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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Cavalli selvaggi della Val d’Aveto, le visite non aumentano: ma la colpa è solo del cattivo tempo

Evelina Isola: “In primavera non abbiamo fatto escursioni per due mesi per via della pioggia. Siamo riusciti però a fare le uscite di novembre. L’interesse per i cavalli si conferma”
I cavalli della Val d'Aveto sono da sempre una attrazione del territorio
I cavalli della Val d'Aveto sono da sempre una attrazione del territorio
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di ALESSANDRA FONTANA

Sipario sulla stagione delle escursioni dedicate all’osservazione dei cavalli selvaggi nelle nostre valli. “Il meteo quest’anno è stato terribile. Dal punto di vista dei numeri questo è il primo anno in cui non sono cresciuti i partecipanti ma considero un successo essere rimasti stabili nonostante il maltempo continuo”. 

Decisamente soddisfatta Evelina Isola che da anni si adopera per far conoscere e amare i cavalli selvaggi che popolano l’entroterra. Il rammarico c’è ma nei confronti dell’unica cosa che non è possibile controllare, il clima: “In primavera non abbiamo fatto escursioni per due mesi – continua la naturalista – per via della pioggia. Siamo riusciti però a fare le uscite di novembre. L’interesse per i cavalli si conferma”. 

Quest’anno erano in programma le escursioni tra le malghe, per dare un indirizzo alle uscite. È stata un’idea che si è rivelata vincente e che è stata poi riproposta in estate con la via delle foreste: “Una volta durante l’estate l’osservazione si fermava. Gli animali salivano in alta quota per cercare il fresco. Abbiamo pensato così di organizzare delle escursioni con il pulmino, con tanto di autista di Borzonasca per coinvolgere le realtà locali: le persone lasciavano l’auto a Borzonasca e si andava poi tutti insieme (una volta al mese per limitare l’impatto) a guardare i cavalli in diverse zone. Il pranzo veniva fornito dal panificio e dall’alimentari di Borzonasca”.

Parola d’ordine “collaborazione” con il paese e con le attività di Borzonasca, compresa la pasticceria Macera e il Poker d’Assi. Quest’anno alle escursioni con il pulmino si è aggiunto anche il trekking: “Dalle Casermette del Penna si parte facendo l’Alta Via e arrivando fino all’Aiona dove è più facile avvistare i cavalli. L’abbiamo chiamata la via delle foreste e raccontiamo la storia dei popoli liguri. Una formula che è piaciuta molto”.

E che verrà riproposta per la prossima stagione: “Collaboreremo ancora con i professionisti. A maggio abbiamo fatto l’escursione con Marco Bertolini alla scoperta del micromondo popolato da insetti, ragni e altri piccoli animali.  Da anni prosegue la collaborazione con Paolo Rossi e altri esperti. Per il prossimo anno abbiamo già qualche idea. Vorremmo proporre una notte fuori in collaborazione con un’ornitologa per fare sia osservazione di uccelli che di cavalli”. La soddisfazione più grande per Isola è aver contributo a far scoprire il territorio: “Abbiamo avuto persino una coppia proveniente dall’Ohio, diverse persone hanno scoperto queste zone grazie all’horsewatching”.

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