di DANILO SANGUINETI
Che Adelindo Molinari meritasse la rielezione a presidente del Panathlon Rapallo – Tigullio Occidentale non c’era persona a dubitarne, forse solo l’interessato avrebbe potuto evitarlo, ma si sa che non ci sottrae al dovere e questo vale a tutti i livelli, e su qualsiasi… ‘colle’ si sia chiamati.
Uomo di sport con decenni di militanza principalmente ma non solo nella pallavolo, fondatore di società e circoli, ideatore e programmatore di eventi sportivi di ampio respiro, che hanno portato visibilità a discipline spesso dimenticate o snobbate, aveva ed ha le stimmate del perfetto panathleta, colui cioè che ‘nello’ – e non ‘dello’ o ‘sullo’ come accade troppo spesso nei tempi recenti – sport vive. Nessuna scossa o sussulto quindi quando si è guadagnato ‘a furor di consesso’ la rielezione.
Ecco come è andata nella serata del 25 gennaio scorso nella sede del Panathlon Club Rapallo – Tigullio Occidentale, presso l’Hotel Europa, dove si è svolta l’Assemblea Generale del Club, per il rinnovo delle cariche sociali.
Il verbale ufficiale recita: “Alla carica di Presidente, è stato riconfermato, per acclamazione, il Prof. Adelindo Molinari. Ventisei elettori su ventinove soci, hanno poi votato per il rinnovo del Consiglio Direttivo, al quale partecipavano 8 candidati, per 6 posti da consigliere. Alla fine dello spoglio sono stati eletti Mario Restano 22 voti, Giovanni Roncagliolo 21, Orlando Gentile 20, Giuseppe Valvo 19, Eugenio Brasey 15, Francesco Maria Cianci 13. Doveroso segnalare che la serata si è svolta con il rispetto delle regole anti covid, ed è stata trasmessa in diretta sulla piattaforma Google Meet”.
Molinari (nella foto in alto) è consapevole che il prossimo mandato sarà complicato quanto e più di quello precedente e inaugurale. “Sono onorato della fiducia che mi è stata data. Daremo continuità al lavoro fatto nel biennio precedente, che, nonostante le grandi difficoltà dovute alla pandemia, ci ha visto crescere di oltre il 50 per cento nel numero degli iscritti e sviluppare progetti di grande qualità. Cercheremo di portare nelle scuole la nostra filosofia che si estrinseca attraverso il fair play, per cercare di aiutare gli studenti a crescere nello sport in modo civile e costruttivo. Aumenteremo il nostro impegno per promuovere la cultura sportiva in tutte le sue declinazioni, cercando di raggiungere tutte le fasce di praticanti e simpatizzanti con un’attenzione al mondo dei disabili”.
Per quanto riguarda la squadra, manca poco al suo completamento. “A breve sarà convocato il nuovo Consiglio Direttivo, per definire le cariche sociali e appena sarà possibile faremo una conviviale dove sarà presentata ufficialmente la squadra che condurrà il Club nel biennio 2022-23”.
Per quanto riguarda le tappe per la realizzazione del programma, e un calendario degli eventi, annunciarlo oggi sarebbe come scriverlo sull’acqua. “Siamo in un momento dove a malapena si sa che cosa avverrà il mese prossimo – ammette il presidente Molinari – avrebbe poco senso fare delle previsioni. Faccio solo un esempio che mi tocca in quanto dirigente del Winner Volley: abbiamo deciso per il mese in corso di fermarci completamente e attendere marzo e il chiarimento (e si auspica la semplificazione) delle procedure per le riunioni in palestra e gli allenamenti. I vari green pass e i test di accertamento della positività e le procedure per confermare la guarigione dal contagio si sono rivelate molto complesse. Come presidente di un circolo Panathlon non sono insensibile ai lamenti che ci arrivano un po’ da ogni parte, da ogni disciplina. Siamo vicini alle società del territorio e auspichiamo che questo periodo travagliato stia per terminare”.
Anche perché la situazione si è fatta quasi insostenibile. “In due anni di emergenza pandemica sono andati persi decine, forse centinaia di praticanti nelle varie discipline sportive praticate nella nostra zona. È un vero e proprio buco nero nel quale rischiano di cascare e non più riemergere tanti ragazzi, tanti minorenni che nello sport avevano uno sfogo, un impegno, una disciplina esistenziale. E mi pare superfluo dire che queste ‘perdite’ siano foriere di disagi se non di disastri sul piano sociale”. Un’emorragia che si tampona con la riapertura e il ritorno alla massima efficienza di palestre, piscine, palazzetti, e naturalmente un soccorso a chi queste strutture le gestisce e accudisce, le indispensabili società dilettantistiche.