di ALBERTO BRUZZONE
“L’obiettivo è terminare tutte le nomine e le assunzioni entro il prossimo 3 settembre, in modo da non avere nessuna cattedra scoperta per quando inizierà la scuola, il 15 settembre”. Se c’è ancora moltissima incertezza, a proposito di mascherine, distanziamento, sicurezza e green pass, per quanto riguarda il personale l’Ufficio Scolastico Regionale sta marciando “in anticipo rispetto agli altri anni e io sono molto ottimista”, afferma il direttore regionale, Ettore Acerra. Spetta a lui e al suo staff organizzare il terzo anno scolastico funestato dalla pandemia: “Su green pass e misure di protezione non posso ancora dire nulla – spiega – perché stiamo un po’ tutti aspettando l’esito delle interlocuzioni che sono in corso a livello nazionale tra Ministero della Pubblica Istruzione e organizzazioni sindacali. Mancano cioè le disposizioni di tipo applicativo a proposito del nuovo decreto legge: saranno quelle a dettare le norme generali di comportamento all’interno degli edifici scolastici. Per adesso siamo ancora privi di molti tasselli”.
Quello che invece non dovrebbe mancare è il personale: “Per quanto di competenza dell’Ufficio Scolastico della Liguria – prosegue Acerra – noi andiamo avanti seguendo il solco che abbiamo tracciato. Tutte le nomine degli insegnanti di ruolo sono state fatte e, a poco a poco, le stiamo pubblicando sul nostro sito ufficiale. Quindi, abbiamo dato corso alla seconda tornata della Graduatoria provinciale delle supplenze, pure qui con il traguardo fissato entro il 31 agosto per stabilire tutti gli incarichi di tipo annuale. Seguiranno infine le supplenze temporanee: vorrei chiudere tutte le partite entro il 3 settembre, in modo da arrivare al 15 con prospettive positive”.
Anche sul personale Ata si va avanti: “Abbiamo ottenuto l’autorizzazione alle assunzioni ed entro la fine di agosto saranno effettuate quelle per il personale di ruolo. Sono quindi in arrivo i finanziamenti per gli incarichi temporanei aggiuntivi: il Ministero ha stanziato circa 400 milioni di euro a livello nazionale, alla Liguria dovrebbero arrivare dieci milioni”.
Se i lavoratori della scuola, sia docenti sia dirigenti che personale Ata sono uno dei fronti più complessi, altrettanto da affrontare è il tema degli spazi, perché se verranno mantenuti i protocolli legati al distanziamento, molte scuole, esattamente come gli anni passati, dovranno cercarsi aule al di fuori dei contesti tradizionali. “Abbiamo ben presenti le principali criticità – dice Acerra – In occasione dell’ultimo tavolo prefettizio, l’Ufficio Scolastico Regionale ha prodotto e consegnato la rilevazione di tutti gli spazi di tutte le scuole, con le relative schede, che sono stati fatti grazie alla collaborazione dei singoli istituti. Questo dossier è in mano ai vari enti locali, che si sono presi l’impegno di collaborare con il mondo della scuola per reperire spazi adeguati alla didattica in presenza”. Secondo il direttore regionale, “il quadro è abbastanza favorevole per il primo ciclo, mentre ci sono dei nodi da risolvere sul secondo ciclo, specialmente a Genova. Non sono questioni di nostra stretta competenza, ma sappiamo che la Città Metropolitana è al lavoro per trovare le varie soluzioni”.
Proprio in Città Metropolitana, però, la situazione è assai complessa, perché, oltre alle richieste di aule aggiuntive, d’interventi di piccola edilizia, di ristrutturazioni vere e proprie e d’indicazioni precise dal Ministero della Pubblica Istruzione circa la ripresa delle lezioni al cento per cento in presenza, è arrivata una recente sentenza del Tar che, di fatto, blocca l’assegnazione dei servizi integrati per la manutenzione degli edifici di proprietà e/o disponibilità dell’amministrazione provinciale di Genova.
“Il vecchio contratto con la ditta Global Service – spiega Davide Nari, dirigente tecnico del Settore Edilizia – è scaduto alla fine di giugno 2021. Città Metropolitana ha regolarmente avviato la gara per riassegnare l’appalto, a partire dal 1° luglio. Ha vinto una ditta, ma la seconda classificata ha presentato ricorso e la sua richiesta è stata accolta dai giudici amministrativi. Ora, mentre la prima ditta appellerà la sentenza al Consiglio di Stato, i tempi si allungano”.
Ma l’ex Provincia non poteva certo rimanere con un blocco in essere, tanto più in un’estate come questa, con tutte le richieste da parte dei vari istituti di spazi ulteriori, oltre che di modifiche di spazi esistenti, per rispettare le varie norme legate al distanziamento e alla composizione delle classi, senza eccedere rispetto ai numeri massimi consentiti.
“La sentenza del Tar è stata un enorme problema. È una fase molto delicata – prosegue l’ingegner Davide Nari – Siamo stati costretti, in pratica, a spacchettare tutti i servizi, e a procedere ad affidi temporanei, di tre mesi in tre mesi. Era l’unica strada che ci era rimasta da percorrere”.
Questo ha rappresentato, per gli uffici, “un ulteriore carico di lavoro, anche dal punto di vista burocratico. Ci saranno degli inevitabili rallentamenti, circa gli interventi che ci sono stati richiesti. Non credo che riusciremo a completare tutto entro la metà di settembre, quando suonerà la prima campanella. È più facile che andremo avanti anche nelle settimane successive. L’aspetto positivo è che tutti i dirigenti scolastici hanno compreso la situazione e si sono dimostrati molto collaborativi”.
Nelle scorse settimane, Città Metropolitana ha informato i vari presidi dello scoglio creatosi, dal punto di vista della procedura: “Abbiamo suddiviso tutti gli appalti: chi si occupa di condizionamento, chi di riscaldamento, chi di impianti elettrici, chi di piccola edilizia, chi di ristrutturazioni. È chiaro che affidare tutto a una sola ditta è molto più semplice, anche perché poi è questa che ha il compito di gestire le varie commesse. Ma, al momento, non possiamo farci nulla”.
Davide Nari informa anche che, “proprio martedì, ci è giunta una circolare da parte del Ministero della Pubblica Istruzione dove viene indicato come la priorità assoluta, alla ripresa dell’anno scolastico, sia la didattica in presenza al cento per cento. Il distanziamento non è più obbligatorio, ma solo ‘raccomandato’, e, laddove non sia possibile, occorre comunque mantenere tutti gli altri dispositivi di protezione individuale, a cominciare dalle mascherine”.
Sulla richiesta di aule, il dirigente di Città Metropolitana spiega, a Chiavari, “è stato risolto il problema degli spazi per il liceo ‘Davigo’. Abbiamo creato quattro aule in più al ‘Luzzati’, siamo prossimi alla consegna dei lavori”.
Intanto, Città Metropolitana ha aderito al bando del Ministero della Pubblica Istruzione per la concessione di finanziamenti legati alla messa in sicurezza e all’adeguamento strutturale degli edifici scolastici: “La somma prevista – conclude Davide Nari – è di quattrocentomila euro: anche questi ci consentiranno di smaltire le ultime richieste pervenute, per quanto non riusciremo a stare nei tempi del calendario scolastico, con i problemi legati alla sentenza del Tar”. Di qui al 15 settembre, insomma, c’è ancora parecchia salita da fare.