di ROSA CAPPATO
Rivoluzione ad Avegno, molte aree diventano vere e proprie piazze. La giunta comunale ha approvato le nuove denominazioni. Si tratta di oltre 30 variazioni, alcune con nuovi elementi che riportano nomi della flora o della fauna locale.
Nelle scorse settimane, prima di entrare nel vivo della campagna elettorale, la giunta, con voto unanime, ha votato favorevolmente l’esame e l’approvazione del nuovo piano della toponomastica, con la ri-denominazione di aree di circolazione e la denominazione di nuove aree sul territorio comunale.
Da tempo occorreva riprendere l’intervento sistematico di ricognizione e riordino della toponomastica e della numerazione civica, così da risolvere situazioni di numerazione obsoleta e non aderente ai cambiamenti avvenuti nel corso degli anni nel tessuto urbano del Comune, al punto di non essere più conforme alle normative. L’intervento era iniziato nel settembre 2018, quando veniva affidato il servizio di fornitura e posa in opera di targhette per la numerazione civica esterna ed interna nella zona di Molino Nuovo e Testana.
Inoltre si prevedeva la revisione della numerazione civica stessa e della toponomastica. Si sarebbero applicate varie targhette con l’aggiornamento della cartografia, l’aggiornamento dati Istat e il servizio di bollettazione nelle altre zone. Tuttavia è emerso che la società incaricata dell’intervento ha provveduto alla fornitura e posa della targhette della numerazione civica nella zona di Molino Nuovo e nella frazione di Testana, senza però aver completato l’iter necessario di attribuzione del nuovo numero civico e i successivi aggiornamenti sulle banche dati.
Nel 2023, in base ad una verifica effettuata sul territorio di Avegno, occorreva ancora denominare 35 aree di circolazione e si suggeriva di estendere all’intero territorio la differenziazione tra aree di circolazione accessibili dagli autoveicoli da quelle pedonali. Tale situazione di fatto ha creato, nel tempo, disservizi ai cittadini e difficoltà ai mezzi pubblici di soccorso, di polizia e postali, nel rintracciare persone e insediamenti produttivi. Occorreva quindi provvedere a denominare correttamente le aree di circolazione, contrassegnandoli come Via e Passo.
L’Ufficio Tecnico ha quindi elaborato una proposta operativa per superare le difficoltà. Una specifica relazione tecnica predisposta dall’architetto incaricato, risulta composta da 37 schede contenenti la nuova denominazione. Si prevede di riutilizzare, in quasi tutti i casi, i vecchi toponimi catastali sostituiti con appunto la dicitura Passo (pedonale) o Via (pedonale e veicolare). Dove non è stato possibile utilizzare il vecchio toponimo catastale (perché già esistente) si è optato per una nuova denominazione, indirizzando la scelta preferibilmente su elementi della flora o della fauna locale. Sono oltre 30 le variazioni.
Eccole, elencate col vecchio nominativo, seguito da quello nuovo. Via Molino Nuovo: Via Antica Romana Inferiore; Via Molino Nuovo: Passo al Molino Nuovo; Via Arbora: Passo Arbora; Via Antica Romana: Salita Antica Romana; Via G. Govi: Salita Superiore Gilberto Govi; Via Porta d’Aia: Via dell’Acquetta; Località Testana: Passo dei Glicini; Via Serro: Passo Inferiore Serro; Via Serro: Passo Arbonato; Via Codevilla: Passo di Vale; Via Cappelletta: Via Privata Cappelletta; Via Cappelletta: Via privata Solco; Via Rosaguta: Passo di Rosaguta; Via dell’Artigianato: Passo delle Officine; Via C. Colombo: Passo Fossatello; Località Soprano: Piazza Soprano; Via Ponte di Salto: Passo ai Ponti; Via del Piano: Passo Superiore del Piano e Passo Inferiore del Piano; Via Steneri: Passo Steneri; Via delle Rondini: Piazza San Lorenzo; Salita Pietrafitta resta uguale, ma Via Pietrafitta diventa Via Castelletto, Salita alla Costa della Serra e Passo Linà; Salita Lupara resta uguale; Salita della Costa diventa Passo delle Azalee; Località Ponte di Salto: Passo alla Marana; invariata una parte di Via Romana, l’altra diventa: Via Ponte Bau; invariata Via del Bilancino; Piazza Rossini: Piazza S. Antonio; Passo dei Maggioli: Via dei Maggioli e Passo al CastelloPasso, mentre Passo Torricella diventa Via Privata Torricella.
Dopo l’esame attento degli amministratori, la proposta è sembrata efficace e di facile assimilazione da parte dei cittadini, dal momento che i toponimi catastali sono, a tutt’oggi, utilizzati dagli stessi per identificare correttamente l’area di circolazione in cui abitano. Impossibile sbagliarsi, inoltre, perché saranno sì apposte le nuove targhe segnaletiche, ma sarà anche riportata la denominazione precedentemente utilizzata. Tra le normative vigenti contemplate per consentire tali modifiche sul territorio di Avegno, oltre il Decreto Ministeriale 29 Settembre 1992, con il quale il Ministero dell’Interno ha delegato ai Prefetti la facoltà di autorizzare l’intitolazione di luoghi pubblici e monumenti a persone decedute da meno di dieci anni, c’è circolare del settembre 1994, recante come oggetto ‘Variazione toponimi cittadini’.
Tra altro riporta: “In questi casi sarebbe opportuno che il Comune che provvede alla variazione dei toponimi munisca i cittadini di un documento da cui risulti che la variazione di residenza è dovuta al cambiamento del toponimo cittadino e non ad un trasferimento effettivo. Nel documento potrebbe essere chiarito che lo stesso viene rilasciato in considerazione del fatto che, al cittadino, concorre l’obbligo di far aggiornare i documenti in quanto questo obbligo è previsto dal codice della strada soltanto per i casi di trasferimento effettivo di abitazione”. Sarà ora cura del Comune provvedere a fornire i cittadini e le ditte interessate, di idonea documentazione da cui risulti che la variazione di ubicazione della sede societaria è dovuta al cambiamento del toponimo cittadino e non ad un trasferimento effettivo dell’attività.