di ALESSANDRA FONTANA
Si chiama In Rete per il Tigullio ed è il nuovo progetto che coinvolge in prima persona i cittadini delle vallate per promuovere il turismo nell’entroterra. A parlare di questa idea nata dalle associazioni Pietre Parlanti e Dynamoscopio è il vice presidente del Consorzio Valli del Parco, Stefano Linguanotto: “Questa iniziativa è aperta a tutti – sottolinea Linguanotto – associazioni e privati cittadini. Gli obiettivi sono principalmente legati al turismo. Un turismo che sale verticalmente dalla costa all’interno collegando le diverse aree”.
Tra gli scopi anche l’aggregazione e il turismo sostenibile con una particolare attenzione alla cura dei sentieri. Il progetto è davvero aperto a tutti: “Hanno aderito enti pubblici, associazioni, privati cittadini come le guide turistiche”. Nessun uomo è un’isola e l’entroterra dovrà impararlo molto in fretta.
“Abbiamo già fatto diversi incontri e abbiamo capito che l’interesse c’è. L’incontro tra le persone può favorire l’organizzazione di eventi e iniziative. Questo è ancora un livello embrionale ma la motivazione e i temi comuni ci sono. Lo scopo è valorizzare quello che abbiamo, non si tratta di un turismo di massa ma sicuramente possiamo offrire esperienze di qualità legate al benessere, alle sensazioni che dà trovarsi fuori dai centri trafficati per esempio”.
Sono diverse le adesioni raccolte all’inizio dell’anno, hanno sposato il progetto le associazioni Pietre Parlanti, Bricchi de mâ, Scarpinate, Prime Time Viaggi, Consorzio della Quarantina, Il Mulino Di Ra Pria, PortofinoTrek, Valcanonica, Terra Verde Tigullio, Fiab Tigullio Vivinbici, Nassa – Progetto Rapallo, Sentieri a Levante, Associazione Terreoltre, LabTer Tigullio, Palazzo Fascie Rossi, Pro Loco S. Colombano Certenoli-Valfontanabuona, Casa Canata, Biblioteca L’OrMa, Associazione Valle Viva, Ligurian Roots, Cooperativa Agricola Lavagnina, CAI Sezione Rapallo, Naturewalkingyoga, Agriturismo Monte Pu’, Dynamoscopio, Jeco Guides, oltre ai Comuni di Cogorno, Ne, Carasco, Lavagna, Borzonasca, Santo Stefano d’Aveto e appunto i privati cittadini che hanno spirito di iniziativa e voglia di mettersi in gioco.