(r.p.l.) Ritornano, ospitati presso la Società Economica di Chiavari, gli appuntamenti con il pubblico organizzati dal nostro settimanale ‘Piazza Levante’.
Si parte oggi, giovedì 7 novembre, alle ore 18,30 presso la Sala Ghio Schiffini, con ‘La nuova presidenza Usa: cosa cambia per l’Europa?’. Ne parliamo da mesi, anche perché la questione non è irrilevante. L’ultimo presidente cresciuto nel contesto del patto atlantico esce di scena, e in ogni caso per l’Europa qualcosa cambierà. Tocca di nuovo a Donald Trump e cogliamo l’occasione per fare una disamina a caldo con un elemento di certezza in più. Alla Società Economica si affronterà il tema con tre giovani giornalisti preparati e competenti: Matteo Muzio, direttore e ideatore del sito lettertj.it, (Jefferson-Lettere dall’America), esperto di cose americane, collaboratore di ‘Piazza Levante’ e socio della Società Economica; e Francesco Stati, giornalista professionista, videomaker, podcaster, collabora tra le altre con SkyTg24 e ‘Il Foglio’. In passato ha collaborato con Associated Press, Linkiesta ed Euractiv. Esperto di nuovi media, su cui ha scritto il saggio “Il nuovo giornalismo”, si occupa di tecnologia, sport, esteri. Direttore di ‘Prismag’, rivista mensile monografica di approfondimento.
Modera Angelica Migliorisi, giornalista professionista. Romana in prestito a Milano, dopo le esperienze a Sky, ‘Repubblica’ e ‘Il Foglio’, oggi è giornalista, social media specialist e podcaster per ‘Il Sole 24 Ore’. È esperta di multimedialità e nuovi modelli di giornalismo.
La sera successiva, venerdì 8 novembre alle ore 20,30, ci incontriamo nuovamente presso la stessa Sala Ghio Schiffini per un evento organizzato in collaborazione con il CIV ‘Le vie del Levante’ in occasione del decennale dell’alluvione del 2014. Ne parleremo con Gianfranco Saffioti, noto sui social, dove vanta migliaia di fan, come il Meteorologo Ignorante.
Saffioti, detto Igno, così presenta se stesso: “Ha preferito da sempre, alla serietà della forma, quella dei contenuti. Volutamente informale, non ama prevedere ma raccontare, spiegare e cercare di capire le dinamiche, i meccanismi, le regole e il caos che governano l’atmosfera e ne disegnano gli scenari. Durante la serata si sorride, si scherza, si ride e si torna seri quando l’argomento lo impone. Si parla di cambiamenti climatici, gestione del territorio, eventi alluvionali: come prevenirli, cosa possiamo fare noi, cosa possono fare gli addetti ai lavori, amministrazioni comprese. L’importanza delle osservazioni, la previsione a breve termine, quella che ci permette di non trovarci in condizioni di pericolo durante un evento potenzialmente pericoloso per la nostra incolumità”.
E per venire al tema della serata, l’alluvione del 10 novembre 2014: “Dieci anni dopo quella rovinosa alluvione, il mio compito è quello di rendere le persone consapevoli, meno passive al numero crescente di allertamenti non sempre coerenti con gli effetti reali. Osservazione empirica, lettura degli strumenti, capacità di saper riconoscere un evento potenzialmente pericoloso in funzione di una sempre più necessaria autoprotezione attiva che ci possa mettere nelle condizioni di non trovarsi in situazioni di pericolo. Il tempo cambia, o forse è già cambiato, è giunto il momento che si cambi anche noi”.

