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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Tunnel della Fontanabuona mai così vicino: primi cantieri previsti all’inizio del 2026, i lavori dureranno sei anni

L’assessore regionale Giampedrone: “Una volta realizzato il tunnel, la sua funzionalità sarà certamente molto più elevata rispetto al suo valore economico”
Un render del progetto del Tunnel della Fontanabuona, opera attesa da moltissimi anni
Un render del progetto del Tunnel della Fontanabuona, opera attesa da moltissimi anni
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di ALBERTO BRUZZONE

Il Tunnel della Fontanabuona, ovvero l’opera infrastrutturale più attesa nel Levante genovese da mezzo secolo, muove un altro passo importante in avanti e siamo sempre più vicini alla cantierizzazione. Sembrava impossibile, invece la determinazione e l’impegno del territorio non sono mai mancati e il risultato è veramente a portata di mano.

A confermarlo, nei giorni scorsi a Chiavari – ospite del Forum Giannini organizzato dal Comune – è stato l’assessore regionale alle InfrastruttureGiacomo Giampedrone: “Credo che il 2025 sarà l’anno in cui si concluderà l’iter autorizzativo, dopo l’esito positivo della Valutazione di Impatto ambientale nazionale poche settimane fa. Traguardiamo nei primi mesi del 2026 l’avvio del cantiere del primo lotto per avere il Tunnel della Fontanabuona operativo fra il 2031 e il 2032”. 

Giampedrone è intervenuto all’Economic Forum Giannini di Chiavari nell’ambito del dibattito su ‘La sfida delle infrastrutture per dare valore alla costa e alle vallate dell’entroterra’. “Quello che è accaduto nei giorni scorsi con l’incidente in A12 che ha paralizzato la viabilità nel Tigullio, in un tratto interessato da un cantiere che verrà smontato tra pochi giorni per tutto il periodo delle festività fino al 5 maggio – ha proseguito l’assessore regionale – ha reso plasticamente l’urgenza di puntare a una ‘ridondanza’ di infrastrutture per garantire alternative di collegamento tra entroterra e costa in una regione come la nostra che vive una carenza molto forte di nuove opere. In questo quadro è fondamentale che tutte le istituzioni sostengano la manutenzione ordinaria e straordinaria della nostra rete autostradale, che in pochi anni, dal 2019 ad oggi, è al centro di un piano straordinario per recuperare un gap di mancati interventi nei venti o trent’anni precedenti. Questo va fatto cercando di mitigare i disagi per tutelare anche le esigenze di cittadini e imprese, attraverso quel tavolo tecnico di confronto attivato dal 2019 da Regione Liguria e ministero con le concessionarie”.

Per quanto riguarda il Tunnel della Fontanabuona, “si tratta di un’opera di cui si parla da almeno cinquant’anni – ha ricordato l’assessore alle Infrastrutture – che ha avuto una gestazione lunghissima legata anche ai costi di realizzazione. C’è stato un dibattito infinito anche sotto il profilo politico ma oggi siamo finalmente a un punto di non ritorno. Certamente oggi la Val Fontanabuona è un’area molto attrattiva dal punto di vista imprenditoriale e commerciale, vicina ad una costa in costante sviluppo anche turistico: una volta realizzato il tunnel, la sua funzionalità sarà certamente molto più elevata rispetto al suo valore economico”.

Ecco allora che si possono contare le settimane che mancano all’avvio dei lavori, dopo che è arrivata la positiva Valutazione di Impatto ambientale. Si tratta di un’opera da circa trecento milioni di euro con un nuovo svincolo sull’autostrada A12, una rampa lunga 5,6 chilometri e la realizzazione di due gallerie per collegare la costa del Tigullio con il suo entroterra, a Moconesi.

“È certamente una svolta epocale per questo territorio: dopo almeno cinquant’anni di attesa, traguardiamo finalmente l’avvio dei lavori – dichiara il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci – Si tratta un’opera strategica per la Val Fontanabuona e per tutto il Tigullio, un’area densamente abitata, meta turistica di pregio che ha bisogno di un entroterra agevolmente raggiungibile. Il Tunnel farà circolare più rapidamente merci e persone, creando le condizioni per nuovi investimenti industriali e renderà questi luoghi più competitivi dal punto di vista della logistica e del turismo, con benefici enormi anche per il distretto artigianale e per la capacità di questo territorio di attrarre nuove attività produttive e ampliare le comunità già presenti”.

L’assessore Giampedrone ricorda il ruolo decisivo svolto dalla Regione sotto il profilo sia di partecipazione al procedimento di Via sia normativo per traguardare il risultato positivo: “L’anno scorso abbiamo approvato la legge sul Piano Regionale Integrato della Mobilitàdelle Infrastrutture e dei Trasporti (Priimt) con un elenco di opere definite strategiche tra cui il collegamento della Fontanabuona con la A12. In quella norma abbiamo stabilito che queste opere possono procedere nel loro iter anche scavalcando gli strumenti urbanistici comunali. Nel caso del Tunnel della Fontanabuona, questo è stato un passaggio fondamentale, perché in allora il Puc di Rapallo non lo prevedeva con la conseguente paralisi dell’iter di Via e il rischio concreto di bloccarne la realizzazione”.

Il tunnel della Valfontanabuona fa parte dell’Accordo di ristoro sottoscritto il 14 ottobre 2021 tra Regione Liguria, Comune di Genova, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Autostrade per l’Italia e il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, con l’impegno di Aspi per circa un miliardo e mezzo di euro complessivi, sia per i risarcimenti dovuti sia per la realizzazione di una serie di opere, tra cui il collegamento dell’autostrada A12 con la Val Fontanabuona.

Anche il presidente della Camera di Commercio di GenovaLuigi Attanasio, si è espresso favorevolmente, proprio sulle pagine di ‘Piazza Levante’: “Il tunnel può e deve diventare davvero un volano di crescita e sviluppo per la valle, sfatando il falso mito della grande opera troppo costosa. Dobbiamo credere tutti in questa infrastruttura, dimostrando a chi era scettico che questa è stata la scelta giusta. E non si devono nemmeno dimenticare le altre infrastrutture stradali del territorio. Per garantire il futuro della valle, dobbiamo dotarla di infrastrutture moderne, razionali ed efficienti. Non solo: dobbiamo assoggettarle ad un piano di manutenzioni costante, rigoroso ed il meno impattante possibile per i nostri residenti e le nostre imprese. La recente vicenda della chiusura del Tunnel Bargagli Ferriere, fortunatamente risolta, ne è la dimostrazione. Le stesse considerazioni valgono ovviamente per tutte le autostrade liguri. La grande ripresa del turismo ligure ed in particolare del Tigullio (e indirettamente della Val Fontanabuona) nella fase post-Covid è messa seriamente in pericolo dalle continue cantierizzazioni programmate per ancora parecchi anni sulle nostre autostrade, con ricorrenti congestioni e blocchi del traffico. La Liguria non può più essere isolata, per il bene dei suoi cittadini e di tutti coloro, italiani e stranieri, che desiderano trascorrere una vacanza nel nostro bellissimo territorio”. 

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