di ANTONINO DI BELLA *
Questi giorni d’autunno inducono a riflessioni e a ricordi. La mia memoria torna agli inizi degli anni settanta quando, bambino, assistetti all’inizio di una “rivoluzione di libertà”.
Questo racconto prende forma ai primi di luglio del 1974 quando sulle pagine dei quotidiani apparve una notizia che in poco tempo si dimostrerà dirompente. Una sentenza della Corte Costituzionale accolse infatti il ricorso di Peppo Sacchi fondatore di TeleBiella, nata due anni prima, il che permetterà a questa tv via cavo di trasmettere liberamente seppur a livello locale. Prima di questa data le poche emittenti che esistevano già, seppur a livello sperimentale, erano considerate fuorilegge.
All’epoca l’alternativa ai soli due canali della Rai, rigorosamente in bianco e nero, era la mitica Tv Svizzera a colori che solo alcuni fortunati ricevevano. Ma anche nel Tigullio qualcosa si era già mosso. Nel 1973 infatti in occasione del 1º Convegno delle tv via cavo svoltosi a Biella e in seguito all’Assemblea degli Editori TV Cavo di Venezia furono presenti i delegati di TeleChiavari, TeleRapallo e TeleCamogli-GolfoParadiso. Quindi appena arrivò la sentenza del 9 luglio 74 furono effettuate a Chiavari alcune interviste che vennero riproposte sul lungomare la sera della domenica successiva. Davanti ai televisori si accalcarono incuriosite centinaia di persone e TeleChiavari si presentò alla città!
Vista la positiva accoglienza non si volle perdere tempo, bisognava quindi trovare gli spazi necessari. La scelta ricadde nella sede che ospitava il Circolo Eraclea, di fronte all’allora sezione del P.C.I. in Via Costaguta. Tra i componenti del sodalizio c’era il maestro Nicola Bradascio che mettendo a disposizione quello spazio si aggiunse ai fondatori di questa nuova tv libera. E a proposito di novità, e libertà, chissà quanti ancora ricordano che a poche centinaia di metri in linea d’aria, e precisamente in Piazza Paolo Costa, c’era un’altra componente della famiglia Bradascio, Lella, futura professoressa (purtroppo scomparsa prematuramente) che assieme agli amici Sabina, Antonio, Getto, e poi Manuela, Metella e altri progettavano in quegli anni attraverso “Il Gruppo” un futuro più consono e opportunità concrete per i giovani della città.
Proprio alcuni di loro decenni dopo hanno contribuito al nascere di varie iniziative tra le quali Wiscout, il Premio Mimmo Angeli e la tre giorni del “ZueniFestival”! Ma ora voglio ritornare all’autunno del 1974 quando quel gruppo di amici, alcuni appassionati, come Adriano Fornasari, Giuliano Bovio, il lavagnese Attilio Costaguta e altri giovani chiavaresi collaborarono alla nascita della prima e unica tv via cavo di Chiavari.
A loro si aggiunse un volto cittadino conosciuto per la sua simpatia, anche musicale, Giuliano Vignolo, futuro giornalista. All’epoca tutti si adoperavano come tecnici, o dietro alla telecamera o ancora presentatori ma soprattutto “estensori di cavi coassiali” tramite scale e soluzioni spesso di fortuna collegando la zona centrale della città grazie al benevolo permesso del sindaco Luigi Gatti.
In breve tempo nel perimetro compreso tra Piazza N.S. dell’Orto, Corso Garibaldi, il Caruggio Dritto e vie limitrofe apparvero nelle vetrine di alcuni negozi televisori che venivano accesi in via sperimentale il giovedì tra le 17,30 e le 20. Soprattutto in Caruggio il numero elevato di persone, e curiosi, che aspettavano di vedere le immagini della nuova tv era tale da bloccare il traffico delle auto che all’epoca lì transitavano.
Le immagini spiccavano soprattutto dalle vetrine di Elio Rossi (che in seguito condurrà su Entella Tv la trasmissione Vitta do Castello), dal negozio di abbigliamento Zunino e della Pellicceria Milano ma pure dalla vetrina di Sivori Viaggi e nella sovrastante allora sede del Secolo XIX oltre che in Corso Garibaldi da Foto Mariuccia. L’autunno portò nuovi programmi, uno musicale, il Musichiavari, ideato proprio da Giuliano, interviste a personaggi famosi come gli artisti e i cantanti che si esibivano nel vicino Teatro Cantero; e poi il Videogiornale dedicato alle domande e alle opinioni dei cittadini. Ci fu anche spazio per un’intervista al più piccolo del gruppo il cui titolo era “come si diventa mascotte”.
Purtroppo TeleChiavari terminò la sua corsa la mattina di Natale del 1974 quando attraverso una diretta tutto lo staff, fondatori e volontari, fece ai chiavaresi gli auguri per un buon inizio d’anno. Per problemi tecnici e burocratici dovuti alla gestione l’avventura finì quel giorno ma la strada era ormai tracciata!
L’anno successivo nacquero anche a Chiavari le radio libere. Questo nuovo mezzo diede ai giovani un’ulteriore opportunità di farsi conoscere attraverso la musica preferita. Le voci dei nuovi dj si ascoltarono sulle frequenze in FM di RadioChiavariUno (diventata poi RadioPortofino), RadioChiavariInternational, RadioTigullio2000, RadioStereoExpert96.
Quest’ultima, con sede nella zona est presso i frati di S. Antonio, ebbe apparecchiature all’avanguardia grazie al “patron” Alerano Ginocchio proprietario di uno storico negozio di elettrodomestici e musica. Da questa emittente radiofonica partirono anche le “prove tecniche” di una nuova realtà televisiva tramite una telecamera che riprendeva lo speaker di turno. Vista la possibilità di trasmettere “via etere”, di essere cioè ricevibile con una normale antenna, nella stessa sede nacque nel 1976 TeleRadioChiavari (TRC) e una delle prime produzioni televisive fu la riproposizione della messa domenicale che si celebrava nella chiesa attigua agli studi! Successivamente TRC si trasferì sull’altra sponda del fiume Entella, a Lavagna, ampliando i propri studi e creando nuove trasmissioni sportive e giornalistiche, come l’Edicola o Reporter, in genovese o musicali con l’accompagnamento di Raimondo, non facendosi però mancare la presenza di politici anche di livello nazionale.
Tra i molti collaboratori si evidenzia il sempre presente Giuliano Vignolo e altri due “Giuliano”, Fogola, futuro conduttore di talk e il giornalista Ravera. Assieme a loro risalta la qualificata presenza di Tito Mangiante che, unico tra i cameramen del Tigullio di quel tempo, aveva frequentato a Roma una importante scuola di fotografia. L’entrata in società del chiavarese rag. Vittorio Chiesa aumentò la disponibilità economica e con essa l’investimento in nuove attrezzature portando TRC oltre i confini regionali tanto da far trasformare il nome in 2RiviereTv aggiungendo in seguito “Cote d’Azur” quando il segnale arrivò fino alla Costa Azzurra e al Principato di Monaco. A metà degli anni ottanta Tito Mangiante e l’amico Giuliano Vignolo fonderanno il CTR (Centro Televisivo Regionale) nato con l’idea di produrre servizi e programmi per altre emittenti.
Nel frattempo da Lavagna il re dei ripetitori Paolo “Paolino” Pinat (morto anch’esso prematuramente nel 1994) sempre alle prese con la sua passione, l’alta frequenza, nel 1986 tirò fuori dal cilindro una nuova creazione, cioè Entella Tv, ancora oggi gestita dalla famiglia Mosot-Pinat. Tra la collaborazione di questa emittente con la coppia Vignolo – Mangiante vide la luce il Videogiornale del CTR che informò su tutto quello che accadeva nel Tigullio attraverso immagini, interviste e reportage.
In studio oltre a Vignolo anche Marina Ravera già voce di RadioPortofino. Ritroveremo questo trio anni dopo su TeleGolfo-Chiavari. Attualmente Entella TV occupa uno spazio importante nel panorama televisivo del Tigullio avendo prodotto in tanti anni (l’anno prossimo sarà festeggiato il 40°) trasmissioni d’intrattenimento e sportive, giornalistiche e “dirette” tra le quali il Carnevale Chiavarese e la Torta dei Fieschi.
Anche il resto del Tigullio fu protagonista della storia delle tv libere. A Portofino nello storico Teatrino voluto da Giorgio Strehler, dall’idea di Roberto Pecchinino e di Cesare Lanza nacque TelePortofino. A Rapallo nel 1973 le sale dello storico castello sul mare furono la sede di TeleRapallo fondata tra gli altri da Adriano Paglialunga, Gino Peccerillo e il giornalista Mario Bitonte.
Nella stessa realtà Ruentina vide la luce alla fine degli anni 80 anche Stv. Nel 1990 nasce invece a Chiavari TeleRadioPace, emittente diocesana, che ha esteso ultimamente il suo segnale a tutta la regione coprendo con i suoi programmi e la capillare informazione ogni evento ligure. Sono passati molti decenni da quei lontani anni ‘70 colmi di novità, conquiste e cambiamenti sociali ma percorrendo il Caruggio Dritto ricordo tuttora le belle vetrine dei negozi storici di Chiavari e mi sembra anche di scorgere un vecchio televisore con le sue immagini in bianco e nero… che anni e che esperienze di libertà!
(* storico e cultore di tradizioni locali, già delegato sindacale di Hi-Lex)