di DANILO SANGUINETI
Per i più grandicelli la sigla aziendale riconduce ad uno spot radiofonico caratterizzato da un jingle che nel Tigullio divenne mito: “MDM…mobili per sempre!”. Una campagna pubblicitaria martellante, che fece diventare l’acronimo Mario Debenedetti Mobili qualcosa di conosciuto ed apprezzato anche da chi di mobili e di arredamento se ne intendeva poco o nulla. Molto truciolo è passato sotto le pialle da quella campagna pubblicitaria, però. Si potrebbe dire che nel giro di qualche decennio ci sia stata una mutazione epocale. L’orizzonte ottico nel mondo dei mobilifici è stato ribaltato dall’intervento di player internazionali dotati di mezzi inimmaginabili per le realtà locali. Ikea, tanto per fare il nome che tutti hanno in mente.
MDM a San Salvatore di Cogorno ha difeso la posizione, anzi l’ha migliorata, ricorrendo a quel mix di semplicità familiare e di serietà che da queste parti ha sempre una sua valenza. Ha conservato un rapporto di fiducia con i suoi clienti, un radicamento territoriale a prova di globalizzazione selvaggia.
E l’aver conservato quell’aria di negozio dietro l’angolo, di bottega del mobile, persino il simpatico logo con un “Simil Toscanini” pronto a dirigere una sinfonia con sparachiodi e raspe invece che archi e ottoni, ha costituito un faro per il consumatore perso in un mare di offerte ai confini del piratesco. Anche qui il pensiero corre a campagne sui media vecchi e nuovi, costruite su prezzi tra l’aggressivo e l’out of the market”, sostenute da testimonial sempre più improbabili. Si entra invece nello showroom di via XXV Aprile a San Salvatore di Cogorno tranquilli e rassicurati perché un negozio di mobili di fiducia è come un faro di qualità e servizio nella comunità.
Sono le linee guida che la “scopa nuova” ci tiene a ribadire. Linee ben presenti a Luca Pizzinat, fin dal primo giorno, nel 2020, del suo insediamento nella stanza dei bottoni (anche se nel caso sarebbe più giusta chiamarla del “bulloni”). Debenedetti di terza generazione, nipote di Massimo, a sua volta figlio di Mario, fondatore della società. “Non c’erano da fare sconvolgimenti ma solo adattamenti necessari nei tempi di cambiamento. La filosofia aziendale rimane immutata: il nostro negozio deve essere un luogo dove ogni pezzo di arredamento racconta una storia, dove ogni pezzo è stato scelto con cura e passione. I nostri clienti non sono solo numeri, ma persone con esigenze e gusti unici, e il nostro personale lo tiene presente dal primo all’ultimo centimetro del percorso che facciamo assieme a loro”.
Basta chiedere a chi si è rivolto a loro per avere conferma. Sei accolto da volti sorridenti che ti conoscono per nome e ricordano i dettagli delle tue precedenti visite. “La fiducia si costruisce nel tempo, attraverso consigli sinceri, prodotti di alta qualità e un servizio post-vendita impeccabile. Non si tratta solo di vendere mobili, ma di creare ambienti che riflettano la personalità e lo stile di vita dei clienti. In un mondo dove spesso prevalgono le grandi catene e l’acquisto online, un negozio di mobili di fiducia rappresenta un’oasi di autenticità e attenzione al cliente”.
Uno degli assi a disposizione di MDM. “La qualità e la quantità dei nostri operai montatori, coloro che ti assistono per adattare il mobile, a volte una serie di mobili, a volte uno solo ma molto grande e complesso, vedi la sezione cucine, alla propria casa. Si tratta spesso di puzzle di complicata soluzione, dove solo sbagliare di un centimetro il progetto comporta la caduta dell’intero montaggio. I nostri montatori illustrano, ascoltano, adattano, risolvono e vengono a domicilio se qualcosa non funziona. È un servizio supplementare che la clientela giudica impagabile”.
Una cura al dettaglio che era nel Dna di MDM fin dal principio. “Sì, il nonno era per la precisione senza compromessi. Mario Debenedetti si fece un nome come uno dei più noti e attivi artigiani chiavaresi, produttore delle famose sedie “chiavarine”. Vincitore nel 1961 del primo premio “Sedia D’oro” assegnato dalla società Economica di Chiavari nella mostra del Tigullio per la miglior esecuzione della sedia di Chiavari. Nel 1976, seguendo il suo fiuto, decise di trasformarsi in commerciante di mobili e fondare a San Salvatore di Cogorno la “Mario Debenedetti mobili”. Nel 1986 gli è succeduto il figlio Massimo che ha mantenuto intatte negli anni le qualità di negozio, anzi ampliandone ed estendendone le vedute”.
E quattro anni fa, appena 26enne, ecco arrivare il momento di Luca. “La nostra policy aziendale è immutata. Imperniata su quattro cardini. Le consulenze d’arredo: ascoltiamo il cliente, valutiamo ogni possibilità di realizzazione e forniamo il nostro parere esperto. La progettazione d’arredi: diamo forma alle idee del cliente con l’obiettivo di ottenere la sua massima soddisfazione. Il personale esperto: consegna e montaggio professionale assicurato dai nostri interni. Assistenza post vendita: supporto del cliente anche dopo la vendita con assistenza per eventuali inconvenienti o guasti”.
Una policy che costa ma che alla lunga ripaga. “Certo dopo il Covid qualche impaccio lo abbiamo accusato anche noi. Eravamo forti della consegna a 45 giorni, i disastri della logistica internazionale negli anni successivi allungarono i tempi oltre i 60 giorni, spesso ai 90 giorni. Il che diede ancora maggior verve ai Golia del retailer tipo Amazon, in grado di raggiungerti ovunque in pochissimi giorni. Per fortuna adesso le cose stanno lentamente tornando alla normalità. Abbiamo retto alla tempesta, siamo pronti ad alzare ancora il livello della sfida”.
La confidenza del giovane (sta per compiere 30 anni) che si somma alla visione dell’imprenditore. Luca Pizzinat sa di essere un ingranaggio del volano che fa girare l’economia tricolore. Il settore mobiliere è un pilastro fondamentale dell’economia, combinando artigianato, design e innovazione. Questo settore non solo fornisce elementi essenziali per le nostre case e uffici, ma riflette anche le tendenze culturali e di stile di vita.
“Negli ultimi anni, il settore ha visto una crescente attenzione verso la sostenibilità e l’uso di materiali ecologici. I consumatori sono sempre più interessati a mobili che non solo siano belli e funzionali, ma che abbiano anche un impatto positivo sull’ambiente. Il settore mobiliere è anche un importante datore di lavoro, offrendo opportunità in una vasta gamma di ruoli, dall’artigianato e design alla vendita e marketing. La combinazione di tradizione e innovazione rende questo settore grazie a gente come Luca dinamico e in continua evoluzione, pronto a rispondere alle nuove sfide e opportunità del mercato globale.
Neppure a dirlo che Luca Pizzinat, da “nativo digitale”, è molto attento all’immagine della azienda, che infatti ha affidato a Gram Factory di Francesca Pedrini. “Ha compreso in un battibaleno di cosa avevamo bisogno e realizzato materiale pubblicitario magnifico”. Mutatis mutandis siamo di nuovo alle origini. Rubando un altro spot che fece epoca – qua siamo addirittura agli albori di Carosello, quindi roba da boomer – si potrebbe dire che “MDM vuol dire fiducia” Concetto asciutto, una comparazione comprensibile al colto e all’inclita. Come bene sanno i maghi del commerciale, l’essenziale potrà essere invisibile agli occhi ma è ben presente alle orecchie.