di ALBERTO BRUZZONE
La battaglia è di lunghissimo corso ma, se tutto andrà per il verso giusto, questa volta si arriverà sino in fondo e Carasco, dopo molto tempo, avrà finalmente una scuola materna comunale. La conversione da privato a pubblico dell’asilo della cittadina nella bassa Val Fontanabuona, nell’immediato entroterra di Chiavari, è contenuta all’interno delle linee guida che sono state varate qualche giorno fa dalla Giunta regionale e che ora, dopo un passaggio in Commissione, dovranno essere sottoposte al voto da parte del Consiglio regionale.
Si tratta del ‘Piano dell’offerta formativa della Regione Liguria’ e del ‘Piano di dimensionamento scolastico della Regione Liguria’, che contengono entrambi diverse novità per quanto riguarda il Levante genovese. Una di queste è la fusione tra l’istituto ‘Caboto’ e l’istituto ‘In memoria dei morti per la patria’; l’altra è l’accorpamento di ‘Marsano’ e ‘Marco Polo’, a San Colombano Certenoli, per la creazione del nuovo indirizzo di studi per i Servizi di enogastronomia e ospitalità alberghiera; e il terzo è appunto la nascita dell’asilo comunale a Carasco, accompagnato da una conversione della scuola materna anche nel quartiere di San Lorenzo della Costa a Santa Margherita Ligure.
“È dal 2014 che ci diamo da fare per questo obiettivo – racconta il sindaco di Carasco, Massimo Casaretto – E lo abbiamo inserito nel nostro programma elettorale. È stato un iter molto lungo e, finalmente, siamo arrivati in fondo. A Carasco, infatti, non esiste un asilo pubblico. Esiste solamente un asilo privato, che pure è molto frequentato. Negli anni, l’amministrazione comunale ha provato in tutti i modi a venire incontro alle famiglie per sostenere i costi della retta, poi, negli ultimi tempi, la scuola materna è stata trasferita all’interno di spazi pubblici, di modo che almeno una parte dei costi in capo all’amministrazione potesse scendere. Quindi, abbiamo avviato il processo di conversione da privato a pubblico, naturalmente con l’approvazione da parte della proprietà della scuola materna e con tutte le garanzie del caso legate ai posti di lavoro, perché bisogna rendersi conto che si tratta di una questione molto delicata”.
L’iter è approdato in Regione e l’assessore alla Formazione, Ilaria Cavo, ha ottenuto il via libera da parte della Giunta. “Ora – prosegue Casaretto – speriamo nel via libera anche da parte del Consiglio Regionale, di modo che potremo partire con la nuova offerta già nell’anno scolastico 2022/2023. I bambini qualche anno fa erano una trentina, ora sono diventati cinquanta e potrebbero ulteriormente aumentare, anche perché molte famiglie di Carasco, proprio per la mancanza di una struttura pubblica, hanno sinora portato i loro figli in istituti di comuni limitrofi. Riusciremo a dare invece un servizio di vicinato, nell’interesse di tutta la cittadinanza”.
Più tecnica, invece, la questione a Santa Margherita Ligure: “La sezione di San Lorenzo della Costa della scuola materna – spiega il sindaco, Paolo Donadoni – era la terza sezione della scuola materna di San Siro. Ora, invece, diventa un asilo autonomo. Non cambia niente dal punto di vista numerico, semplicemente San Lorenzo viene scorporata”.
Ma è evidente che, se questo avviene, significa che lo stato di salute degli asili, anche a livello numerico, è buono. Le linee guida regionali andranno al voto in una delle prossime sedute del Consiglio Regionale. Poi, potranno partire i vari open day. Carasco e il sindaco Casaretto hanno (quasi) vinto la loro battaglia.