di ALESSANDRA FONTANA
“Hai mai pensato che la depressione e l’ansia potessero avere anche un lato comico? Questa autobiografia trasforma momenti difficili in episodi ironici e spassosi. Sincera, divertente e sorprendentemente leggera: una lettura che fa sorridere anche nei giorni no”.
Questo è il messaggio di “Io l’ansia e altri guai” di Carla Berneanu, vorace lettrice e ora anche scrittrice, romena di nascita, tigullina di adozione. “L’ansia è come una giornata d’estate senza sole: caldo appiccicoso, umidità al 98%, e tu che boccheggi senza capire se sei viva o solo cotta a vapore. La depressione? Un ciclone africano che ti scioglie i pensieri, ti incolla al pavimento e ti convince che lavarsi sia un’idea troppo ambiziosa. Questo libro non contiene fiori di Bach, yoga al tramonto, né ricette vegane per curare l’anima. Non c’è nemmeno una morale. C’è solo una persona qualunque (io), che nei giorni buoni bullizza l’ansia. E nei giorni no… si fa bullizzare con un certo stile”, si legge nel romanzo.
Berneanu ha sempre avuto la passione per la lettura, (quasi) ogni momento libero è dedicato alla lettura e nessuna attesa è vana se ha un libro con sé. L’idea di scrivere, allo stesso modo, è nata come un’esigenza: “Mi sono buttata. Ho sempre scritto post su Facebook ironici, raccontando la vita quotidiana, le faccende che riguardano i bambini… e in effetti mi dicevano perché non scrivi un libro? E penso si aspettassero qualcosa di comico. Ma io volevo parlare anche di altro, in privato ho parlato con tantissime donne che soffrono di ansia e mi chiedevano come avevo fatto a superarla. Io non l’ho superata, la racconto per combatterla e perché so che ci sono altre persone nella mia situazione”.
E proprio con questo spirito è nato il libro: condivisione e supporto, poter raggiungere chiunque soffra e poter dire: “Non sei sola”. I primi tempi Berneanu si vergognava del proprio malessere: “Non ne sapevo molto, per me l’ansia era qualcosa che arrivava prima di un esame e se ne andava. Invece ho sperimentato l’ansia vera dovuta al burnout”. Il primo attacco di panico subito in Puglia e poi la diagnosi, il percorso psicologico e la consapevolezza che la depressione e in generale le difficoltà temporanee e non solo, non sono sinonimo di pazzia: “Non è una cosa che si sceglie, succede a persone particolarmente sensibili”.
Da lì la forza di riderci su e di voler aiutare altre persone in difficoltà. La prima presentazione è avvenuta nella biblioteca di Breccanecca: “Mi sentivo a casa, lì vicino ho battezzato mio figlio, partecipato a compleanni, mio marito andava a scuola lì… è un posto che sento vicino a me”. Prossimo appuntamento sabato 25 a Lavagna presso il negozio ‘Il gatto’ a partire dalle ore 17 per un firmacopie. Ma l’instancabile Carla ha già la testa su altri progetti: “Sto scrivendo un’altra storia…” e questo sarà solo l’inizio.
