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Giovedì 4 dicembre 2025 - Numero 403

Viaggio negli entroterra – La Regione Liguria stanzia nove milioni di euro per evitare lo spopolamento e promuovere lo sviluppo sostenibile

L’obiettivo è quello di garantire servizi, lavoro e presenza attiva, rendendo le aree interne una scelta di vita sostenibile
Anche il Tigullio è destinatario dei contributi regionali per le aree interne
Anche il Tigullio è destinatario dei contributi regionali per le aree interne
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(r.p.l.) Ossigeno e finanziamenti per non far morire l’entroterra. Nei giorni scorsi, la Giunta Regionale ha approvato gli indirizzi attuativi per l’avvio delle misure sperimentali previste dalla legge regionale 6/2025, destinate a sostenere e rilanciare le attività economiche nei comuni dell’entroterra ligure. La dotazione è di oltre nove milioni di euro, in attuazione delle politiche di contrasto allo spopolamento e di promozione dello sviluppo sostenibile nelle aree interne regionali.

“L’entroterra è parte vitale della nostra regione e crediamo che vada sostenuto con azioni concrete, capaci di generare nuove opportunità economiche e sociali – dichiarano il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana – Con queste nuove misure sperimentali vogliamo dare forza a chi sceglie di investire, lavorare e restare nei piccoli comuni, sostenendo chi avvia un’attività o chi, già attivo, affronta ogni giorno le sfide legate alla gestione di un’impresa. L’obiettivo è quello di garantire servizi, lavoro e presenza attiva, rendendo le nostre aree interne una scelta di vita sostenibile”.

Le misure approvate intervengono in due direzioni complementari. La prima è rivolta a nuove attività economiche – nei settori del commercio, dell’artigianato, della ristorazione e delle cooperative di comunità che fanno attività di impresa – che intendano insediarsi nei comuni non costieri con popolazione non superiore ai 2.500 abitanti. Il contributo previsto, fino a 300 euro mensili per cinque anni, è destinato a coprire le spese di affitto e altri costi di gestione legati all’insediamento in locali sfitti con vetrine e accesso diretto su strade o spazi pubblici. Le domande potranno essere presentate dal 2 ottobre al 31 dicembre 2025 attraverso la Camera di Commercio di Genova.

La seconda misura è destinata al sostegno della liquidità delle microimprese già attive nei comparti dell’artigianato, del commercio, dei servizi di ristorazione e delle cooperative di comunità che fanno attività di impresa localizzate in comuni non costieri con popolazione non superiore ai 5.000 abitanti. Il contributo, una tantum, potrà arrivare fino a 3.600 euro, a fronte di spese di gestione come canoni di locazione, utenze e tributi locali. Le domande potranno essere presentate attraverso il sistema Bandi Online di Filse a partire dal 2 ottobre e fino al 31 ottobre 2025.

“Con questo provvedimento Regione Liguria dà piena attuazione a quanto previsto dalla legge regionale approvata ad aprile, che aveva già segnato un cambio di passo nel modo di intendere lo sviluppo dell’entroterra: non più interventi frammentati, ma una strategia coordinata e organica, capace di unire risorse, strumenti e competenze in un’azione di sistema – concludono Bucci e Piana – Vogliamo che aprire o mantenere un’attività economica in un comune dell’entroterra non sia più un atto di resistenza individuale, ma una scelta sostenuta e accompagnata dalle istituzioni”. 

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