di ALBERTO BRUZZONE
“Tutto quello che non ho potuto avere io, desidero che lo possano avere le altre donne”. Con questo spirito una persona guarita da un cancro al seno si è messa a disposizione della comunità, e in particolare di chi sta affrontando le sue stesse difficoltà, soprattutto tra sedute di radio o di chemioterapia. Lei si chiama Anna Cavaliere, insegna in una scuola elementare, vive tra Chiavari e Rapallo ed è l’anima dell’associazione ‘Le parole del cuore. Oltre lo specchio’ che già tanti e mirabili risultati ha ottenuto nei mesi scorsi in tutta la Riviera di Levante.
Il prossimo progetto di Anna e delle sue colleghe e amiche, persone appassionate e inesauribili tanto quanto lei, prenderà il via sabato 22 ottobre, alle ore 11 presso la sede della Pubblica Assistenza Volontari del soccorso di Sant’Anna, in via Luigi Arpinati a Rapallo. Qui, anche grazie a tutta una serie di soggetti che hanno collaborato all’iniziativa, sarà inaugurata la Banca della Parrucca.
“Le pazienti oncologiche – spiega Anna Cavaliere – potranno venire da noi e scegliere tra varie parrucche. Abbiamo già ricevuto sei donazioni. È una ‘banca’ completamente gratuita. Si usa la parrucca e poi la si riporta e c’è anche una parrucchiera che si occupa di sanificarle volta per volta, un’altra persona che si è messa a collaborare con noi molto generosamente”.
Al fianco di Anna Cavaliere ci sono, come sempre, la psicologa e psicoterapeuta Antonella Fragale e Daniela Castagneto, anima dell’Associazione Aiutateci ad Aiutare. Importante poi l’appoggio del medico Salvatore Alongi, da sempre sostenitore dei progetti di ‘Le parole del cuore. Oltre lo specchio’.
“Oltre alle parrucche – prosegue Anna Cavaliere – saranno messi a disposizione anche i foulard per le donne che dovranno affrontare l’effetto collaterale più difficile delle terapie chemioterapiche. Ricordo, come se fosse oggi, la mattina in cui, toccandomi i capelli, mi restarono in mano alcune ciocche. Vederli cadere, anche mentre parlavo per strada con le amiche, riempire il lavandino e trovare ovunque ciocche dei miei amati capelli, fu a dir poco scioccante. Credo che quest’episodio sia ‘indimenticabile’ per tutte le donne che come me lo hanno vissuto. Inutile dire che le lacrime versate furono moltissime ma, soprattutto, più difficile fu accettare la sensazione di impotenza. La perdita dei miei capelli fu il momento più delicato nonché la presa di coscienza della malattia. Ho dato vita a questo progetto per donare a ogni donna, che deve affrontare le terapie chemioterapiche, la possibilità di conservare gran parte dei propri capelli attraverso le cuffie ipotermiche e il casco refrigerante. Credo fermamente che si possa cambiare volto al cancro permettendo a ogni donna di vivere la malattia con maggiore tranquillità”.
Tra le attività già messe a segno da ‘Le parole del cuore. Oltre lo specchio’ ci sono la donazione di due set di cuffie ipotermiche, uno al day hospital dell’ospedale di Rapallo, uno a quello di Sestri Levante; la consegna alle pazienti, per il Natale, di piccoli doni quali libri e prodotti beauty routine; la consegna del casco refrigerante per prevenire l’alopecia da farmaci chemioterapici all’ospedale di Rapallo. Inoltre, è stata attivata la Banca del capezzolo presso quattro centri nei comuni di Chiavari, Rapallo, Vercelli e Trino Vercellese. Si tratta di una soluzione estetica ideata su misura ed indolore per le donne che hanno subito l’asportazione dell’aureola o del capezzolo a seguito dell’intervento chirurgico in seguito alla diagnosi di carcinoma mammario.
“Sapere che non si è sole, ma circondate da professionisti che gratuitamente supportano il corpo e l’anima o poter utilizzare la banca del capezzolo per far rinascere la propria femminilità, è tutto ciò che avrei desiderato per me”, commenta Anna Cavaliere, mentre Antonella Fragale aggiunge: “Gli effetti negativi correlati alla caduta dei capelli interessano tutti i malati di cancro, ma a risentirne di più sono indubbiamente le donne. La caduta dei capelli è vissuta come una diminuzione di bellezza e sensualità che interferisce con la propria personalità in quanto induce un cambiamento dell’immagine corporea e del concetto di sé. I capelli hanno un ruolo importante anche nella comunicazione sociale e sessuale. Ne consegue che i cambiamenti indotti dai trattamenti antitumorali possono incidere anche nell’atteggiamento degli altri verso le pazienti attraverso la comunicazione visiva. Il disagio per la perdita dei capelli può manifestarsi attraverso sentimento di rabbia, cattivo umore fino alla depressione. L’ulitizzo della parrucca aiuta le donne ad affrontare la loro immagine corporea e l’impatto sociale che la malattia oncologica comporta”.
‘Le parole del cuore. Oltre lo specchio’ è la ‘costola’ ligure di Oltre lo Specchio, una splendida realtà sorta in Campania, precisamente a Salerno, grazie all’iniziativa di Teresa Giordano, con l’obiettivo di sostenere le donne in terapia oncologica. “Sono entrata in contatto con Teresa Giordano e con la community di Oltre lo Specchio all’inizio della malattia – ricorda Anna Cavaliere – soprattutto per chiedere consigli a proposito dei capelli, delle ciglia, degli effetti collaterali dei farmaci, dei migliori prodotti da utilizzare. Ho trovato volontarie da tutta Italia e una realtà che fa dell’ascolto e della profonda umanità le proprie bandiere. Così mi sono decisa ad aiutare in senso concreto, diventando referente per la Liguria del gruppo”.
Da Oltre lo Specchio, è stato ricavato e portato in Liguria, in particolare nel Levante genovese, il progetto della Pink Box: “Si tratta di un salvadanaio per depositare offerte in favore dell’associazione, oppure di scatole rosa che si trovano in determinati punti, ad esempio le farmacie. Possono essere riempite con prodotti che si acquistano in quel negozio e che sono necessari per le donne che si sottopongono a cure oncologiche. Le varie Pink Box vengono poi destinate alle persone che si mettono in contatto con noi”.
La community nazionale di Oltre lo Specchio è nata nel settembre 2020. “Tutto è iniziato – racconta Teresa Giordano, la fondatrice – con il supporto di alcune delle ragazze che hanno condiviso il mio percorso. Ci siamo ritrovate a scambiarci idee, pareri, a condividere le nostre angosce, le nostre paure, i nostri dubbi e le nostre speranze. Ma soprattutto ci siamo rese partecipi della voglia di vivere, di sentirci donne, di esprimere la nostra femminilità. Ci siamo capite, incoraggiate e motivate. E ci siamo dette: tutto questo dovremmo farlo per quante più donne possibile. Da lì, abbiamo pensato di creare dei canali social e di dare un nome a questa idea: ‘Oltre lo Specchio’ vuole essere un chiaro messaggio della voglia di andare oltre l’immagine che viene riflessa, di scavare più in profondità per cogliere l’essenza di ciò che proviamo e di ciò che sentiamo. Vuole essere uno stimolo a ritrovare il proprio aspetto, insieme, con il supporto di chi può aiutarci concretamente nei vari ambiti”. Anche grazie a una parrucca.
DOVE TROVARE LE PINK BOX
I PROFESSIONISTI E LE PROFESSIONISTE CHE COLLABORANO CON L’ASSOCIAZIONE