di ROSA CAPPATO
Mantenere il benessere dei Capitani di coperta e di macchina. In questo si impegna la Società Capitani e Macchinisti Navali Camogli che ha appena dato vita ad un’iniziativa: la creazione di un Ufficio Relazioni Istituzionali Roma, URIR, con il quale la Società Capitani perseguirà l’obiettivo di soddisfare gli scopi statutari, in particolare: ‘Il miglioramento morale, economico della classe degli Ufficiali di Coperta e Macchina della Marina Mercantile e di altro personale navigante’.
L’iniziativa rappresenta un significativo atto di continuità e consolidamento del sodalizio nel campo professionale marittimo. Il primo impegno del neonato ufficio sarà presentare alle istituzioni competenti le proprie finalità e attività. La rappresentanza è affidata al socio Contrammiraglio e Capitano di Lungo Corso Giovanni Galatolo, esperto in prevenzione di atti illeciti internazionali lato mare contro navi e impianti portuali, socio stimato e scrittore, che lo scorso aprile, al Civico Museo Marinaro ‘Gio Bono Ferrari’, di Camogli ha presentato il suo libro ‘Nettuno non poteva ignorare’.
Il Contrammiraglio ha offerto come sede il proprio ufficio nella capitale, oggi a disposizione per questa iniziativa promettente che rappresenterà i colleghi e soci a Roma. “Cerchiamo soluzioni con spirito propositivo – afferma il presidente della Società Massimiliano Gazzale pilota del porto di Genova, che lo scorso anno, in occasione dei 120 anni dalla fondazione della storica società camoglina, ha ricevuto una targa da parte del sindaco della città Giovanni Anelli in cui si esprime gratitudine per tutti questi anni di presenza al borgo, vissuti con orgoglio a difesa del ricordo della sua tradizione marinara -; l’iniziativa è a conoscenza e condivisa anche da USCLAC-UNCDIM-SMACD, il cui presidente è membro del Direttivo della Società Capitani e Macchinisti, sono escluse pertanto sovrapposizioni di ogni tipo, possiamo dar ‘man forte’, casomai”.
L’associazione con questa iniziativa intende portare avanti la mission culturale e tradizionale per cui è nata. Fondata il 19 Novembre 1904, la Società Capitani e Macchinisti Navali, proprio a conclusione della grande epopea della vela che ha dato a Camogli tanto lustro, veniva travolta dall’avvento della meccanizzazione e la figura di Armatore e Capitano, fino ad allora spesso coincidenti, sono diventate presto figure ben distinte con prerogative, interessi e tutele specifiche emerse inevitabilmente.
L’intento dei soci fondatori fu quello di creare un’associazione che potesse difendere nel tempo i loro interessi e i loro diritti, oltre a mantenere alta la professionalità, per la salvaguardia della dignità e dell’orgoglio di appartenere a una categoria di uomini sì diversi, ma comunque determinati nel progresso sociale, economico e civile del Paese. Le iniziative che tutt’oggi mette in atto questa storica realtà riguardano i molteplici aspetti del mondo marittimo, non solo camogliese. Tra queste: l’organizzazione di conferenze ad alto livello tecnico e culturale, la presentazione di testi riguardanti la dialettica marittima, le partecipazioni a convegni nazionali ed internazionali di interesse marinaro, le collaborazioni con gli Istituti Nautici e i Musei Navali.
“Sentiamo il dovere di portare avanti istanze e progettualità di questo genere – prosegue il presidente – i soci che la Società può esprimere, diplomati al Nautico di Camogli in questi 150 anni di Storia, che ricorrono proprio quest’anno, non sono limitate agli ufficiali di coperta e macchina, spaziano a tutto l’ambito dello shipping, e escludendo la parte armatoriale, da Statuto, abbiamo quindi la possibilità di un punto vista privilegiato utile a fotografare lo stato degli ufficiali imbarcati e a raccogliere istanze e problematiche da mettere a fuoco. Sono veramente tanti i nostri soci che danno lustro allo shipping, menzionarne alcuni non rende giustizia agli altri, ricordo solo il Comandante ‘Pro’ Schiaffino, anche direttore per 15 anni del Museo Marinaro, presieduto attualmente dal CDM Furio Tabacco, il socio presidente emerito CLC Bruno Sacella, cui mi riferisco per consigli e suggerimenti, già direttore del Museo Marinaro, capo esercizio flotta della Tirrenia dei tempi d’oro, grande conoscitore dell politica dello shipping in Italia e non solo, e il mio predecessore CDM Giovanni Camozzi, rettore della Società per oltre 14 anni, fonte inesauribile di informazioni”.
A Camogli sino ad oggi anche le iniziative della Società hanno avuto come punti di riferimento costanti, tutte riportate sul sito web ufficiale: le borse di studio del Cap. L. Risso, la commemorazione del Monumento al Navigante, il cinquantenario dei Diplomati Nautici, i corsi per salvaguardare il Dialetto Genovese; la mostra delle Navi Bianche del 2005 e quella dell’Andrea Doria del 2006, la richiesta di denominazione toponomastica di un sito in Camogli a favore di Ido Battistone, indimenticato nocchiere del ‘Dragun’.
“Con l’ulteriore prezioso apporto dell’Ammiraglio Galatolo, – chiude Gazzale – ci proponiamo quindi di raccogliere e diffondere informazioni e problematiche presentate dai nostri soci naviganti e non solo, e proporre aperture di tavoli di confronto, certi che l’interesse comune sia quello di trattare eventuali colli di bottiglia per lo sviluppo e il prosieguo proficuo delle carriere dei Capitani e Macchinisti Navali”. L’URIRC può essere contattato a: URIRC – Via Silvio D’Amico n. 40 – 00145 – Roma mail: urir@scmncamogli.org; sito web: www.scmncamogli.org; profilo Facebook: Capitani Camogli; tel: 06 45259700 – 393 3269294; Sede Via XX settembre 31 – 16032 Camogli.