di DANILO SANGUINETI
Un campione mondiale nella nuova spettacolare specialità del Taekwondo, che ha ricevuto l’incoraggiamento diretto di Gianmarco Tamberi, premiato dal sindaco di Leivi, Vittorio Centanaro, che è uno studente modello ed è innamorato del suo paese. Tutto troppo bello per essere vero? Sbagliato. Esiste, si chiama Andrea Norbiato e sabato 9 settembre è stato festeggiato dal suo comune, Leivi appunto. E c’è molto di più.
Andrea ha 18 anni e mezzo (classe 2005), frequenta il Liceo Scientifico Marconi di Chiavari, sta per iniziare la quinta classe (promosso con voti più che buoni nonostante fosse impegnatissimo con lo sport), ha iniziato a sei anni a praticare le arti marziali e combatte per la società Yhonghon. Negli anni ha deciso di dedicarsi al Taekwondo, specialità Freestyle e Tecnica. Si tratta di evoluzioni con una base musicale e evoluzioni acrobatiche con rotture di tavolette, non si combatte contro un avversario ma si ottengono punteggi in base alla difficoltà e l’armonia degli esercizi.
Ai Mondiali di Beach Taekwondo era annessa anche a prima edizione dei World Taekwondo Demonstration Team Championships, ossia la competizione che ha visto in lizza anche il giovane Andrea. Si è svolta il mese scorso a Chuncheon, in Corea del Sud. Dal Demonstration Team Over 17 sono arrivati un oro, un argento e due bronzi grazie a Marco Cavaniglia, Elena Blundo, Michelangelo Sampognaro, Luca Matellini, Luca Ferella e Claudia Cianci ed appunto Andrea Norbiato. Il dilagante successo del ‘Free’ Taekwondo ha fatto sì che la Fita, la federazione internazionale, abbia deciso di portarlo a Parigi come specialità da promuovere nel contesto olimpico, indispensabile preliminare per farlo diventare disciplina da Olimpiadi a tutti gli effetti.
La performance eccellente di Andrea assume un aspetto ancora più rilevante nel suo racconto: “Sognavo da mesi di andare in Corea, allenarmi ogni giorno e non perdere di vista gli impegni scolastici non era semplice. Io gareggio per una società riminese, la Yhonghon, inoltre mi devo preparare oltre che nella palestra di Leivi anche nei centri federali di Formia e Roma. Un bel carico di impegni e poi due mesi prima della competizione mi sono procurato una lesione alla caviglia. I medici federali dopo avermi visitato avevano escluso la mia partecipazione alla rassegna iridata”.
Cosa non accettabile per un ragazzo dalla volontà di ferro come Andrea. “Ho voluto seguire una strada tutta mia. A Formia ho conosciuto la mamma di Gimbo Tamberi, campione olimpico e mondiale di salto in alto, uno che di infortuni e riprese miracolose se ne intende. Lei, fisioterapista di fama, mi detto di provare. Ho fatto sessioni di terapia due volte al giorno, non ho problemi a dire che è stata durissima, da lacrime agli occhi per il dolore, ma ce l’ho fatta”. Atto di coraggio che gli è valsa l’amicizia di Tamberi junior. “Ha detto che se lui era un leone, io ero un leoncino. Mi ha dato una carica assoluta. Anche il campione olimpico Vito dell’Aquila ha voluto conoscermi, era anche lui infortunato, e mi ha detto di non mollare”. E poi nei giorni della gara una ulteriore spinta morale. “Quando ho visto sul pennone alzarsi il Tricolore, il pensare che difendevo quei colori, mi ha tolto gli ultimi dubbi”.
Si spiega perché l’amministrazione comunale di Leivi abbia voluto consegnare sabato 9 settembre una targa al giovanissimo atleta leivese che ha ottenuto due ori e due bronzi ai campionati del mondo di Taekwondo.
Presenti oltre all’amministrazione la scuola di Taekwondo ‘Black Shark’ di Carasco, nella quale Norbiato ha iniziato a praticare lo sport, i familiari, gli amici e il consigliere regionale Sandro Garibaldi.
Vittorio Centanaro, sindaco di Leivi, ci teneva a premiare personalmente Andrea. “Perché è un modello positivo per i nostri ragazzi, e sono ben consapevole di quanto ci sia bisogno oggi di esempi di questo tipo. In un’epoca nella quale i ragazzi sbandano con facilità uno come Norbiato che va dritto per la sua strada, che va bene a scuola oltre che essere un campione del suo sport, è un bene per la comunità. Praticare sport evita a tanti giovani di intraprendere percorsi negativi e deleteri per la loro vita e la loro salute”. Leivi, un piccolo comune che ha però una grande tradizione sportiva. “Sarà fortuna ma dalla nostra palestra, quella dove abbiamo premiato con una targa Norbiato, sono passati decine di campioni che si sono fatti onore in Italia e nel mondo. Anche la cabala premia Leivi”.