di DANILO SANGUINETI
Il giovane e rampante Gabriele Berri guida un giovane Lavagna a novelle imprese. In anni tormentati per la pallanuoto in generale, in stagioni contorte e in un periodo complicatissimo per quella ligure e del levante in particolare, c’è una società che va in controtendenza.
La settimana scorsa il pool di allenatori coordinato da mister Berri, formatosi nella Chiavari Nuoto e che ha trovato la consacrazione appena varcato il fiume (Entella), ha realizzato una tripletta da sogno: le squadre Under 20, Under 17 e Under 15 hanno superato la fase regionale e si sono qualificate per le fasi nazionali. Assieme a Alessandro Martini, Massimiliano Biallo e Andrea Gianoglio in un quadriennio di lavoro minuzioso ha portato il vivaio bianconero a competere con le più forti, spesso alla pari, sempre con onore. Con i più piccoli forse è stato raggiunto il top, con il team di mezzo ci sono margini di miglioramento, con i più grandi invece si potrebbe tornare dopo decenni in una finale nazionale.
Momento eccezionale
L’Under 20 del Lavagna ’90 pallanuoto giovedì 28 e venerdì 29 giugno affronterà Brescia e le napoletane Acquachiara e Posillipo nella semifinale a concentramento. La sede sarà proprio la piscina di casa, al Parco Tigullio. Un’opportunità unica, lo ammette anche il coach: “Il materiale umano che abbiamo per le mani è di prima qualità, ci sono diverse promesse e un paio di talenti, il gruppo è coeso, la spinta che sapranno darci dirigenti e sostenitori dovrebbe avviarci verso l’impresa. Siamo l’ultima squadra ligure in lizza, dovremo vedercela contro tre avversarie agguerrite, nel mirino abbiamo messo la Final Four Scudetto, i posti in palio sono due in questo concentramento; gli altri due arriveranno dalla sfida di Roma tra Canottieri Napoli, Vis Nova, Roma Nuoto, Palermo”.
Berri non aggiunge che il Lavagna arriva da un’impresa che la dice lunga su quali sono le sue ambizioni: nei quarti di finale a Napoli ha dominato il girone superando Ancona e Florentia (doppio 6-5) e andando a vincere sui padroni di casa della Canottieri, quotatissimi, per 11-9. Il Lavagna 90 ha la prima squadra in A2 maschile e un vivaio migliore di molti team di A1: “Non è una contraddizione – ribatte Berri – perché se date un’occhiata alla formazione dell’Under 20 vedrete che c’è l’ossatura della prima squadra, ogni sabato abbiamo dato 7-8 elementi al campionato maggiore. I ragazzi si sono divisi nel doppio impegno e hanno ben figurato anche contro i ‘vecchi’, anche in questa stagione abbiamo mantenuto la categoria senza il minimo sforzo”.
Il sogno
Forse con il tempo sarebbe anche il caso di pensare a un salto nella massima serie: “Al momento è prematuro. L’importante è far crescere i nostri talenti e ‘autosovvenzionarci’ pescando nel nostro serbatoio. Dalla gestione della piscina, pur in anni complicati per il comune di Lavagna, e dalla cura per il vivaio traiamo la linfa vitale che ci permette di andare avanti senza dover chiedere niente a nessuno”.
L’autarchia vera, quella non ottusa applicata in altri campi e ambiti, ma quella che solo una società condotta con mano leggera ma attenta dal presidente Firenze e i suoi collaboratori può vantare. E quindi forza bianconeri per la prossima sfida: dal portiere Gabutti (anche capitano), dai difensori Pedroni, Gastaldi, Lagomarsino, dai centrovasca Solari e Luongo; dagli attaccanti Bassani, Luce e Cotella, dai centroboa Botto, Pagliuso e Magistrini ci attendiamo buone notizie, per la pallanuoto e per il Tigullio.