di ALBERTO BRUZZONE
Una delle conseguenze più evidenti del protrarsi dell’emergenza sanitaria è l’aver riscoperto quanto ci possa essere di bello anche a pochi metri o a pochi chilometri dalle nostre abitazioni. Luoghi che magari, presi dalla frenesia di dover o di poter andare lontano, abbiamo sempre trascurato, oppure luoghi nei quali non tornavamo da moltissimi anni, e dove ci portavano le nonne da piccoli.
È la conseguenza delle regioni ‘colorate’, del divieto di spostamenti tra i singoli comuni, di tutte le difficoltà e di tutte le limitazioni alle libertà personali che stiamo scontando in questi tredici mesi: ma il fascino è anche dietro l’angolo, e dietro l’angolo ci sono i sentieri delle nostre colline, le antiche strade pedonali, le vie di collegamento che utilizzavano i nostri antenati.
Il Levante ne è pieno: e tutti insieme questi percorsi creano una fitta rete. Ve ne sono di meglio tenuti e di peggio tenuti, di più frequentati e battuti, così come di meno frequentati e battuti. Ma tutti hanno la loro storicità, e soprattutto la loro utilità.
Per il secondo numero di fila, ‘Piazza Levante’ se ne occupa: nel numero scorso, abbiamo ospitato l’intervento dell’architetto Luca Imberti – stimato professionista che lavora a Milano, ma è cresciuto a Chiavari e da tempo è trapiantato a Leivi – secondo il quale sarebbe molto opportuno e anche molto indovinato che le risorse europee provenienti dal cosiddetto Recovery Fund venissero utilizzate anche per valorizzare la sentieristica locale, attraverso un patto di collaborazione tra le varie amministrazioni comunali.
A noi questa proposta è piaciuta moltissimo, e in questo numero ci torniamo con l’intervento da parte dello storico Giorgio ‘Getto’ Viarengo, che potete leggere qui a fianco, e con questo articolo, che punta a fare una ricognizione di quanto fatto dai vari comuni.
Leivi
Tra i più diretti interessati dalla proposta di Luca Imberti, c’è il Comune di Leivi, visto che l’attenzione dell’architetto si è soffermata sui sentieri che collegano questa località a Chiavari. Il sindaco, Vittorio Centanaro, osserva: “Io ho incontrato l’architetto Imberti e siamo diventati amici. Mi piace molto la sua proposta, e mi piace soprattutto la prospettiva di un progetto condiviso. Penso a Chiavari perché è il Comune che direttamente confina con noi e invito quindi il sindaco Marco Di Capua ad andare avanti insieme a noi nella ricerca di fondi regionali per la riqualificazione dei sentieri”.
Secondo Centanaro, “bisogna dire un enorme grazie a tutti quei cittadini che, a livello volontario, si occupano della manutenzione e del decoro delle antiche vie, ma è chiaro che gli enti pubblici devono impegnarsi in qualcosa di più strutturale. Ben vengano tutte le idee in questo senso, sono ben accette. Ci sono molti punti che sono stati ripresi e ripuliti, ma ora bisognerebbe ad esempio intervenire con delle panchine, o creando delle aree per picnic, e sicuramente migliorando e implementando la cartellonistica”.
Il sindaco di Leivi sostiene che questo sia “un tema di grandissima attualità, perché proprio in conseguenza del Covid e delle limitazioni negli spostamenti, si va molto di più a camminare per sentieri, c’è stata una grandissima riscoperta di questo passatempo. Camminare per i sentieri fa bene”.
E la proposta è anche “quella di organizzare un convegno sul tema, al quale possano partecipare pure i tecnici, che conoscono ancor meglio il territorio e le principali impellenze”.
Chiavari
È dei giorni scorsi, da parte di Palazzo Bianco, la notizia di un investimento dell’amministrazione comunale proprio sui sentieri. La Giunta ha infatti approvato l’atto d’indirizzo relativo alla manutenzione di circa trentamila metri lineari di strade vicinali, ad uso pubblico, per dare continuità al progetto di recupero e promozione dei percorsi collinari in itinere.
“Come amministrazione – dice il sindaco, Marco Di Capua – stiamo portando avanti un progetto di valorizzazione della rete sentieristica cittadina, patrimonio eccezionale del nostro territorio, grazie al recupero degli antichi percorsi. Per proseguire con le attività di mappatura e rilievo cartografico eseguite dai tecnici incaricati, funzionali alla delineazione di una nuova guida integrata che presenteremo più avanti, è necessario provvedere anche alla pulizia e allo sfalcio delle strade vicinali censite a catasto che assumono carattere pubblico nel momento in cui le stesse svolgono la funzione di collegamento tra due sentieri comunali, diventando, quindi, un’alternativa percorribile”.
Secondo Di Capua, “la pandemia ha fatto riscoprire a molti il piacere di passeggiare a pochi passi dal mare, ammirando suggestivi scorci immersi nella natura: è nostro dovere curarli, tenerli vivi, rilanciando tutta la rete di itinerari chiavaresi”.
Lavagna
Un analogo progetto, in questo senso, lo sta portando avanti l’amministrazione comunale di Lavagna, che ha perfettamente interpretato il principio del ‘fare rete’. Lo racconta la vicesindaco, Elisa Covacci: “Insieme ai comuni di Sestri Levante, di Cogorno e di Ne, abbiamo presentato alla Regione Liguria, per la precisione all’assessore regionale all’Ambiente, Alessandro Piana, un progetto che prevede la rivalorizzazione di tutti e quattro i versanti del Massiccio San Giacomo – Capenardo. Si parte appunto con il recupero di tutta la sentieristica. La Regione si è detta molto interessata a questa proposta e c’è la concreta possibilità che tutto l’intervento possa essere finanziato”.
“Da anni – aggiunge Enrica Sommariva, vicesindaco di Cogorno – sosteniamo interventi volti alla valorizzazione del Monte San Giacomo. Un’area che mantiene alto l’interesse anche da parte di associazioni locali, culturali e sportive. Per essere più incisivi, abbiamo pensato di ampliare l’area d’intervento, superando i limiti territoriali di Cogorno e coinvolgendo le tre amministrazioni limitrofe, perché solo con un’azione sinergica di tutti i comuni si potrà davvero avere un progetto sostenibile. E la forza di questo progetto, quindi, è quella di escludere i confini amministrativi per considerare solo quelli geografici dell’intero massiccio, mettendo in rete tutte le attività, a partire dagli eventi che vengono realizzati dalle singole amministrazioni e nei singoli comuni”.
Tornando a Lavagna, poi, è sempre fitta e molto attiva la collaborazione con l’associazione Pietre Parlanti, che si occupa con enorme passione di mantenere tutti i sentieri sulle alture, intorno alla zona di Santa Giulia ma non solo. “Con Pietre Parlanti, che ha una convenzione con il Comune di Lavagna – prosegue Elisa Covacci – stiamo ragionando su alcune progettualità importanti. C’è anzitutto un discorso aperto circa un itinerario che riguarda le cappelle che ci sono a Lavagna, a Santa Giulia, a Barassi e a Cavi. Poi, si prevede una mappatura delle cave e la realizzazione di aree picnic da inserire in posizioni strategiche, laddove attualmente l’escursionista arriva e non trova nulla. Inoltre, in vista dell’estate, emergenza sanitaria permettendo, stiamo valutando un programma mirato alle gite nell’entroterra, con percorsi e visite guidate, degustazioni in collina e intermezzi musicali. Ci rendiamo perfettamente conto che c’è un forte interesse intorno alla sentieristica e vogliamo sfruttarlo al meglio anche in termini di promozione turistica”.
Sestri Levante
Se c’è un’amministrazione che da moltissimi anni investe sui sentieri, è quella della Bimare. “Da almeno un quinquennio – racconta la sindaco Valentina Ghio – il Comune mette a disposizione risorse e a livello pratico possiamo contare sull’apporto dell’Associazione Sentieri a Levante, che è fatta da volontari e che è animata dal grande impegno dell’assessore Mauro Battilana. Questo gruppo di persone si occupa di ripulire, ogni anno, ben quaranta chilometri di sentieri, non soltanto i principali di Punta Manara, Punta Baffe e le Rocche di Sant’Anna, ma anche tutti gli altri. Proprio in questi giorni, poi, sono in corso delle attività con i ragazzi delle scuole medie, ai quali vengono mostrati i risultati del lavoro svolto”.
Secondo Valentina Ghio, “bisogna continuare a puntare su questo tipo di turismo e bisogna continuare a investire risorse, ma nulla sarebbe possibile senza le mani e le braccia di questi straordinari volontari”.