di ROSA CAPPATO
Avegno Soprano, approvato il progetto di messa in sicurezza. La Giunta Comunale ha varato il progetto esecutivo, in linea tecnica, che riguarda l’intervento di messa in sicurezza per consolidamento e il dissesto idrogeologico che grava sul nucleo abitato di Avegno Soprano, in via Colombo. Con voti unanimi favorevoli espressi nelle consuete forme di legge si è esaminata ed approvata la progettazione.
L’importo complessivo dell’intervento ammonta a ben 699.434,75 euro. Tuttavia l’approvazione risulta ‘in linea tecnica’, in quanto mancano i fondi comunali per realizzare questa grande opera. L’investimento ‘in parola’, infatti: “Ad oggi – si legge nella delibera comunale – non ha beneficiato di alcun finanziamento”. Però si è presentata domanda per accedere a un finanziamento ministeriale.
C’era tempo sino al 25 ottobre per aderire alla richiesta di finanziamento dell’opera ‘in parola’, pubblicata sul portale del Dipartimento Casa Italia, Presidenza Consiglio dei Ministri.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 maggio 2022, ha come oggetto la Predisposizione del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni, che disciplina il piano finalizzato alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, la mitigazione del rischio idrogeologico, la salvaguardia e la riqualificazione urbana dei centri storici, oltre la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici (nonché la promozione dello sviluppo economico e sociale e l’insediamento di nuove attività produttive), ai fini dell’utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale.
A settembre è stato poi emanato un decreto dal Capo Dipartimento di Casa Italia avente come oggetto l’integrazione e modifica al bando pubblico, proprio per il finanziamento dei progetti per il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni. Quello di Avegno rientra nell’elenco e pertanto gli uffici preposti hanno potuto presentare domanda per i contributi tanto auspicati. I lavori descritti nella progettazione inviata vertono sulla mitigazione del rischio e sulla tutela dell’incolumità pubblica e privata, nello specifico, dell’abitato di Avegno Soprano.
Nel dettaglio si parla dell’installazione e ripristino di reti para-massi e la realizzazione di una nuova condotta per le acque bianche. Il totale dei lavori ammonta a 506.748,17 euro. Non si sa se Avegno riuscirà a reperire un così alto contributo, ma l’opposizione ha delle perplessità.
“Il Comune di Avegno negli ultimi cinque anni è riuscito ad accedere ad almeno tre milioni di euro di contributi pubblici – spiega Paolo Pinna, consigliere di opposizione, gruppo ‘Attiva Avegno’ – per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico sparsi sul territorio, non certamente per meriti degli amministratori: questi risultati sono dovuti alla capacità e solerzia del funzionario responsabile dell’Ufficio Lavori pubblici (spesso i tempi di presentazione dei progetti per accedere ai fondi sono strettissimi) e prova ne è che la giunta più volte si è limitata ad approvare le proposte di progetto in ‘linea tecnica’ avanzate dal funzionario, in mancanza di un atto di indirizzo precedente della stessa Giunta. Comunque meriti a parte è sempre una buona notizia quando si riescono a fare interventi che incidono sulla sicurezza del nostro territorio”.
Un territorio assai difficile questo, sebbene incastonato nel Golfo Paradiso, che si sviluppa nel bacino del Torrente Recco, caratterizzato generalmente da settori di versante ad acclività medio-elevata, su cui sono presenti le frazioni principali del Comune e una porzione di fondovalle, in corrispondenza del Torrente Recco, poco estesa e insediata sia da attività industriali che da zone residenziali.
Il Comune comprende le frazioni di Avegno Chiesa, Salto, Testana e Vescina per un totale di 10,93 km2: tra le località, Molino Nuovo è la sede del Municipio, nel fondovalle del torrente. Spesso lungo i versanti risultano presenti frane, come in questi giorni di maltempo, con differenti stati di attività e tipologia. Il più delle volte si tratta di movimenti franosi attivi o quiescenti, ubicati in corrispondenza dei tagli stradali o di modifiche antropiche della naturale configurazione del versante: in alcuni casi si tratta di situazioni indotte da fenomeni naturali legati alla circolazione di acqua lungo il reticolo idrografico secondario.
Nella ‘Carta del Rischio e delle Criticità’ comunale sono individuate le principali zone soggette a criticità di questo tipo: in tali aree gli scenari possibili prevedono attivazione o riattivazione di movimenti franosi sia in caso di Allerta Arancione (associata a forti temporali) che di Allerta Rossa. Sebbene siano molte le aste fluviali presenti, si afferma che il rischio idraulico ad esse associato è medio con la presenza di criticità significative limitate alla zona di Molino Nuovo, dove sono presenti in aree esondabili edifici industriali. Rischio idraulico anche in località Rosaguta, dove sono presenti edifici residenziali. Il Comune non è inoltre dotato di sistemi propri automatizzati di monitoraggio dei parametri su eventi pluviometrici intensi, nè per quanto concerne situazioni di instabilità di versante e lesioni su fabbricati.
È di agosto, tuttavia, la buona notizia giunta dalla Regione, che ha stanziato circa 880mila euro al Comune di Avegno, per approntare opere di messa in sicurezza e consolidamento statico delle strade comunali. Degli oltre 265 milioni di euro del FSC-Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 destinati alla Liguria, per i quali il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il ministro degli Affari Europei e Politiche di coesione Raffaele Fitto e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti hanno firmato l’accordo lo scorso 22 settembre, oltre 42 sono per interventi infrastrutturali su strade e piste ciclabili. Tra questi, da Ponente a Levante figura anche Avegno.