di DANILO SANGUINETI
Accanto ai velisti della domenica, lo Yacht Club Chiavari ha un velista della settimana, del mese e in questo 2018 pure dell’anno. Uno che è un incrocio tra Gino Bartali e José Mourinho perché in un colpo solo è riuscito a far girare le… drizze ai francesi e centrare un ‘triplete’ lasciando i supponentissimi velisti d’oltrealpe a ‘zero tituli’.
Ambrogio Beccaria, ‘Bogi’ per gli amici, è milanese ma sul suo Mini 6.50 issa la bandiera dello YCC. Dal 2014, quando la sua traversata esistenziale lo ha portato dalla natia Milano in Liguria. A La Spezia, dove risiede la sua compagna, ha incontrato gli uomini del sodalizio di Chiavari che gli hanno proposto di gareggiare all’ombra dei loro colori. Proposta che venne accettata senza pensarci un attimo, come conferma il presidente dello YCC Franco Savazzi: “Era facile predirgli un grande futuro, aveva un potenziale enorme, con un palmares notevole per un velista della sua età (nato a Milano nel 1991). Nel 2016 lo abbiamo premiato per la raffica di vittorie ottenuta, ho come l’impressione (sorride beffardo N.d.R.) che nei prossimi mesi dovremo tributargli un altro riconoscimento perché in questo 2018 ha ‘spaccato’, come dicono i giovani… E vabbè sarà un sacrificio che verrà fatto volentieri”.
Dietro l’ironia c’è l’orgoglio del presidente Savazzi per avere ‘catturato’ quello che in molti vedono come l’erede di Soldini e delle altre stelle delle regate transoceaniche. Beccaria stesso così si ‘riassume’ sul suo sito. “Naviga da quando ha 14 anni. Da ragazzo ha frequentato i corsi di vela del Velamare Club, in Sardegna, imparando a navigare tra gli scogli e gli isolotti dell’Arcipelago della Maddalena e la zona ventosa delle Bocche di Bonifacio. A 18 anni inizia a regatare su una deriva classe Laser 4000, con la quale nel 2014 si aggiudicherà un Campionato Italiano e il terzo posto al Campionato Europeo sul Lago di Garda. A bordo del 16 metri Shambala partecipa a numerose regate in Tirreno e a importanti competizioni come la Giraglia, la Middle Sea Race, la 151 Miglia, la Tre Golfi di Napoli e le regate del Campionato ORC in Liguria. È stato comandante di un catamarano di 18 metri. Per due anni consecutivi è diventato Campione Italiano Mini 6,50 Classe Serie”.
Era molto per un ragazzino di 23 anni, nel frattempo pure diventato ingegnere nautico, ma non poteva bastare a uno che vuole arrivare in cima. E allora ecco andare in Francia a confrontarsi (in realtà a sfidare con giovanile quanto giustificata baldanza) una nazione dove il livello degli skipper è molto alto e il numero di barche partecipanti alle regate è molto più alto. Il confronto all’inizio era impari, la sua barca, vecchia di 15 anni, non poteva competere con fuoriserie appena usciti dai cantieri di Oltrealpe. E qui ha dimostrato di che pasta è fatto: riesce comunque a vincere delle prove e due anni fa affronta la più famosa competizione per barche piccole che si svolga nell’Atlantico, la Mini Transat che si disputa con cadenza biennale.
I francesi capiscono con chi hanno a che fare e lo etichettano come “l’outsider che potrà entrare nella Top 10 con una barca di vecchia generazione”. Nella prima tappa, all’esordio nell’Oceano da solitario, è sesto, poi il suo vecchio guscio di noce si rompe e nella classifica finale è solo 26esimo.
E’ il momento di rilanciare e Beccaria lo fa senza esitazioni: compra un guscio avveniristico, lo trasforma a sue spese e su progetto del suo team, tutto di giovanissimi ingegneri e designer, un Mini 6.50 di ultima generazione, un Pogo 3 battezzato ‘Goganga’ e uno sponsor importante come GeoMag, torna in Atlantico e fa nera la concorrenza, transalpina e non.
A maggio vince la prima regata atlantica a bordi di Goganga, la ‘Mini en Mai’, in estate si impone nella MiniFastnet nelle acque inglesi e poi a Ferragosto il capolavoro. Non vince ma stravince la SAS, la settima edizione de LesSables d’Olonne – Azzore – Le Sables D’Olonne (SAS), con un tempo di 6 giorni 3 ore e 23 minuti e un vantaggio di 10 ore e 47 minuti, stabilendo anche un record assoluto di tappa. Oltrettutto la SAS – 2540 miglia di regata in solitario – vale doppio ai fini delle classifica del Campionato Francese in solitario (Championnat de France Promotion Course au Large en Solitarie), di cui a questo punto Ambrogio è senza dubbio il primo classificato.
“Non ho mai fatto una regata così corta – dichiarerà all’arrivo – Abbiamo fatto 1300 miglia in sei giorni! Penso che una delle cose che mi abbiano fatto andare più veloce degli altri siano proprio le vele, sono l’unico che ha le vele North Sails. Per il resto le barche di serie sono tutte uguali… Sono strafelice, non poteva andare meglio, ho fatto il record dei record”.
Ecco il Triplete, tutte vittorie che lo fanno diventare il fenomeno del momento, probabilmente pronto per il trono di più forte ‘minista’ del mondo. Adesso lo attende un po’ di riposo, il premio dello YCC e poi sotto con il suo team e i suoi sostenitori – Vittoria Ripa di Meana, Tommaso Stella e Duccio Ducci, il contributo del Team Maserati di Giovanni Soldini, Tanguy Leglatin, il coach di Lorient Grand Large, che ha allenato Ambrogio nei mesi scorsi – per preparare il grande appuntamento.
Nel 2019 torna la Mini Transat e Ambrogio Beccaria sarà al via. Allo Yacht Club Chiavari si stanno già interrogando sulle dimensione dell’inevitabile premio e relativa festa da tributare all’enfant prodige della italica vela.