di DANILO SANGUINETI
Senza casa, senza orario ma con la bandiera. L’Atletica Levante alle asperità della vita ordinaria e agli eventi ostinatamente contrari ha fatto il callo. Sa superare gli ostacoli materiali, da gara, e salta con disinvoltura quelli organizzativi: altrimenti non si spiega come fa non a sopravvivere ma addirittura a crescere senza un impianto ‘regolare’ a disposizione e una sede stabile e affidabile.
Una storia che suonerebbe da fantascienza nei paesi sportivamente avanzati che sa di ordinaria follia in una nazione e soprattutto in una zona, ‘atletica-leggermente’ sottosviluppata come quella del Levante ligure.
Il club del presidente Luciano Raggio riesce a dispetto delle circostanze, avverse senza alcuna colpa da parte sua, a fare molta attività, garantire il perpetuarsi di una storia fatta di tante persone, di tanti praticanti, di tanti appassionati e anche di alcuni campioni, anche di notevole livello. È significativo che l’Atletica Levante – nata neppure dieci anni fa con l’aggiunta della specificazione Running tolta il primo gennaio 2019 – sia uscita da un periodo durissimo, nel quale alle solite difficoltà si sono aggiunti i colpi dovuti alle crisi economiche in serie e alla pandemia, più forte ‘di pria’. Il solo fatto di portare alcuni dei suoi agonisti in gare di portata nazionale è stato un mezzo miracolo, diventato ‘integrale’ quando gli stessi hanno pure ottenuto piazzamenti di rilievo.
Ascoltare Maurizio Canfora, istruttore Fidal allenatore del settore giovanile del club, è come respirare una boccata di puro, autentico, immarcescibile, spirito sportivo, quello che ti porta a sacrificarti senza la certezza di avere niente in cambio che non sia appagamento morale. “Noi dell’Atletica Levante Team Arinox (unico sponsor che abbia creduto senza esitazioni in una realtà sportiva ‘basica’, ndr) abbiamo una formula magica: ‘Amicizia + Cuore + Gambe = Atletica Entella’. Siamo un club relativamente giovane, abbiamo cambiato denominazione tre anni fa eppure siamo riusciti a formare e mantenere sia un ampio settore giovanile che un folto gruppo amatori e pure un plotone di dirigenti e tecnici (spesso i due ruoli coincidono) molto affiatato. Nostro punto di onore è mantenere inalterati i valori che ci hanno contraddistinto dal 2013 sino ad oggi”.
Tra Spezia e Genova non esiste una pista di atletica regolare. L’unica parvenza di impianto è quello ospitato da Parco Mandela a Sestri Levante. Non è certo l’optimum ma per chi come quelli della Levante Team Arinox arrivano da anni di peregrinazioni da posti inadatti a posti… ancora più inadatti è quasi come sentirsi in paradiso.
“La pista di 200 metri permette di lavorare con i piccoli e i giovani sulle specialità di corsa veloce, di fare qualche test adattato persino per il mezzofondo. C’è una pedana multiverso per i salti, e persino una zona per i lanci, specificatamente quello del peso. Un punto fermo per far crescere il vivaio ci era indispensabile, per adesso può andare bene così”.
Ci sarebbe da dire che senza il ‘giro di pista completo’, i 400 metri canonici, è faticoso andare oltre lo sprint, che incomprensibilmente la zona del peso è circondata da un terreno non livellato, il che rende la misurazione dei lanci una operazione per matematici esperti di trigonometria. Ma sarebbe ingiusto spegnere il sacro entusiasmo dell’‘Armata dello struzzo’, l’animale che sta nel logo del club.
“Negli anni precedenti eravamo costretti a fare prove nei posti più impensabili, persino nel parcheggio antistante lo stadio Comunale a Chiavari, sull’asfalto e pure sulla terra sconnessa. Cerchiamo di fare un passo alla volta. In questo ultimo biennio abbiamo visto crescere a dismisura i tesseramenti. Nonostante i contrattempi dovuti alla pandemia, oggi abbiamo oltre 130 bambini e ragazzi che fanno atletica indossando i nostri colori, 32 di essi partecipano alle gare nazionali, e almeno 120 iscritti nella categoria Master. Con 250 tesserati siamo una realtà della quale tenere conto, o almeno così speriamo”.
Intanto giugno è stato un susseguirsi di risultati spettacolosi. “L’allievo Andrea Basalto ha preso parte al 22° Meeting nazionale di Primavera, svoltosi sulla prestigiosa pista di Mondovì. Ha corso gli 800 mt in 1’59’’40, tempo che lo ha qualificato per i Campionati Italiani Allievi che si svolgeranno a Milano. Un ragazzo eccezionale Andrea, capace per il secondo anno consecutivo di centrare il prestigioso obiettivo, portando i colori dell’Atletica Levante in una manifestazione di carattere nazionale”.
Ottime risposte anche da Villa Gentile a Genova dove si sono svolti i campionati regionali di società, categoria cadetti/e. “Emma Ferrarini negli 80 ostacoli si è piazzata quinta, nonostante avesse da poco affrontato questa specialità. Nei 300 piani brave Irene Bertazzi e Grace Fazio. Irene seconda con il tempo di 43’’79. Buon crono anche per Grace. Non sono le sue distanze ma si comporta ugualmente bene. Il suo tempo è 50’’84, facendo guadagnare alla squadra ben 426 punti. Anna Podestà è giunta quarta nei 1000 metri: corre con la giusta determinazione, attenta a non andare ‘fuori giri’. Migliora il suo personale concludendo in 3’22’’24, conquistando la quarta piazza. Nella distanza doppia termina in terza posizione fermando il crono a 7’40”. Grace Fazio si è cimentata anche nel getto del peso con un buon risultato. Termina in ottava posizione grazie ad un lancio di mt. 6.56. Nei 1000 metri Cadetti Gabriele Giannini ferma il crono su 2’56’’22, classificandosi terzo. Nei 300 metri ostacoli Emma Ferrarini conclude in seconda posizione con il tempo di 53”39. Infine la staffetta femminile 4X100. Anna Podestà, Giorgia Obertello, Emma Ferrarini e Irene Bertazzi concludono in quinta posizione su 18 squadre partecipanti con il tempo di 54’’22”.
Come se si allenassero nelle migliori condizioni su piste, pedane, ‘buche’ vere. I ragazzi dell’Atletica Levante: rapidi e imprendibili come gli struzzi, il più veloce tra gli uccelli corridori. Un’unica differenza: loro non mettono la testa sotto la sabbia, quella è caratteristica di un’altra specie, quella dello struzzo ‘politicus’, ostinatamente sordo alle richieste della madre di tutti gli sport.