di ROSA CAPPATO
Bonus al 110%, a Recco molti palazzi sono coinvolti. Sono quasi 100 le pratiche avviate nel 2022, nella patria della focaccia col formaggio, dove diversi proprietari e condominii hanno pensato di usufruire del Superbonus, l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto Rilancio, che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020, per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici.
Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. L’assessore del Comune di Recco, con delega, tra altre, all’Edilizia Privata, Enrico Zanini, spiega che in città tra il 2021 e il 2022 c’è stato un certo entusiasmo di lavori in tal senso, tra i privati. “Tra il 2020 e il 2021 sono state solo 16 le comunicazioni in merito giunte in Comune – spiega l’assessore – tra il 2021 e il 2022 si è arrivati a 94”. Le 16 pratiche sino al 2021 sono state comunicate nei mesi da agosto a dicembre. Da gennaio 2021 a novembre 2022, si è assistito all’incremento. “Di queste ultime – prosegue Zanini – per il 20% si tratta di condominii, la restante parte invece interessa proprietari di case e villette, piccole abitazioni familiari”.
Per quanto riguarda il numero circa quanti di questi immobili abbiano già terminato i lavori, non si riesce ad avere un dato puntuale perché spesso Comunicazione di inizio lavori asseverata superbonus e Scia vengono comunicate a Palazzo anche dopo diverso tempo e spesso a opere già concluse. Il Comune può poco, quindi, per quanto riguarda il monitoraggio del termine dei lavori. “Anche poiché si tratta di controlli – aggiunge Zanini – che poi vengono convogliati sul piano fiscale e quindi un settore diverso da quello urbanistico e per noi sotto questo aspetto non ci sono scadenze, perché è chi è ricorso al credito di imposta, che dovrà poi dimostrare quanto compiuto, come le ditte, le banche e gli amministratori di condominio che gestiscono anche tutta la parte burocratica”.
Il numero delle pratiche conosciute sembra basso ma è comprensibile poiché occorre distinguere tra le diverse tipologie degli immobili dei privati. Ad esempio l’enorme condominio a San Rocco in piazzale Europa ospita almeno 1500 persone, ma la pratica risulta unica e di condominii capienti anche con oltre 20 appartamenti a Recco ce ne sono veramente tanti.
“Probabilmente ci saranno ulteriori richieste – chiude l’assessore – anche nel prossimo anno”. Il Superbonus si applica agli interventi effettuati da: condomìni; persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento; persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, proprietari (o comproprietari con altre persone fisiche) di edifici costituiti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate; Istituti autonomi case popolari (Iacp) comunque denominati o altri enti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di ‘in house providing’ su immobili, di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei Comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica; cooperative di abitazione a proprietà indivisa su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.
Il Comune, invece, non ha potuto sfruttare l’occasione. Sul fronte dell’ente pubblico, infatti, come spiega il sindaco Carlo Gandolfo, le cose sono completamente diverse e ad esempio per quanto riguarda le case popolari non è più il Comune ad occuparsene ma Arte. Inoltre i Comuni non possono procedere con la cessazione di credito come avviene fra i privati, anzi capita che l’ente rientri in un parametro differente e si trovi in situazione di comproprietà o addirittura sotto la ‘veste’ di inquilino. Di fatto, con così tanti interventi in corso, la città di Recco si ritroverà con molti immobili rinnovati. Dal punto di vista ‘pubblico’, l’edificio comunale gode già di un ‘cappotto termico’, di cui si è dotato già nel 2020. Ciò nell’ottica della riduzione dei consumi energetici. È stato realizzato un nuovo impianto illumino-tecnico e la relativa sostituzione di tutte le lampade con corpi illuminanti a tecnologia led, oltre la climatizzazione degli uffici. Con l’installazione dei ponteggi, si diede il via anche ai lavori sull’edificio di piazza Nicoloso, che prevedevano la sostituzione dei serramenti, in modo da avere più luce e meno spifferi. Un intervento importante già allora per il sindaco Carlo Gandolfo e l’assessore ai Lavori pubblici Caterina Peragallo, che coniuga già oggi risparmi economici, innovazione, efficienza e tutela dell’ambiente. Il rinnovamento degli immobili privati probabilmente proseguirà. La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione, prevedendo scadenze; il Dl Aiuti quater ha abbassato il rimborso al 90%, ma aveva originariamente stabilito che chi avesse presentato in Comune la Cilas entro il 25 novembre avrebbe potuto conservare lo sconto del 110%. C’è chi rifà certamente i conti per gli anni tra il 2023 e il 2025, perché il termine per i soli condomini è stato prorogato al 31 dicembre, mentre i possessori di villette e unifamiliari dovranno pagare entro l’ultimo giorno di marzo, ma le ristrutturazioni vanno avanti.