di DANILO SANGUINETI
I mutamenti della specie. È chiaro che l’Homo Sapiens Sapiens in questo albore di Terzo Millennio sta avendo, o gestendo, o subendo, una modifica profonda della sua struttura psicofisica. Cadono credenze consolidate, lo studio della fisiologia, i progressi della medicina, le invenzioni nei metodi di allenamento spostano in avanti oltre alle aspettative di vita anche i limiti entro i quali si possono effettuare alcune operazioni e svolgere determinate attività. Ecco che saltano fuori capacità impreviste e alle persone si concede la possibilità di affrontare imprese che si poco tempo fa erano ritenute possibili e superabili solo da coloro ancora in età verde o comunque non matura.
Se si parla di pesistica – nel senso più ampio di sollevare carichi notevoli e tali da poter competere in gare professionistiche – si pensava che il limite invalicabile fosse quello dei cinquant’anni e che dopo si potesse fare solo mantenimento oppure finire a fare i forzuti con i baffoni in qualche circo di periferia. Invece quanto è stato capace di ottenere il signor Ugolini, tre quarti di secolo sulle spalle, è impressionante: ha tirato su in tre alzate più di un quarto di tonnellata o 2 quintali e mezzo se preferite.
Sono arrivati la medaglia d’oro e un triplo record italiano per Sandro Ugolini allenato da Fabio Riccobaldi della Chiavari Powerlifting. Il forzuto che non conosce la pensione a settantacinque anni suonati ha sollevato 258 kg ai campionati italiani di Powerlifting, tenutisi sabato 28 ottobre al Palafipl di San Zenone al Lambro in provincia di Milano.
Infranti più che superati tutti i record esistenti. Ma non basta. Ciò che lascia a bocca aperta è che il “signore non più di mezza età” affrontava la sua prima gara ufficiale in assoluto. Ebbene, all’esordio ha subito ottenuto il primato italiano e il triplo record nazionale di squat (75 kg), panca piana (63 kg) e stacco da terra (120 kg), nella categoria Master IV – 66 kg di peso, per un totale di 258 chili sollevati.
“Sono molto fiero di Sandro – spiega Riccobaldi, che guida la palestra di via Aurelia 1A a Chiavari. Prima della pandemia Sandro si era avvicinato a questo sport nella palestra che dirigo. Con le restrizioni sanitarie ci siamo persi un poco di vista, ma sei mesi fa è rientrato ad allenarsi. Abbiamo subito realizzato un piano di lavoro che comprendeva fino a cinque allenamenti a settimana e una giusta alimentazione. In poco tempo ha perso sei chili e iniziato a sollevare carichi importanti”.
Per Riccobaldi – che ha fondato e dirige ‘La tana degli orsi e delle tigri’, come è soprannominata la sua palestra – quello di Ugolini è uno dei numerosi riconoscimenti ottenuti in questi anni, fra ori e record in tutte le categorie.
“L’oro dimostra che il giusto allenamento, in un ambiente sereno e professionale, consente a chi ha dedizione, passione e costanza, di ottenere risultati importante – prosegue Riccobaldi – Posso dire che Sandro è l’atleta ideale che ogni allenatore vorrebbe. Ora proseguiremo con gli allenamenti per raggiungere altri obiettivi. Qui però ci tengo a precisare che vittorie e record sono un bellissimo coronamento, il giusto riconoscimento per chi si impegna tanto, ma quello che conta è allenarsi con divertimento, passione e migliorare se stessi. Dopo arrivano i risultati”. Non c’è dubbio anche se rimane l’impressione che la genetica con il signor Ugolini sia stata particolarmente generosa: difficile per chiunque lo incontri credere alla sua carta di identità.