di DANILO SANGUINETI
Se la parola mecenate ha ancora un senso, è da cercarlo nello sport perché solo qui trovi persone che mantengono, con spericolata dedizione, un’attività dai grandi costi e dai ritorni meramente finanziari molto contenuti.
Rarefattasi la categoria nell’ultimo ventennio, in questa particolare congiuntura storica trovare patron e sponsor per le discipline sportive di minor appeal, vedi la pallanuoto, è fatto che ha più del miracoloso che del fortunato.
Per questo motivo a Camogli quasi non si capacitano del colpo di fortuna avuto quando hanno incrociato la strada dell’imprenditore emiliano Gatti, già padrone del Piacenza calcio, e vecchia conoscenza della Virtus Entella. Era lui a guidare il club calcistico dal passato illustre quando incrociò le lame con l’ingiustamente declassato club del presidente Gozzi nella stagione 2018-19 in serie C.
Industriale vecchio stampo ma dalla visione moderna, dalle notevoli possibilità economiche, Gatti ha sempre gravitato come interessi nell’area emiliano-lombarda. Caso ha voluto che comprasse casa nel borgo marinaro al centro del Golfo Paradiso e si interessasse delle sorti del club bianconero guidato dal presidente Massimo Bozzo fuori dai guai al termine di un lustro molto tormentato, con la necessità di rimettere in ordine prima il bilancio e poi la piscina del Boschetto, soggetta a una ristrutturazione radicale a nemmeno vent’anni dall’inaugurazione.
Un incontro fortuito e fortunato perché ha prodotto un’immediata sintonia di intenti, basata su un’identica visione dello sport. Il presidente del Camogli annuncia con la dovuta enfasi il nuovo promettente connubio. “Chi fa sport sogna. I sogni, però, non sono per tutti. Bisogna saperli cogliere, vanno coccolati, ma soprattutto bisogna lavorare alacremente per far sì che diventino realtà. Da questa stagione la nostra Rari Nantes Camogli può contare sul supporto di una persona speciale, uno di quelli abituati a vincere. Più la sfida è difficile, più lui non ha paura. Stefano Gatti, ex presidente onorario del Piacenza calcio, con cui qualche stagione fa sfiorò la promozione in serie B, è sceso in campo attivamente con la sua azienda, la Steel Acciai, per dare una mano al club bianconero”.
Il nuovo ‘socio sostenitore’ conferma: “Mi sono innamorato di Camogli e voglio dare il mio contributo per riportare in alto una società storica e blasonata come la Rari. Ho iniziato a interessarmi alle vicende della squadra grazie alla conoscenza del direttore sportivo con il quale mi lega un rapporto di amicizia. Ho subito capito quanto sia importante la pallanuoto per questo fantastico paese e giorno dopo giorno mi sono fatto avvolgere dall’entusiasmo che si respira. Io dalla vita ho avuto tanto e lo sport ha sempre avuto un ruolo centrale. Ho vinto tutto con la pallavolo e ho passato tanti anni nel mondo del calcio. Non cerco né visibilità né interessi particolari. Amo lo sport e ho Camogli nel cuore, se posso dare una mano alla squadra a tornare in A1 sarò veramente felice. In quest’ultimo periodo ho acquistato casa a Camogli e sono sempre più legato a questo posto”.
Parole che suonano come musica per i tifosi bianconeri. “Come ho già avuto modo di dire, sia al direttore sportivo che al mister e al presidente, io, con la mia azienda, ci sono. Ho iniziato a sostenere la società e continuerò a farlo nei prossimi anni. Sono un ambizioso di natura, mi piace sempre guardare avanti, per cui voglio sperare che già da quest’anno la squadra, che seguo sempre, riporti i tifosi in serie A1, ma anche qualora non dovessimo farcela, io garantisco il mio contributo per riprovarci anche l’anno prossimo. Spero che sempre più persone si avvicinino a questa realtà e che con l’aiuto di tutti si possano fare grandi cose. In passato sono stato in piscina da ‘normale’ appassionato di sport e devo dire che ho potuto toccare con mano un entusiasmo contagioso. Quando tornerò? Ho avuto qualche problema di salute, ma il peggio è alle spalle. Presto tornerò alla Giuva per provare, dagli spalti, a spingere i ragazzi”.
Niente dichiarazioni scontate, come è nello stile del personaggio, alle quali, ci si può scommettere, seguiranno i fatti. Il bianconero tornerà di moda e c’è già chi in città volge gli occhi all’immediato Ponente, dove c’è una rivale che proprio grazie all’arrivo di un mecenate, un certo Gabriele Volpi, vent’anni fa, tornò grande e conobbe, anzi conosce trionfi mai visti prima…