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Giovedì 11 dicembre 2025 - Numero 404

Costa ed entroterra del Levante uniti per il rilancio del turismo: il progetto è realtà

La sperimentazione prende il via il 16 giugno e termina il 30 settembre: “Chi soggiornerà nella costa potrà andare alla scoperta delle aree interne”
I cavalli sono una delle attrazioni delle aree interne del Levante genovese
I cavalli sono una delle attrazioni delle aree interne del Levante genovese
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di ALESSANDRA FONTANA

Un sogno che diventa realtà, una sinergia che non è fatta solo di parole ma finalmente anche di fatti: costa e entroterra unite per il rilancio del turismo ligure. È nata come una sfida me le premesse per vincerla ci sono tutte: ‘Valli del Parco dell’Aveto un mare di experience tutte da vivere’ è il progetto lanciato da Consorzio Ospitalità DiffusaLiguria TogheterPortofino Coast e patrocinato dai Comuni di RezzoaglioSanto Stefano d’AvetoNe e Borzonasca. Da venerdì 16 giugno questo pacchetto permetterà ai turisti presenti sulla costa del levante ligure di trascorrere un’intera giornata alla scoperta delle valli GravegliaSturla e Aveto, tra laboratori esperienziali di vario genere, escursioni guidate, degustazioni, pranzi, e tanto altro ancora.

“Il progetto nasce su uno dei tavolini di Discovery Italy – racconta con entusiasmo e precisione il presidente di Una Montagna di Accoglienza nel ParcoGianluigi Puiè – che è stata la fucina di questa idea anche grazie al confronto con gli hotel della costa e con Andreoli”.

Gli obiettivi da perseguire sono sempre gli stessi: sinergia tra costa ed entroterra, valorizzazione delle meraviglie presenti nei cinque Comuni del Parco dell’Aveto: “Far scoprire questi tesori presenti nelle valli e contestualmente offrire lavoro a strutture ricettive e Iat”.

La sperimentazione prenderà il via il 16 giugno e terminerà il 30 settembre: “I turisti che soggiorneranno nella costa, in alberghi e in altre strutture ricettive – continua Puiè – potranno andare alla scoperta dell’entroterra. Come? Con escursioni, visite guidate, experience proposte dai nostri operatori”. Ma la vera differenza in questo progetto la fa il trasporto: “Abbiamo pensato anche al trasferimento grazie all’aiuto di Tigullio Marcone che partirà da e per diversi punti del Tigullio: Sestri LevanteCaviLavagna e Chiavari”.

Saranno venti posti giornalieri, almeno per questa prima parte, ventiquattro esperienze da vivere, quindici operatori coinvolti, nove guide ambientali, quattordici tra trattorie e rifugi e si prevedono oltre milleduecento turisti e tre hotel della costa coinvolti (Monterosa Gran Hotel Torre Fara e Stella del mare): “Un numero risicato perché qui si tratta di sposare un progetto non soltanto di esporre del materiale”. In futuro c’è l’idea di proporre il patrocinio anche ai Comuni lungo la costa: “Vorremmo veramente fosse un progetto del Tigullio, di tutti”. Ogni giorno della settimana sarà prevista un’attività: dai cavalli selvaggi al bagno nel bosco, passando per lo yoga e altre esperienze uniche nella natura incontaminata: il sabato ci sarà sempre qualcosa di diverso rispetto agli altri giorni della settimana. A settembre invece verrà rivoluzionato completamente il calendario. L’idea è quella di dimostrare che la Liguria non è soltanto mare e non è solo turismo estivo. 

Alla presentazione all’hotel Monterosa di Chiavari, anche l’assessore regionale Augusto Sartori: “Regione Liguria ha patrocinato senza esitazione questo progetto in quanto ritenuto veramente molto interessante per le tante escursioni in luoghi bellissimi del nostro entroterra previste dal calendario: stiamo puntando moltissimo sulla valorizzazione in chiave turistica di questi territori e le valli del Parco dell’Aveto ne sono senza dubbio un punto di forza. Faccio i complimenti ai partner del progetto per aver creato un bellissimo e ricchissimo programma estivo che mi auguro possa venire esteso anche nei mesi autunnali perché il processo di destagionalizzazione passa soprattutto attraverso l’offerta ai turisti di proposte attrattive come questa”.

II progetto infatti ha come principale obiettivo quello di puntare su una rinnovata sinergia tra costa ed entroterra con una proposta turistica altamente innovativa, e una discreta ricaduta anche in termini economici e sociali sulle Valli del Parco dell’Aveto che, grazie anche a questa iniziativa, saranno oggetto di una importante valorizzazione.

Le strutture ricettive e gli operatori della costa, dal canto loro, avranno la possibilità di arricchire e differenziare la propria proposta turistica, offrendo soluzioni più insolite e accattivanti per i mercati di riferimento italiani ed esteri.

Gli hotel che decideranno di aderire a questo progetto pilota riceveranno il materiale promozionale da esporre in reception e o negli spazi dedicati all’interno della propria struttura. 

“I partner di questa iniziativa si dicono fiduciosi che da un progetto pilota si possa arrivare presto ad avere un servizio disponibile 12 mesi all’anno, definendo un calendario diverso per ogni stagione, da poter comunicare con un buon anticipo anche in occasione degli eventi promozionali della stagione invernale”, spiegano all’unisono Puiè, Andreoli e Sauda. 

Il progetto è ambizioso ma non impossibile: “Di solito il problema è la sostenibilità economica – conclude il presidente del Consorzio Ospitalità Diffusa – in questo caso sarà il Consorzio che si farà carico dei costi del lancio nei mesi di giugno e luglio ma prevediamo in agosto di riuscire a risanare le perdite, anche a fronte dell’investimento promozionale”. 

La fortuna aiuta gli audaci, ancora di più se gli audaci hanno elaborato un progetto condiviso.

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