di ALESSANDRA FONTANA
Semplicità, tradizione e attaccamento alla propria terra. Sono questi gli ingredienti vincenti della Transumanza che ogni anno incanta grandi e piccini. Centinaia di persone, con qualunque condizione meteo, si riversano da anni a Santo Stefano per ammirare le mucche che pascolano. L’ultima domenica di ottobre l’azienda Agricola Monteverde trasferisce i bovini dai pascoli del Monte Crociglia in Provincia di Piacenza ai pascoli che si trovano a San Stefano d’Aveto.
L’arrivo delle mucche è sempre un momento di festa per grandi e piccini che attendono in paese la carovana di cavalli e cavalieri, la banda… una festa che coinvolge tutto il paese. I più mattinieri hanno seguito le mucche dalla partenza sul monte e hanno poi fatto colazione a Torrio e da lì hanno proseguito in direzione Santo. Quello appena trascorso è stato un fine settimana ricchissimo di eventi che è culminato nella transumanza la domenica mattina.
Infatti il sabato Claudio Priarone ha presentato “La storia della Liguria camminando tra castelli torri e fortezze” e lo stesso giorno i bambini (e non solo) hanno potuto compiere la passeggiata con gli asinelli da La Villa a Santo Stefano. “La discesa degli animali, accompagnati da mandriani, cavalli e cavalieri, è stata arricchita da iniziative che hanno reso la giornata indimenticabile: dalle coinvolgenti sfilate di bande e cori, all’allegria del gruppo sportivo di Allegrezze. Questa tradizione non è solo uno spettacolo, ma anche un modo per richiamare tanti visitatori che, con la loro presenza, sostengono le attività locali e contribuiscono alla valorizzazione della meravigliosa Val d’Aveto” raccontano con soddisfazione alcuni dei partecipanti.
Dopo il passaggio dei bovini la festa è continuata con il pranzo del contadino a base di prodotti locali e non solo. Un altro dei simboli di Santo Stefano è la musica: per questo lo stesso fine settimana della transumanza è stato organizzato il Festival Appennino in Musica dal Complesso musicale di Santo Stefano con tantissimi appuntamenti culminati nel grande concerto bandistico con La Scuola di Musica Banda “Città di Camogli” G. Puccini, diretta dal maestro Giancarlo Dallorto, ospite immancabile del Festival e gemellata con la Banda di S. Stefano d’Aveto, diretta dal maestro Cesare Garibaldi e con il Corpo Bandistico “Città di Lavagna”, storico gruppo fondato nel 1853 e diretto dal maestro Aldo Mistrangelo, riconosciuto dal Ministero delle Attività Culturali nel 2011 come “Gruppo di Musica Popolare e Amatoriale di interesse Nazionale”.
Gli anni passano ma la tradizione resta, anche questa volta Santo Stefano ha dimostrato che non servono grandi “cose” per attrarre centinaia di persone in paese, ma servono una grande volontà e tanta dedizione.