di ROSA CAPPATO
Spuntano i primi cani bagnino del Golfo Paradiso. La cucciola l’ha scovata un consigliere comunale di Camogli, Claudio Pompei, che ha potuto conoscere, sulla spiaggia della ‘Rotonda’, Stefano Maggiolo con la sua bellissima Playa, un cane Terranova che da appena due settimane ha ricevuto il brevetto di cane da salvamento rilasciato da una società di Albenga (Savona), la Sics, ‘Scuola Italiana Cani Salvataggio’. Si tratta di una vera e propria novità per Camogli, ma anche per il Golfo Paradiso.
“Playa ha due anni e mezzo – racconta Maggiolo, titolare dei bagni, camogliese che da tempo aveva pensato ad affiancarsi un cane di questo tipo – avevo anche un Golden ma l’obiettivo era di lavorare insieme a un altro cane da salvamento. Per loro questo è un lavoro davvero e, nonostante la fatica, ci siamo riusciti. Lei grazie al suo brevetto è la mia compagna a tutti gli effetti”.
Stefano è il conduttore e questo inverno, insieme alla cagnolina partiva da Camogli e si recava sino ad Albissola, dove si trova uno dei centri di Sics che è una delle più grandi e antiche organizzazioni europee, dedita alla preparazione dei cani da salvataggio nautico e dei loro conduttori. È una associazione di volontariato di Protezione Civile senza scopo di lucro. I due raggiungevano il Ponente per frequentare le intense lezioni, anche di quattro ore. Il brevetto prevede per le Unità Cinofile Sics la possibilità di agire su tutte le spiagge italiane, in qualità di operatori di Protezione Civile. In 30 anni di attività queste unità hanno salvato la vita a centinaia di persone, rendendo l’associazione stimata e apprezzata da tutti gli organismi che si occupano di sicurezza in mare. L’associazione dispone di una squadra operativa di 300 Unità Cinofile dislocate su tutto il territorio nazionale, che lavorano in regime di volontariato in ambiti di Protezione Civile, in progetti di sicurezza balneare in molti Comuni e regioni, principalmente in affiancamento alla Guardia Costiera o ad altri enti impegnati nella sicurezza in acqua. Le razze principalmente utilizzate in questo campo sono il Terranova, il Labrador e il Golden Retriever: si tratta di cani con caratteristiche molto particolari, sia per ciò che riguarda le capacità natatorie, sia per l’indole particolarmente socievole, adatta al lavoro sulle spiagge. La preparazione viene svolta in uno dei 16 centri presenti in Italia e dura circa un anno per il livello base.
Playa e Stefano le prime lezioni le hanno svolte dapprima a terra, insieme, anche per via delle condizioni del mare in inverno e poi, dal mese di marzo si sono cimentati in mare, “per mettere in pratica ciò che si era imparato con tanto impegno sulla riva. All’inizio Playa era molto restia e aveva timore per me, poiché dapprima non concepiva queste attività come un lavoro, ma poi, dopo tanto allenamento ora nuota insieme a me. Abbiamo svolto insieme anche le prove di esame, che prevedono proprio di andare a prendere un figurante che finge di annegare. Per i salvataggi occorre essere in due: il cane più il conduttore. Questo anche per la sicurezza del cane, poiché spesso le persone che hanno necessità di aiuto, prese dal panico, rischiano di fare affogare il cane spingendolo inconsapevolmente sott’acqua ed è qui che subentra il suo compagno, io nel nostro caso. Spesso i cani da salvamento sono anche impiegati come traino e sono persino in grado di portare a riva i pattini con le persone a bordo”.
La filosofia dell’addestramento Sics usa esclusivamente metodi gentili e si basa sulla ricerca di una strettissima relazione tra il cane e il suo conduttore, i quali effettuano un addestramento completo, sia nell’obbedienza a terra che nel salvataggio in acqua, fino a diventare una coppia incredibilmente affiatata. Le Unità Cinofile Operative vengono addestrate ad operare in qualsiasi condizione meteo-marina e su ogni tipo di mezzo, dalla motovedetta, all’acqua-scooter, fino all’elicottero, dal quale possono anche lanciarsi direttamente in acqua per effettuare operazioni di salvataggio. Playa sta in postazione alla Rotonda di mattina, anche per via del caldo, ma resta lì fino a tre ore di seguito ed è la passione dei bambini. “È molto socievole e si lascia accarezzare senza problemi ma so che all’occorrenza è un valido aiuto e sono veramente felice di questo risultato perché era proprio questo il mio obiettivo”. La giovane terranova camoglina, tuttavia, non è la sola a ‘fare il bagnino’, perché a pochi chilometri distanza, nella città di Recco, ha già un collega Labrador, di nome Spugna, operativo all’occorrenza insieme al suo conduttore Stefano Bellotti, titolare del ‘Blackwave Surf School’, che ha frequentato la scuola di salvataggio di Albisola insieme a Maggiolo. Così il Golfo Paradiso può già definirsi e distinguersi per questa novità che, come anche auspicato da Pompei a Camogli, possa essere di esempio di ispirazione ad altri.