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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Camogli, la grande epopea di Carosello rivive in teatro con lo spettacolo di Clara Costanzo

Appuntamento domenica alle ore 17 al Teatro Sociale di Camogli con un pezzo di storia della televisione italiana che ancora molti ricordano e hanno amato
'A nanna dopo Carosello', spettacolo scritto, diretto e interpretato da Clara Costanzo
'A nanna dopo Carosello', spettacolo scritto, diretto e interpretato da Clara Costanzo
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Un omaggio a Carosello, per chi sa cos’era e per chi non lo sa. “A nanna dopo Carosello”, scritto, diretto e interpretato da Clara Costanzo, va in scena domenica 16 febbraio 2025 alle ore 17 al Teatro Sociale di Camogli (biglietteria tel. 0185 1770529, www.teatrosocialecamogli.it). 

Rivolto a tutti, grandi e piccini, chi c’era e chi non c’era, è stato ideato in occasione dei 70 anni della Rai, per celebrare una delle trasmissioni più popolari e indimenticabili. Carosello era un intervallo pubblicitario, una striscia quotidiana andata in onda dal 3 febbraio 1957 al 1° gennaio 1977, con la morte di papa Giovanni XXIII e la strage di piazza Fontana come principali eccezioni. 

Vent’anni in cui le pubblicità non erano spot vertiginosi lanciati in un mondo brulicante di immagini, ma scene elaborate da autori o registi brillanti (Age e Scarpelli, Pupi Avati, Sergio Leone, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Ermanno Olmi, tra gli altri) e interpretate da grandi attori (Walter Chiari, Gino Cervi, Gino Bramieri, Giorgio Albertazzi, Lauretta Masiero, Totò, Lina Volonghi, tra gli altri). Le uniche capaci di imporre slogan e personaggi rimasti per sempre nell’immaginario collettivo, da Calimero Miguel, da Topo Gigio alla Linea di Osvaldo Cavandoli, da Mariarosa al Pirata Pacioccone, da Carmencita Gringo.

Tra parole, canzoni e musica dal vivo, in “A nanna dopo Carosello” Clara Costanzo (che ritorna al Teatro Sociale di Camogli dopo il successo della stagione scorsa con “Mio padre, un magistrato”, dedicato al giudice Rocco Chinnici assassinato dalla mafia) veste i panni di Lucia, una donna cresciuta negli anni ’50 che racconta la propria infanzia spensierata: cinque sorelle, una mamma casalinga che canta in ogni momento della giornata, la nonna con le sue fiabe della buonanotte e il babbo che lavora al bar della Rai, dove incontra i protagonisti della neonata televisione. 

Nelle case arriva un nuovo elettrodomestico, la televisione, misteriosa “scatola magica che racconta le storie” e porta alla scoperta delle meraviglie di un mondo di fantasia che appassiona e diverte, l’universo Carosello. Grazie al suo papà, Lucia scopre i retroscena della creazione di Carosello e ora, divenuta adulta, ne ripercorre le tappe principali. Tra un ricordo di famiglia e un aneddoto storico, uno slogan che ha fatto epoca e un’indimenticabile canzoncina, tra pupazzi, cartoni animati e jingle orecchiabili, lo spettacolo offre uno sguardo affettuoso su come eravamo, per non dimenticare la genialità italiana libera di esprimersi e galoppare a briglie sciolte per il mondo intero. “E dopo Carosello tutti a nanna”, come diceva Topo Gigio. Prima, però, si ride e si canta con Clara Costanzo.

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