di ALBERTO BRUZZONE
Giugno sarà il mese decisivo per quanto riguarda la campagna vaccinale. Lo ha detto a più riprese il commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo. Sarà il mese decisivo in quanto arriverà una fornitura di vaccini, sia a vettore virale che di tipo mRNA, come non si era mai vista nei mesi precedenti. E questo consentirà di dare un’ulteriore e importante accelerata, in vista dell’agognato obiettivo della cosiddetta immunità di gregge.
Varrà per l’Italia, quindi anche per la Liguria, quindi anche per il territorio del Tigullio di competenza dell’Asl 4. Paolo Petralia, da gennaio direttore generale dell’azienda sanitaria del territorio del levante genovese, fa il punto della situazione, traccia le prospettive future e rivela, in questo colloquio con ‘Piazza Levante’, come si sta muovendo l’azienda a proposito di quel personale sanitario, sia medico che paramedico, che ancora non risulta vaccinato, né con la prima né con la seconda dose.
“Abbiamo – osserva Petralia – un enorme potenziale per quanto riguarda l’hub vaccinale allestito alle caserme di Caperana. Per adesso, non siamo riusciti ad attivare tutte le linee che avremmo voluto, ma grazie a una maggiore disponibilità di fiale, allora potremo aprire per le ulteriori fasce, ma anche per le vaccinazioni aziendali”. Nel frattempo, proprio ieri la Regione Liguria ha annunciato che, a partire da lunedì 24 maggio, sarà attiva la linea di prenotazione parallela e volontaria del vaccino AstraZeneca per tutti gli over 18.
La situazione della campagna vaccinale in Asl 4
Il direttore generale di Asl 4 analizza “dati che sono in linea con quelli della Regione Liguria in generale. Siamo molto soddisfatti perché l’andamento della campagna vaccinale è coerente rispetto alle nostre previsioni. C’è stata una crescita delle sedi vaccinali e, di pari passo, anche del personale addetto, e voglio ringraziare tutte le persone che si sono messe a disposizione, a cominciare dalle pubbliche assistenze”.
Al momento, secondo Petralia, “mancano poche persone che devono essere vaccinate direttamente al proprio domicilio, abbiamo terminato il giro delle prime dosi nell’entroterra e a fine maggio termineremo anche le seconde dosi, così come i vaccini a domicilio”.
A quel punto, gli ‘spoke’ nelle vallate saranno chiusi e tutto il potenziale di Asl 4 sarà conglobato sia presso gli hub della costa, ovvero Chiavari, Rapallo e Sestri Levante, che presso l’hub di Caperana. “Anche in fatto di rinunce, la situazione è andata piuttosto normalizzandosi. I ‘rumors’ intorno al vaccino di AstraZeneca si sono calmati e c’è una maggiore fiducia da parte dell’utenza”.
Le prospettive
Sarà proprio l’hub vaccinale presso le caserme di Caperana a giocare un ruolo decisivo: “Qui c’è un potenziale – commenta Petralia – di circa mille e cinquecento vaccini al giorno, ma sino ad ora questo potenziale è rimasto inespresso, perché sono mancate le dosi. Noi però siamo pronti: più farmaci arriveranno, più potremo attivare delle nuove linee, in un punto vaccinale per il quale abbiamo ricevuto numerosi attestati di merito, segno che le cose stanno funzionando bene”.
Attualmente, Asl 4 riceve circa settemila fiale a settimana, tra AstraZeneca, Johnson & Johnson, Pfizer Biontech e Moderna. “La Liguria ha una popolazione di circa un milione e mezzo di persone. Nel nostro territorio ne risiedono centocinquantamila, per cui contiamo per il 10% sul totale generale. Se in Liguria arrivano settantamila fiale a settimana, ecco che per noi sono settemila. Ma se ne arriveranno il doppio, saremo pronti a somministrarle, senza che nulla vada perduto. Contiamo molto su questo incremento delle dosi, per dare l’accelerata definitiva”.
L’hub di Caperana è nato proprio con questo obiettivo: “Occorre velocizzare la fascia sotto i 60 anni”, è il parere di Paolo Petralia: “Lo faremo ospitando anche le vaccinazioni aziendali, attraverso un accordo che abbiamo stretto con Confindustria Tigullio e un altro che abbiamo stretto con i sindacati del territorio. In più, andranno avanti le somministrazioni da parte dei medici di medicina generale con i loro pazienti, per un totale di cinquecento iniezioni alla settimana”. In Asl 4 arrivano attualmente un terzo di vaccini a vettore virale e due terzi di vaccini di tipo mRNA.
I ‘renitenti’
Parallelamente alla campagna vaccinale per tutta la popolazione, l’attenzione di Asl 4 è rivolta anche a tutto quel personale medico e paramedico che ancora non risulta vaccinato, né con la prima né con la seconda dose.
Il decreto legislativo dello scorso 1° aprile ha introdotto l’obbligo di vaccinazione per queste categorie, pena lo spostamento ad altre mansioni non a contatto con il pubblico o la sanzione disciplinare o ancora la sospensione dal lavoro.
“Nei giorni scorsi – spiega Petralia – la Regione Liguria ci ha fornito l’elenco delle persone di queste categorie sanitarie che ancora non risultano vaccinate. Ogni Asl si deve occupare di quelle che risiedono nel territorio di competenza, anche se poi lavorano per altre aziende sanitarie o lavorano privatamente. Noi abbiamo spedito circa mille e duecento lettere”.
Si chiede il motivo della mancata vaccinazione: se ci si è prenotati, se si è esentati dalla vaccinazione, se si è contrari alla somministrazione. “Le prime quattrocento risposte sono arrivate: per gran parte si tratta di persone che nel frattempo si sono vaccinate oppure che risultano esentate. Ma per avere un quadro più preciso, occorrerà attendere ancora qualche settimana”. Chi rifiuterà il vaccino, in base alle recenti normative, verrà spostato ad altra mansione, o potrà esser sospeso dal lavoro. “Attendiamo di avere il quadro completo, poi tireremo le somme”, è il commento del direttore generale.
Da lunedì vaccini per tutti gli over 18
Intanto, proprio ieri la Regione Liguria ha annunciato che, a partire da lunedì prossimo, 24 maggio, sarà attiva la linea di prenotazione parallela e volontaria del vaccino AstraZeneca per tutti gli over 18. Lo ha comunicato il presidente Giovanni Toti, facendo il punto sulla situazione Coronavirus e vaccinazioni nella nostra regione. “Per quanto riguarda le persone rientranti in fasce di età per cui è stata già avviata la fase di prenotazione – precisa Toti – queste avranno a disposizione l’alternativa tra vaccino freeze (Pfizer Biontech o Moderna) e AstraZeneca, compresa la fascia 45-49 anni (per cui le prenotazioni partiranno dalle ore 23 di venerdì 21 maggio solo online e da lunedì 24 maggio anche tramite gli altri canali) e la fascia 40-44 per cui le prenotazioni partiranno dalle ore 23 di venerdì 28 maggio solo online e da lunedì 31 maggio anche tramite gli altri canali. In particolare la fascia 40-44, già da lunedì 24 maggio potrà prenotare il vaccino AstraZeneca, mentre da venerdì 28 avrà a disposizione le due opzioni. Per la fascia 18-39, per la quale non sono ancora aperte le prenotazioni, sarà disponibile solo l’opzione AstraZeneca”.
Intanto, “continua intanto il calo dell’incidenza del virus nella nostra regione – spiega Toti – La Liguria rientra ampiamente nei parametri per la zona bianca, con 43 casi su 100mila abitanti a settimana a livello regionale; la Città metropolitana di Genova e la Provincia di Savona registrano i dati più bassi, entrambe con 36 casi. La provincia di Imperia è a 44, quella della Spezia a 58. Continua inoltre la fase di discesa dell’occupazione dei posti letto negli ospedali: sono 23 i posti letto in meno rispetto a ieri, e scendono anche i ricoverati in terapia intensiva. Complessivamente, i posti letto occupati in media intensità sono 231: erano 598 solo un mese fa. Oltre a questo – conclude Toti – il padiglione 12 del policlinico San Martino non ospiterà più pazienti Covid e gradualmente tornerà a essere destinato a degenza Covid free, altro segnale importante della riduzione del contagio sul nostro territorio. Parliamo di tre piani che erano stato riconvertiti per pazienti Covid e che hanno ospitato in totale 800 pazienti nella prima ondata e 1200 nella seconda”.