di DANILO SANGUINETI
L’importanza di avere un tetto sulla testa: per chi vive immerso dodici mesi su dodici nell’acqua, quattro muri ed una copertura sono qualcosa che fa sentire sicuri, protetti. Per questo la Rari Nantes Camogli 1914 che ha appena terminato una stagione tra lo spettacolare e l’entusiasmante non può sorridere come vorrebbe. Anzi, rivolge uno sguardo preoccupato al futuro perché incombe la prospettiva di un bando.
Il Comune è obbligato da una legge del 2016 ad appaltare tramite gara pubblica la gestione della piscina del Boschetto, intitolata a Giuva Baldini, campionissimo della Rari dei tempi eroici. La Rari che è il gestore uscente, è in lizza per il rinnovo ma sa di dover fronteggiare offerte ‘forti’ da parte di gruppi specializzati, temibile soprattutto quello che arriva da San Donato Milanese e che già gestisce il centro sportivo di Metanopoli.
Il presidente Massimo Bozzo prende di petto l’argomento. “Esiste la possibilità non che si venga sfrattati ma che ci sia un arretramento, ossia la possibilità di non essere più padroni di casa in una piscina che negli ultimi vent’anni ci ha visto vincere, perdere, gioire, disperarci, ma dove soprattutto abbiamo fatto crescere centinaia di giovani, educandoli ai valori sportivi. Pallanuotisti, nuotatori, tuffatori, sincronette e amatori, tutti accomunati dalla passione per l’acqua e per i nostri colori. Comprendo gli obblighi del Comune, con la amministrazione appena insediatasi abbiamo già discusso del problema, confido che si possa trovare una soluzione che concili tutti gli interessi in campo”.
Per essere ancora più chiaro: “Non abbiamo chiesto interventi di favore. Seguiamo le disposizioni e presentiamo il nostro progetto, qui c’è una società che nell’ultimo biennio si è risollevata da una situazione non semplice e ha ripreso a marciare con passo spedito. L’impresa compiuta dalla prima squadra maschile nel recente campionato di A2 è lì a testimoniarlo”.
Partendo con mezzi limitati, cambiando la guida tecnica (da Magalotti alla rivelazione Angelo Temellini) e pochi pezzi, puntando soprattutto sul gruppo e sul sostegno di un’intera città (e anche di questo dovranno tenere conto gli amministratori al momento delle decisioni sulla piscina…) il Camogli si è piazzato al primo posto nel girone Nord (sopravanzando squadre come Bologna e Torino che avevano speso molto, ma molto di più dei parsimoniosi e oculati bianconeri), ha eliminato nelle semifinali play off il quotato Pescara e si è arreso sulla soglia della promozione in A1 solo a un Telimar Palermo molto più esperto e con una città da oltre un milione di abitanti alle spalle.
Il presidente Bozzo invece di preoccuparsi che questa galoppata portasse verso l’abisso e che il salire di categoria fosse una iattura non solo ha sostenuto i suoi ragazzi, ma apertamente dichiara che ci riproveranno. “Perché abbiamo capito che non sarebbe un salto nel vuoto. Abbiamo una base solida di giocatori, certo si dovrebbero fare alcuni sacrifici ma se saliamo con le nostre gambe, senza ‘aiutini’ e senza sconquassare il bilancio, potremmo generare un effetto virtuoso. La Rari Nantes si è riconquistata il rispetto di tutti e l’amore della sua città: ridarle e ridarla alla A1 sarebbe un atto di giustizia”.
L’ex pallanuotista, diventato presidente per amore di una società che è la sua seconda famiglia, all’indomani della sconfitta con il Palermo scrisse una lettera aperta. “Sono orgoglioso dei miei ragazzi, abbiamo sfiorato un’impresa clamorosa. Non ci sono troppe parole per descrivere quello che sto provando in questo momento. È chiaro che sono rammaricato perchè avremmo sicuramente meritato quanto meno di giocare gara 3, ma non posso rimproverare nulla a questo gruppo. Forse il Telimar si è dimostrato leggermente più pronto di noi nella gestione di alcuni momenti, però, solo qualche piccolo dettaglio ha fatto la differenza. Voglio ringraziare tutti i nostri tifosi perché ci hanno accompagnato con un affetto senza pari per tutta la stagione dimostrando un attaccamento pazzesco a questi colori. Questo campionato ci deve dare grande consapevolezza per il futuro. Da domani penseremo a costruire il Camogli che verrà con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la rosa e di strutturarci sempre di più come società per riprovare immediatamente a salire. Ho visto la partita con i Sabati Casual (il gruppo di super tifosi sempre presenti anche in trasferta Ndr) e mi hanno emozionato. Voglio riportarli dove meritano di stare. Infine voglio dedicare un pensiero speciale al nostro allenatore. È stata la nostra arma in più e sono certo che con lui ci toglieremo tante soddisfazioni. Grazie a tutti, giocatori, dirigenti, amici e sostenitori. È stato un anno bellissimo e con il vostro aiuto ci riproveremo al più presto orgogliosi dei colori che rappresentiamo. Forza vecchio cuore bianco nero”.
Così parlano i presidenti-tifosi, quelli veri.