di ALESSANDRA FONTANA
Centoquaranta campioni in gara, 77 i premiati che hanno ottenuto rispettivamente 1 ape d’oro (33 mieli), due api d’oro (39) e le ambitissime 3 api d’oro conferite a 5 campioni. Sono questi i numeri da capogiro del Concorso Mieli dei Parchi della Liguria che si è tenuto a Vicosprano, splendida frazione nel Comune di Rezzoaglio, domenica scorsa.
Hanno ricevuto tre apine d’oro i mieli di Silvana Curti del Parco di Piana Crixia, Nonna Wanda e Manuelle D’Aguanno del Parco di Montermarcello Magra e anche ad Antonio Crosa del Parco di Portofino. “Un concorso molto partecipato, con 140 mieli, a testimonianza della rappresentatività del settore – ha dichiarato con grande soddisfazione il vice presidente con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana – Un comparto importante per l’ambiente e per le tradizioni, che cerchiamo di sostenere dal precedente anno apistico con una dotazione finanziaria doppia rispetto agli anni passati e con politiche mirate sia sul profilo tecnico sia dell’informazione e della promozione. Inoltre, quest’anno abbiamo un motivo d’orgoglio in più: le due api attribuite per la prima volta al miele millefiori del Parco di Portofino, che ha iniziato la sua attività di autoconsumo a fini didattici nel 2021, tramite incontri periodici con le scuole primarie e secondarie. Oggi si iniziano a raccogliere i risultati, tanto più importanti in termini di biodiversità e di educazione alimentare. Speriamo che possa essere un esempio trainante per altre realtà, ai fini della valorizzazione dei nostri habitat naturali”.
Erano presenti il Presidente del Parco regionale delle Alpi Liguri e il Vicepresidente del Parco regionale dell’Antola, che hanno premiato gli apicoltori dei rispettivi Parchi. Il convegno ha visto la partecipazione del Responsabile Tecnico della manifestazione, Angelo Consiglieri, che ha riassunto i risultati della edizione 2023, raffrontandoli con le edizioni del decennio precedente, di Enrico Canale per Regione Liguria – Settore Politiche Agricole e della Pesca, che ha illustrato le opportunità regionali in tema di apicoltura mentre i Presidenti delle Associazioni ApiLiguria e ALPA Miele, Alberto Tognoni e Andrea Casaretto hanno condotto una tavola rotonda molto seguita dal pubblico presente. La giornata è stata una vera e propria domenica di festa conclusasi con il pranzo degli apicoltori con degustazione di formaggi e salumi del territorio.
In Liguria ci sono la bellezza di tremila apicoltori e ventiquattromila alveari. Proprio ad inizio aprile si è tenuto il tavolo apistico in Regione con le associazioni Alpa miele e Apiliguria per discutere le nuove strategie di valorizzazione del comparto e per sconfiggere la piaga della vespa velutina.
“Dopo il grande successo dello scorso anno apistico con 275mila euro finanziati tramite l’OCM miele anche oggi le richieste sono elevate – ha spiegato Piana – a testimonianza della dinamicità e rappresentatività del settore. Regione Liguria ha pertanto richiesto al Masaf ulteriori fondi che si assommano ai 50mila stanziati per la formazione, agli oltre 180mila euro per acquisti di materiale, attrezzature, ape regine e sciami e ai 20mila euro circa per la promozione. Un altro canale da aprire è quello del CSR per stanziare premi agli apicoltori che portino i propri alveari in zone di rilevanza ambientale (ad esempio Parchi, Natura 2000…) per valorizzare l’impollinazione e quindi tutelare la nostra straordinaria biodiversità”.
Continuano intanto le azioni di lotta alla vespa velutina e gli interventi attivi finanziati dal 2019 dalla Regione Liguria con il Parco delle Alpi Liguri e la Protezione civile, che si avvale anche di privati adeguatamente formati. “Sono in programma anche corsi per distruttori di nidi finanziati con il programma OCM in collaborazione con l’Università di Torino – conclude l’assessore Alessandro Piana – e sta riscontrando una evoluzione positiva la sperimentazione di arpe elettriche da mettere a protezione dell’alveare. Si tratta di apparecchiature semplici, alimentate spesso da piccoli pannelli fotovoltaici, che permettono il passaggio senza problemi delle api mentre bloccano la vespa velutina. Abbiamo già finanziato alcuni dispositivi per combattere la vespa velutina direttamente in campo, appurata l’efficienza del metodo li incrementeremo”.