di MATTEO GERBONI
Donare e condividere per aiutare qualcuno che si trova in difficoltà. In queste settimane la solidarietà si è rivelata più contagiosa del virus. Una catena straordinaria iniziata a marzo con l’impennata dei dati del contagio e la percezione chiara di come l’emergenza sanitaria fosse molto grave. Se le istituzioni hanno cercato di definire una strategia e di trovare le risorse, anche i cittadini si sono attivati concretamente. Campagne di raccolta fondi spontanee sostenute da piattaforme di fundraiser, influencer, enti no profit e tantissime persone comuni: sono stati loro i promotori che, in pochissimo tempo, hanno attivato una rete che col passare dei giorni è stata verificata e coordinata.
Il Tigullio non si è sottratto a questa preziosa onda di solidarietà: il Comitato Assistenza Malati Tigullio e l’Associazione Entella nel Cuore hanno unito le forze ed hanno promosso, fin dalle prime settimane dell’emergenza, una raccolta fondi con l’obiettivo di sostenere cittadini e strutture sanitarie nella lotta contro l’epidemia.
“L’abbiamo chiamata ‘Compriamo ciò che serve’ – spiega Giancarlo Mordini, presidente del CAM – nella consapevolezza di trovarci davanti ad un quadro quanto mai mutevole e fluido nel quale gli obiettivi potevano e dovevano essere cambiati in corsa. In poche settimane sono stati raccolti oltre 233.000 euro, che sono stati spesi cercando di andare incontro alle necessità più impellenti man mano che queste si presentavano”.
In quest’ottica di flessibilità, durante la fase di allestimento della terapia intensiva di Sestri Levante sono stati acquistati e messi a disposizione della Asl 4 sei ventilatori, un’apparecchiatura per la lettura veloce ed eseguibile in loco di materiale faringeo (tamponi per test molecolare), mascherine e 9000 test sierologici per la ricerca di immunoglobuline sul personale sanitario e nelle case di riposo.
La possibilità di intervenire in modo diretto sugli acquisti del materiale, con pagamenti alla consegna, ha molto facilitato l’operato delle due associazioni, in un momento in cui l’accaparramento di attrezzature e materiali rendeva difficile qualsiasi acquisizione.
Ben presto si è evidenziata la necessità di spostare gli interventi sulla fase della prevenzione territoriale. CAM ed Entella nel cuore hanno quindi coinvolto le figure dei medici di famiglia, a disposizione dei quali sono stati forniti 500 test sierologici per la valutazione epidemiologica della diffusione dell’infezione sul territorio. E sono in arrivo altri 1000 test da utilizzare a loro discrezione anche a sostegno della pratica clinica e per l’individuazione precoce dei casi asintomatici nella popolazione.
“Il coinvolgimento dei medici di famiglia nella nostra azione solidale è stato molto importante e significativo. Il ruolo dei medici di famiglia nell’ambito del servizio sanitario nazionale è stato negli anni progressivamente svilito, ed oggi ci troviamo carenti di medici, non avendo un ricambio generazionale adeguato al prossimo pensionamento di molti dei nostri dottori”, dice Sabina Croce, presidente di Entella nel Cuore: “Anche nella attuale emergenza non sono stati coinvolti, e la nostra proposta di collaborazione è stata invece accolta con entusiasmo. I dati da loro raccolti sono stati messi a disposizione del nostro consulente scientifico per una valutazione epidemiologica della diffusione dell’infezione sul territorio”.
Questa indagine epidemiologica andrà ad integrare quella, molto più vasta, condotta dall’Istituto Superiore di Sanità a livello nazionale, peraltro intrapresa solo successivamente all’iniziativa del CAM Tigullio e di Entella nel Cuore.
Ed oggi siamo alla Fase 2, quella di convivenza col virus. “Siamo convinti che in questa Fase 2 – continua Mordini – la battaglia si giocherà sul territorio e che sarà cruciale identificare precocemente nuovi possibili focolai di infezione, mettendo in atto un’efficace strategia di contenimento dei contagi e prevenendo il più possibile un secondo assalto alle strutture ospedaliere”.
Per questo le due associazioni hanno pensato di creare un filo diretto con tutti i Comuni, scrivendo una lettera ai sindaci nella quale spiegano di “essere disposti a valutare e, in caso, a provvedere a quanto da essi richiesto nell’ambito delle finalità descritte, dopo un accordo sull’efficacia dell’iniziativa e compatibilmente con le risorse disponibili”. Un passo avanti nell’ottica di fornire un sostegno sempre più diretto.
“Abbiamo pensato che il sindaco sia l’autorità sanitaria più vicina al territorio – conclude Mordini – e quindi quella che, in questa fase, può più correttamente identificare ‘ciò che serve’, anche con il coinvolgimento dei servizi sanitari. Siamo aperti ad indicazioni e richieste, e pronti a sostenere progetti e proposte anche dall’entroterra. Voglio sottolineare ancora una volta come la volontà di CAM ed Entella nel Cuore non sia quella di elargire denaro senza una motivazione chiara. Ci devono essere le condizioni per intervenire nel modo più concreto possibile”.
Il progetto ha come consulente scientifico il professor Michele Brignole, che evidenzia un possibile intervento: “La priorità in questo momento riguarda il contenimento dei contagi – spiega – che avvengono prevalentemente nelle mura domestiche, visto che la situazione negli ospedali e nelle Rsa sta lentamente tornando sotto controllo. Occorre dividere chi ha contratto il virus dalle persone sane e per questo si deve adottare una strategia individuale che valuti ogni singolo caso e possa dare una risposta rapida e concreta per la risoluzione del problema”.
Sindaci del territorio, CAM Tigullio ed Entella nel Cuore ci sono. A voi la palla.