di DANILO SANGUINETI
La lunga marcia dell’Atletica Calvarese è qualcosa di minuscolo se paragonata a quella compiuta dagli uomini del Comandante Mao nella Cina di tanti anni fa. Eppure c’è qualcosa in comune nella capacità di sopportare privazioni e fatiche, al fine di ottenere risultati quando tutto sembra perduto.
Il parallelo si ferma qui, per fortuna. Perché è molto meno cruenta ed è molto più benefica l’operazione pensata dagli uomini del club biancorosso che nel primo fine settimana del mese in corso, domenica 3 aprile, hanno tenuto a battesimo ‘Corri a Calvari’ nel locale campo di calcio reinventato come stadio di atletica usando tanto ingegno e parecchia buona volontà.
Il responsabile della sezione atletica dell’Unione Sportiva Dilettantistica Calvarese, Fabio Capurro, ricorda con legittimo orgoglio lo sforzo fatto a cavallo tra fine del 2021 e l’inizio del 2022 per far partire qualcosa che nella zona non si era mai visto.
“La prima manifestazione di atletica leggera per le categorie giovanili organizzata in Val Fontanabuona. Al ‘Marchesani’ di Calvari c’erano oltre cento bambini della categoria Esordienti (dai 5 ai 10 anni) provenienti da tutta la provincia di Genova. La manifestazione è stata anche la prima del 2022 organizzata dal Comitato Provinciale Fidal ed è stata fortemente voluta dal presidente Giorgio Torrielli per dimostrare che l’atletica leggera è viva anche al di fuori dei luoghi convenzionali e abituali”.
I più grandicelli si sono sfidati in gare di velocità (50 m), di resistenza (500 m) e di lanci (lancio del vortex) mentre per i più piccoli, dai 5 ai 7 anni, è stato predisposto un percorso con prove di velocità e destrezza e una ‘passerella’ finale sulla distanza di 300 metri.
Capurro si dice pronto a raddoppiare. “Considerando che la manifestazione è stata pensata ed organizzata in meno di un mese, il successo di presenze è stato notevole, anche se dalla Fidal ci dicono che con più tempo e coinvolgendo anche le categorie superiori non si farebbe fatica ad avere un numero almeno doppio di partecipanti”.
Che ci sia una gran domanda di eventi, soprattutto di questo tipo, dedicati alla disciplina ‘regina’ coinvolgendo i più piccoli, quelli che probabilmente hanno sofferto maggiormente per i due anni di forzato stop di ogni attività, lo testimoniano la grande affluenza di spettatori, con la terrazza sovrastante e la strada laterale letteralmente prese d’assalto da genitori, curiosi e appassionati che hanno contribuito con la loro partecipazione a far crescere l’entusiasmo che già si respirava sul campo.
“Le gare e le esibizioni sono durate un paio d’ore, che sono letteralmente volate. La soddisfazione va condivisa con chi ha dato una mano e ci ha sostenuto: l’assessore allo sport del Comune di San Colombiano, Franco Queirolo, che ci ha aiutato prima e durante la manifestazione, la sezione di Cicagna della Croce Rossa, presente con un mezzo e tre volontari, il leggendario ‘Davi’ Torre che da sempre si prende cura del campo ‘Marchesani’ come fosse un suo familiare, le nostre atlete più grandicelle Camilla, Greta, Sofia e Valeria coadiuvate da Diego alle prese in misurazioni, cronometraggio e ordini di arrivo e la nostra segretaria Stefania Steri, in prima linea nel tracciare il campo prima della manifestazione e promossa giudice nel lancio del vortex”.
Poi Capurro smette i panni dell’anfitrione e riprende quelli di capo tecnico del suo club: “I nostri atleti? Erano presenti in sei di cui ben quattro all’esordio assoluto. A partire da quello che ormai è il nostro atleta di ‘esperienza’, Leonardo Malatesta che è stato competitivo in ogni gara. Gli altri partecipanti sono stati Diego Noziglia e gli esordienti Colin Musante, Martina Trucco e le sorelle Morgana e Maia Von Levern che si sono comportati molto bene anche se hanno denunciato qualche problemino nelle gare di resistenza, ma ci sarà tempo e modo per migliorare. La voglia di ripetere l’esperienza è altissima, a questo proposito ricordo l’assemblea dei soci che si terrà sempre sul campo ‘Marchesani’, mercoledì 13 aprile alle 20, aperta ai soci e anche a chi volesse unirsi all’associazione, perché le idee sono tante, ma c’è bisogno di più persone possibili per riuscire a portarle avanti tutte”.
Una riflessione dedicata agli altri amministratori della zona, a ogni livello, comunale, metropolitano, regionale: “La presenza di atleti e pubblico ha sorpreso non solo noi. I bar e i ristoranti di Calvari ci hanno segnalato un discreto ritorno in consumazioni e coperti. Tutto questo potrebbe ripetersi molto più spesso e con numeri ben maggiori se ci fosse una pista di atletica in valle”. Sperando che i destinatari dell’appello non facciano orecchie da… politico.