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di ALBERTO BRUZZONE
In Italia la parola d’ordine, di questi tempi, è ‘governo del cambiamento’. Eppure a Camogli, domenica scorsa, le elezioni amministrative hanno completamente rovesciato il discorso: i cittadini hanno scelto il ‘governo della continuità’.
Francesco Olivari, il sindaco uscente, è stato riconfermato con un ampio margine rispetto ai suoi quattro avversari. Il geologo camoglino, impegnato in politica dalla fine degli anni Novanta, ha ottenuto 1227 preferenze, staccando Claudio Pompei e Pippo Maggioni, fermi rispettivamente a quota 825 e 820. Quarto Giovanni Cichero a 104, ultimo Samuele Camarda con 7.
Olivari potrà governare per altri cinque anni e proseguire nel suo programma per Camogli, come promesso agli elettori. E’ stata una campagna elettorale molto equilibrata e di buon senso, lontana dalle polemiche della vicina Sestri Levante. Temi e idee per il futuro l’hanno fatta da padroni. Olivari, uomo dal temperamento mite ma assai determinato e gran lavoratore, prosegue così la sua carriera politica, che si è sempre svolta in città: “Ho iniziato – ricorda – nel 1998 come consigliere comunale. Poi, dagli anni 2000, sono stato assessore, prima ai lavori pubblici e poi all’ambiente. Sono stato eletto sindaco per la prima volta nel 2013. E, ora, con piena soddisfazione, sono stato riconfermato”.
Se lo aspettava?
“In tutta sincerità no. E’ stata una tornata elettorale molto combattuta e con avversari molto in gamba ed esperti, cui vanno i miei complimenti. E’ stata dura vincere contro Pompei e Maggioni, persone che stimo, pur nella diversità dei nostri punti di vista. Spero che si possa lavorare tutti insieme, a partire dai prossimi giorni, per il bene di Camogli”.
Che cosa, secondo lei, ha convinto le persone a rinnovarle la fiducia?
“In questi cinque anni, la mia squadra ed io abbiamo messo a segno importanti risultati. Mi riferisco ad esempio all’inaugurazione del Teatro Sociale, alla bandiera blu, a numerosi lavori pubblici, al riconoscimento del Parco di Portofino come realtà a livello nazionale. E poi, è stata molto apprezzata la mia giunta, fatta di persone esperte ma anche di elementi alla prima esperienza che hanno portato moltissimo entusiasmo”.
A Camogli si è scelto il ‘governo della continuità”.
“Ma qui il Movimento Cinque Stelle non si è neppure presentato. Battute a parte, io credo che dove si amministra bene, i risultati poi arrivano. Noi siamo sempre stati attenti e disponibili verso i cittadini. Siamo una piccola realtà, e spesso il rapporto è di stretta conoscenza. Così la fiducia è un elemento ancora più prezioso, una volta che viene conquistata”.
A Camogli la sfida è stata completamente ‘civica’, senza cioè simboli di partito.
“Così siamo riusciti a parlare di temi e programmi. Solo Pompei, pur non avendo simboli di partito, è stato appoggiato da Salvini. Ma noi siamo riusciti a tenere. Ed essendo io nell’area centrosinistra, lo considero un risultato doppio. Un po’ come Valentina Ghio a Sestri Levante”.
La sfida futura è la promozione turistica. Come vi state organizzando?
“L’intenzione è quella di fare ancora di più per promuoverci all’estero. Abbiamo la fortuna di vivere in un contesto splendido che in molti ci invidiano. Ma questo non basta più, perché la concorrenza è alta. Quindi occorre fare molta comunicazione, e farla bene. Punteremo sulle nostre manifestazioni più famose e cercheremo di migliorare i servizi: in particolare le spiagge, la sentieristica, le bellezze storiche e architettoniche”.
Per i cittadini invece?
“Lavori pubblici importanti: gli ascensori per gli anziani e le persone con handicap, la viabilità pedonale. Tra le priorità, anche il consolidamento del versante roccioso di Punta Chiappa”.
L’ex scalo ferroviario.
“Il progetto, che ha visto nel tempo progressive modifiche e migliorie e ha ottenuto tutte le autorizzazioni previste dalla normativa vigente, verrà portato avanti, con l’obiettivo di risolvere l’annoso problema dei posteggi a rotazione, ma anche con riqualificazione a verde delle superfici. Il tutto coniugandolo con la legittima aspettativa dei cittadini interessati alla realizzazione dei parcheggi interrati”.
Servizi sociali?
“Intendiamo favorire la residenzialità – ad oggi leggermente negativa a causa principalmente del saldo negativo del rapporto morti/nascite, mentre risulta un saldo positivo per quanto attiene la migrazione – attraverso bandi specifici, che già hanno dimostrato efficacia in altre realtà e che prevedono contributi a fondo perso per il sostegno alla locazione per giovani famiglie, bonus per neonati, a integrazione di quanto già previsto dalla legge di stabilità 2018, agevolazioni per la sosta in centro per gestanti e neomamme. Saranno ideate iniziative a sostegno della genitorialità, mediante eventi formativi specifici”.
Un cenno anche all’ormai famoso Festival della Comunicazione.
“Sarà implementato con cicli di incontri, rassegne ed eventi formativi durante tutto l’arco dell’anno, che andranno ad arricchire le attività cittadine con appuntamenti diversificati per temi e destinazioni, con ospiti internazionali, che facciano di Camogli non solo pregevole meta turistica ma costante punto di riferimento culturale per l’area ligure”.
Come sarà composta la nuova giunta?
“Non ci ho ancora pensato. Occorre un momento di riflessione, poi farò le mie scelte. Punterò sulla continuità amministrativa e sull’esperienza, ma dovrò tener conto anche di chi ha preso parecchie preferenze. Mi orienterò, comunque, sulle capacità specifiche dei consiglieri”.
La sua carriera politica si è svolta tutta a Camogli. Mai pensato di fare un salto più in alto?
“Per il momento no. Mi sono ripresentato a Camogli perché desideravo terminare il lavoro iniziato. Mi è stata rinnovata la fiducia come sindaco e porterò a termine anche questo secondo mandato. Ho in mente solo questo”.
L’INTERVISTA DI MARISA SPINA A FRANCESCO OLIVARI
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