando a terra decine di orfani. In questi giorni la donna è a Camogli e ci resterà sino a settembre, per raccogliere nuovi fondi prima di rientrare in Africa. Con la sua macchina da cucire sta confezionando borse ed indumenti da vendere per questa buona causa in varie occasioni nei marcati.
Uno dei momenti contestuali dello spettacolo di mercoledì prossimo sarà caratterizzato anche dell’esposizione dei suoi manufatti di particolare e artistica realizzazione. Non mancherà la disponibilità del libro scritto nel 2020 da Piccollo, sul marito Renzo Bez: ‘L’uomo dal cuore bambino’, che narra la loro avvincente e commovente storia d’amore e la presentazione del gioiello ‘Sankofa’ creato appositamente per la raccolta fondi dalla gioielleria ‘Portosette’ di Camogli, un gioiello che rappresenta la necessità e l’esigenza di recuperare ciò che si è perduto, ma che non può essere abbandonato: le scuole chiuse. Il ‘Sankofa’ è un simbolo africano, un uccello con la testa rivolta indietro che prende un uovo dalla sua schiena: ce ne sono una ventina disponibili e pronti per essere indossati.
Durante la serata il pubblico presente sarà intrattenuto da momenti diversi armonizzati e legati con esecuzione dal vivo di musiche del Burkina, eseguite dal gruppo musicale dell’associazione ‘Tamtando’. Per tutta l’estate si penserà a creare occasioni dedicate a questa operazione, con tante persone e associazioni già all’opera, così che Clemi possa ripartire a settembre con un fardello ancora una volta colmo di affetto e solidarietà.