di ROSA CAPPATO
Attenzione alle donne e alla prevenzione. Questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale che prosegue un cammino già avviato in questa direzione. Si è iniziato la scorsa estate, con oltre 60 partecipanti delle due giornate dedicate alla prevenzione vascolare organizzate a Camogli, dall’Asl 3 e dal Comune, insieme con le farmacie e i medici di famiglia.
Si prosegue in occasione della ricorrenza che mette l’accento sui femminicidi. Il vicesindaco Lorenzo Ghisoli conferma la validità dell’iniziativa, che si enfatizza il prossimo 25 novembre: “Un successo, un’esperienza da ripetere per altre occasioni di prevenzione”. Era un doppio appuntamento, l’11 e il 25 giugno, con accesso diretto e gratuito, promosso nel segno della prevenzione, dal Sistema Sanitario di Regione Liguria: “Agli incontri e ai colloqui con gli esperti nelle due giornate organizzate dall’Asl 3 e dal Comune, – prosegue il vicesindaco – dedicate alla prevenzione vascolare, hanno partecipato più di 60 persone, che si sono sottoposte agli esami dedicati, come l’ecocolordoppler delle carotidi. Un numero davvero significativo, anche a detta del direttore del Distretto Sanitario 13 Levante, Pasquale Greco”.
Il Comune ha messo a disposizione la Sala Arancione, al piano terreno del Palazzo Municipale, dove si sono svolti alcuni incontri, consulenze e accertamenti medici, mentre altri sono stati ospitati a bordo dell’ambulatorio mobile. L’iniziativa è stata seguita personalmente dalla dottoressa Elisabetta Facchiano, consigliera comunale con incarichi a Politiche della famiglia, Pari opportunità e disabilità, che, con la sua presenza e in base all’esperienza maturata nel corso di una lunga carriera come medico, ha coadiuvato l’esecuzione degli esami. Gli esperti, i dottori Domenico Ermirio, responsabile Chirurgia vascolare Asl 3, Cristina Pallini, dirigente medico Chirurgia vascolare Asl 3, Marco Marchelli, infermiere responsabile gestione e organizzazione processi assistenziali Vulnologia e rete in wound care Asl 3, con la collega Deborah Cesura Granara, hanno approfondito le diverse tematiche della prevenzione, fornendo anche consigli utili sui comportamenti corretti da adottare.
“Il presidio rappresenta un servizio importante per il territorio e consente anche di snellire le liste di attesa – sottolinea Ghisoli -. Il bilancio finale, con una partecipazione così alta di cittadini, va letto in chiave estremamente positiva. Sulla scia dell’adesione e del riscontro ottenuto ci impegneremo, accanto all’Asl 3, per promuovere analoghe giornate nel segno della prevenzione”.
Prevenzione quale messaggio di speranza dunque, così, il Comune e l’Assessorato ai Servizi Sociali, insieme alle associazioni del territorio e con la collaborazione della Scuola, intende ora sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza di genere, uniti per informare e dire: ‘basta’. Martedì 25 novembre si celebra la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’, istituita dall’ONU nel 1999.
La data ricorda le sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, uccise il 25 novembre 1960 dal regime dittatoriale di Rafael Trujillo e segna l’inizio dei ‘16 giorni di attivismo contro la violenza di genere’. In molte città, questo giorno viene ricordato con iniziative forti, come l’installazione di panchine rosse, che simboleggiano le vittime e la lotta contro la violenza, esperienze già ben note e assai partecipate a Camogli. Il corposo e diversificato programma della giornata prevede visite senologiche gratuite con il progetto ‘Hope’, a bordo della clinica mobile posizionata in via XX Settembre, davanti al Palazzo Municipale, dotata di attrezzature strumentali all’avanguardia (prenotazioni da lunedì 17 a mezzogiorno sul sito www.eventihope.com): “La salute è, da sempre, al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale – aggiunge il vicesindaco – Le visite senologiche gratuite del progetto Hope rappresentano un servizio importante per la nostra comunità, così come è stato per le altre realizzate a Camogli per la prevenzione cardiologica e vascolare. Il nostro obiettivo è dare vita, in futuro, ad azioni analoghe per andare incontro alle esigenze dei cittadini e, in particolare, a chi ha difficoltà a spostarsi per visite e accertamenti medici. Non solo, quindi, la postazione mobile dove, al lunedì, davanti al Palazzo Comunale, in collaborazione con l’Asl 3, ci si può sottoporre al prelievo del sangue, ma anche uno sguardo alla prevenzione a 360 gradi, perché prevenzione significa speranza”.
Seguirà, alle 10, per gli 85 alunni della scuola primaria di secondo grado, la proiezione del cortometraggio a tema ‘Xena’, realizzato lo scorso anno scolastico, interpretato da un gruppo di allievi, prodotto dall’Istituto comprensivo di cui fa parte Camogli e finanziato dal Comune (regia e montaggio: Adel Oberto; fotografia: Alessandro De Nicola; soggetto: Francesco Riva). A seguire dialogo con Linda Fabbri, del Centro per non subire violenza da Udi ‘Martina Rossi’ di Recco, CAV inaugurato ufficialmente l’11 maggio 2022, intitolato a Martina, giovane ragazza morta nel tentativo di sfuggire a uno stupro. Sempre a Camogli, poi, giovedì 27, alle 15,30, al Centro di Aggregazione dell’Anziano (centro Provvidenza di Via Castagneto 1) si svolgerà la conferenza a cura di Maurizia Migliorini, docente universitaria di Critica Artistica, che approfondirà il tema ‘Contessa Lara Evelina Cattermole 1849-1896 – Un tragico femminicidio tra emancipazione, arte e riviste alla fine del XIX secolo’. La vicenda di questa ‘storica’ vittima è diventata famosa, in quanto la stessa protagonista era un volto assai noto e controverso, all’epoca. Evelina Cattermole nacque a Firenze il 26 ottobre 1849 dalle terze nozze di Guglielmo, eclettico personaggio di origini scozzesi, con la pianista Elisa Sandusch. Poliglotta grazie alle origini estere dei genitori, la piccola Evelina crebbe nell’ambiente cosmopolita delle comunità straniere a Firenze. Divenne nota come la Contessa Lara (suo pseudonimo), scrittrice, che fece scandalo nella provinciale Italia di metà Ottocento. Alcuni editori di Milano, Firenze e Roma, principali città dove visse e scrisse, cavalcarono spesso gli scandali che la circondavano. Sposata col tenente dei bersaglieri Francesco Eugenio Mancini nel 1871, si innamorò del giovane veneziano Giuseppe Bennati Bylon. Scoperto in flagrante l’adulterio, il marito uccise l’amante a duello e chiuse il matrimonio col divorzio. Contessa Lara si rifugiò dalla nonna a Firenze e, negli anni Ottanta, scrittrice affermata, iniziò una relazione col poeta Giovanni Alfredo Cesareo. Dopo una decina d’anni, però, la storia finì e si unì allo squattrinato pittore Giuseppe Pierantoni, allora venticinquenne. Manesco e geloso, Pierantoni durante un litigio, la mattina del 30 novembre 1896, uccise la scrittrice con un colpo di revolver, arma che la stessa vittima si era fatta regalare proprio per difendersi dall’amante. Come molte delle sue eroine Contessa Lara morì violentemente. Tutta la cittadinanza e’ invitata a partecipare e aderire a queste significative giornate.