di DANILO SANGUINETI
Il 2023 deve essere un anno indimenticabile. I dirigenti della Calvarese Atletica ci credono fermamente. Per prima cosa si sono fatti conoscere e poi hanno dato voce e mostrato che cosa una società di vallata, piccola ma ambiziosa e soprattutto gestita da persone appassionate, possa fare in poco tempo. Senza un impianto ad hoc, in un territorio dove i numeri demografici sono tutt’altro che positivi, essere riusciti a formare un gruppo di atleti che partecipa con regolarità e un discreto successo alle varie competizioni regionali e nazionali è di per sé un mezzo trionfo che potrebbe completarsi nei prossimi mesi, quando si darà compimento ad alcuni progetti ideati e disegnati lo scorso anno.
E poi c’è il grande sogno: avere la possibilità di allenarsi non dovendo fare chilometri per trovare un impianto ad hoc. Il presidente della Calvarese Atletica, Fabio Capurro, sorride amaro. “A novembre spegneremo le quattro candeline sulla torta di compleanno anche se in realtà di anni completi di attività ce ne sono stati concessi solo la metà”. E correre al doppio della velocità per recuperare il tempo perduto non è semplice come ogni buon podista sa bene. “La stagione giovanile sarà improntata sulla falsariga della precedente: una selezione di appuntamenti in giro per la provincia con qualche possibile puntata anche nel savonese per fare conoscere le piste e le varie specialità direttamente ‘sul campo’ ai nostri ragazzi visto che non abbiamo la fortuna di avere una pista dove allenarci”.
Alla carenza di strutture si tenterà di rimediare come al solito con l’entusiasmo dei volontari e degli appassionati. “Nella gestione degli allenamenti abbiamo il gradito ritorno di Martina Romaggi dopo la pausa maternità che collaborerà con Claudia De Ferrari che sta partecipando proprio in questi giorni al corso per istruttore di atletica leggera. In più altri soci o tesserati di tanto in tanto faranno capolino per dare il loro contributo”. A Calvari ci sono i ‘puri’ nel pieno senso del termine.
I dirigenti, i tecnici e pure gli atleti, giovani e meno giovani. “I tesserati delle categorie Seniores e Master continueranno a portare la nostra maglietta rossa in giro per manifestazioni su strada e/o trail come già fatto nel 2022 quando il simbolo della Calvarese Atletica è stato avvistato non solo in Liguria ma anche in altre regioni italiane, in Francia e persino in Spagna, Marocco e Gibilterra. Nel 2023 vorremmo portare qualcuno di loro a provare qualche gara in pista ma sappiamo già che sarà impresa ardua e non per mancanza di talento o di volontà…”.
E intanto si tenterà di allargare la base dei praticanti. “È confermata la manifestazione promozionale sul campo di Calvari in collaborazione con la Fidal provinciale. Restano da definire i dettagli ma tra fine marzo ed inizio aprile ripeteremo l’esperienza dello scorso anno, quando più di 100 bambini con famiglie al seguito avevano riempito il campo e gli spazi limitrofi. Con la primavera cercheremo di dare un’altra chance al gruppo di cammino: negli ultimi anni il numero di camminatori è notevolmente aumentato, sarebbe un peccato non riuscire a creare un gruppo che si riunisca per organizzare escursioni in compagnia ed ispirare altre persone ad unirsi”.
A proposito di unione, al sodalizio biancorosso porte sempre aperte: “Per tutti quelli che vogliono unirsi a noi come atleti tesserati, come soci dell’associazione o come camminatori il tesseramento è aperto. Gli allenamenti sul campo di Calvari si tengono al lunedì e mercoledì dalle 17 alle 18 e il sabato mattina dalle 10,30 alle 11,30. Chiunque può venire a provare, anche chi non è più in età da settore giovanile perché l’atletica leggera è uno sport per tutti. Chi volesse unirsi alla squadra dei tecnici, può farlo tranquillamente, anzi, noi siamo sempre alla ricerca di nuovi istruttori per dare più varietà agli allenamenti e perché no, un domani magari riuscire a tenere aperto il campo per un numero maggiore di ore e in più giorni”.
L’atletica come altre discipline basiche paga anche una mancanza di vocazioni, in ogni settore. “Vero, a questo proposito facciamo nostro l’appello che arriva dal Gruppo Giudici provinciale. C’è una grave carenza di giudici, senza i quali le competizioni – che siano trail, su strada o su pista – non si possono fare. Per evitare il blocco delle manifestazioni c’è bisogno di nuovi giudici. Se c’è (o conoscete) qualcuno, appassionato di sport, di qualsiasi età, gli offriamo l’opportunità di entrare a far parte del gruppo giudici e vivere l’atletica leggera dall’interno. Non c’è nessuna spesa o obbligo e l’impegno richiesto può anche essere minimo a seconda delle necessità personali. Chiunque può partecipare, l’unico limite è avere compiuto 16 anni. Se siete interessati contattateci”.
Il volontariato è la linfa sulla quale si basano società come questa. Il presidente Capurro lancia un ultimo appello. “Non nascondiamo che se trovassimo alcune aziende o attività commerciali che ci sostenessero economicamente, potremmo vedere meno nuvole all’orizzonte. Purtroppo anche se facciamo il possibile per contenerle, le spese per restare in attività ci sono (affiliazioni, tesseramenti, divise sociali e altro). A tale proposito è obbligatorio ringraziare la USD Calvarese che ci permette di usufruire del campo di calcio ‘Marchesani’, il comune di San Colombano Certenoli (in particolare l’assessore Franco Queirolo) sempre presente al nostro fianco e il monumentale Davide ‘Davi’ Torre che continua a prendersi cura del terreno con una passione e una dedizione difficile da trovare”. La passione come l’unico doping consentito. “Le difficoltà sono molteplici ma l’amore per questo sport ci impone di non mollare. E non molleremo”.