di DANILO SANGUINETI
Essere condannati a vincere sempre non è la pena più severa che si possa assegnare a uno sportivo o a un gruppo di sportivi, ma è un fardello che può logorare anche i talenti più fulgidi. Restare sulla cresta dell’onda comporta un carico di tensione che non tutti sono in grado di reggere. Servono mentalità e coesione.
La Pro Scogli Chiavari ne ha in abbondanza dell’una e dell’altra visto il suo record di vittorie e trionfi nella Canoa Polo. La società è reduce dalla conquista della stella: il decimo scudetto in venticinque anni di attività, un record che ha dello strepitoso se si pensa alle realtà con le quali si scontra, club che sono l’espressione di città come Roma, Napoli e Catania, di un ordine di grandezza centuplicato rispetto alla cittadina del Tigullio. Un prodigio sportivo che ruota attorno a un nome che è diventato una leggenda della giovane disciplina: Luca Bellini, per chiunque sia nel giro polistico, ‘LB9’, che sono le sue iniziali e il suo numero di gara. Come ‘quel’ CR7, basta la sigla per sapere chi si ha di fronte: più volte capocannoniere, centinaia di volte in azzurro, capitano nel club e nella rappresentativa, allenatore a casa e leader in Nazionale. La sua stagione 2021, quella del ritorno a un calendario completo con l’allentarsi delle restrizioni per il Covid, è stata quasi perfetta. Cominciata a luglio con la regular season della serie A. Nel Golfo di Napoli, a Bacoli (NA) le eliminatorie sono servite a scegliere le otto formazioni per i playoff scudetto, in programma a Catania il 7 e 8 agosto.
La Pro Scogli Chiavari guidata in acqua e fuori da LB9 si piazzava al primo posto: diciotto vittorie, due pareggi e due sconfitte, 56 punti davanti alla rivale degli ultimi anni, la Polisportiva Canottieri Catania, 53 punti. Le altre sei: Canoa Club Napoli, Marina San Nicola, Canottieri Eur, Jomar Club Catania, Circolo Nautico Posillipo e Idroscalo Club. Retrocesse CUS Bari e Canottieri Comuni Firenze.
Bellini, miglior giocatore e capocannoniere del campionato con 57 gol. Prestazioni condite da vittorie. Luca Bellini e i suoi ragazzi a fare trame della concorrenza eppure faticano a ottenere spazi sui quotidiani e i media in generale, guadagnandosi però l’apprezzamento di tanti ragazzi e ragazzini: ne fa fede l’ottima partecipazione ai corsi estivi ed autunnali, un segnale importante e sorprendente se si pensa che arriva dopo due anni difficilissimi.
Ciò che conta è che i ragazzi in verdeblu impongono la loro legge nelle vasche e negli specchi acquei dell’intera penisola. Lo testimonia l’andamento della finalissima ad agosto a Catania. In casa dei campioni uscenti, la Pro Scogli Chiavari torna a fregiarsi del titolo di campione d’Italia in un testa a testa combattutissimo: 2-1.
Ad aprire le marcature sono proprio i campioni uscenti etnei con Andrea Romano dopo due minuti di gioco. La risposta del Chiavari non si fa attendere e il pareggio arriva all’8’ con lo straniero, il tedesco Robert Pest. Il secondo tempo registra un sostanziale equilibrio, nessuna rete e quindi si va ai supplementari.
Nell’extra time le due formazioni si affrontano con grande coraggio e determinazione ma a due minuti dall’ultima sirena è proprio il tedesco Robert Pest a pescare il tiro vincente dalla distanza che vale il decimo scudetto per il Chiavari. Da segnalare che prima del golden goal dei chiavaresi c’era stato quello di Romano per gli etnei, gol annullato perché lo stesso giocatore aveva ammesso di averlo segnato in modo irregolare. Cose che possono accadere solo in uno sport ancora ‘puro’ come è la Canoa Polo.
Fatiche finite per gran parte del team Pro Scogli, non per Luca Bellini che indossava la casacca azzurra e guida, sempre a Catania, la formazione italiana ai Campionati Europei. Superato il girone eliminatorio con una sola sconfitta, con la Francia, ancora i cugini transalpini erano fatali nella fase a eliminazione diretta vincendo la semifinale. Italia ancora di bronzo, proprio come due anni fa a Coimbra.
Gli azzurri, perdono in semifinale contro la Francia per 2-0, e poi annichiliscono l’Olanda con un perentorio 5-2: gol di Gianmarco Emanuele, Luca Bellini, Davide Novara, Andrea Bertelloni e ancora capitan Bellini. i Vittoria della Germania che in finale supera per 5-2 la Francia. Quinta la Danimarca e sesta la Spagna. Gli azzurri allenati dal direttore tecnico Rodolfo Vastola e dal coach Mattia Garrone si confermano ancora una volta sul podio dopo il titolo mondiale del 2016 a Siracusa, l’argento iridato di Welland nel 2018 e il bronzo portoghese.
Nel salutare gli amici LB9, a pochi giorni del suo trentanovesimo compleanno, lasciava un messaggio criptico: “Ci vediamo l’anno prossimo ai campionati mondiali per l’ultimo ballo…”. L’annuncio del ritiro? Non resta che chiederlo all’interessato. “Sto riflettendo sul da farsi. Nel 2022 sicuramente no perché ci sono due appuntamenti ‘irrinunciabili’ che attendo da tanto tempo, dopo due stagioni sparite causa la pandemia. Prima i World Games negli Usa che per gli sport non olimpici valgono quanto l’appuntamento con i cinque cerchi e poi i Mondiali in Francia. E sarebbe magnifico chiudere un ciclo con un altro trionfo iridato”.
Chiudere un ciclo significa che Luca ha in mente di abbandonare la pagaia ma non la canoa polo, trasferendosi in pianta stabile in panchina. “Diciamo che forse entrando negli ‘anta’ dovermi sdoppiare con la Pro Scogli (allenatore e giocatore) e avere anche l’impegno in Nazionale diventa faticoso. Ho anche il negozio e il mio brand di articoli per la canoa (LB9 naturalmente ndr) da curare. Non sono tipo da fare qualcosa in maniera superficiale, quindi”.
Anche perché i bene informati sono convinti che per Luca bolla qualcosa in pentola anche nel clan Italia, nessuno in Federazione vorrà rinunciare al suo carisma e alla sua competenza. “Vedremo, certamente rimarrà come atleta-giocatore nella Pro Scogli, sempre che mi vogliano”. Ecco una cosa che LB9 non ha in comune con CR7, la modestia.