di ALBERTO BRUZZONE
C’è un Tigullio dimenticato, quando non bistrattato, dagli enti locali sovraordinati: e il caso della Città Metropolitana e della Diga Perfigli, di cui ci stiamo occupando da parecchi numeri, è esemplificativo in questo senso.
Poi, però, c’è anche, e per fortuna, un Tigullio che non solo non viene dimenticato né bistrattato, ma che viene promosso e portato ad esempio in quanto le sue eccellenze professionali, manageriali e imprenditoriali vengono pienamente riconosciute: e l’esempio ci giunge dalla cronaca recente, in particolare dalla nomina dei vicepresidenti di Confindustria Genova, ovvero la squadra che il presidente designato Umberto Risso ha reso nota nei giorni scorsi e che, oltre a lui, è composta da altre sette persone, più il past president Giovanni Mondini, il presidente della Piccola Industria, Andrea Razeto, e il presidente dei Giovani Imprenditori, Emilio Carmagnani.
Ebbene, di questi sette vicepresidenti quattro sono donne e due provengono dal Levante, per la precisione da Chiavari: sono Vittoria Gozzi, che avrà la delega alle startup e alla formazione, e Maria Caterina Chiesa, che avrà invece la delega alla finanza e all’internazionalizzazione.
A completare il gruppo di lavoro, ecco anche Sonia Sandei (vicario), con delega all’esecuzione del cosiddetto Recovery Plan e alla transizione ecologica del porto; Nicoletta Viziano, con delega a cultura, turismo e comunicazione; Andrea Carioti, con delega a territorio e rigenerazione urbana; Beniamino Maltese, con delega all’economia del mare; Tommaso Profeta, con delega alla transizione digitale. Il presidente Umberto Risso, invece, terrà per sé la delega alla transizione energetica. Confindustria si è dimostrata quindi attenta alle istanze e ai valori espressi dal Tigullio, grazie anche al grande lavoro portato avanti in questi anni dalla delegazione del Tigullio presieduta da Giancarlo Durante.
La squadra è pronta a partire, ma non è ancora pienamente attiva, in quanto dovrà passare dalla ratifica ufficiale dell’assemblea dei soci, che è prevista per il prossimo 21 luglio. Risso e i suoi collaboratori resteranno in carica per il quadriennio 2021-2025 e, come spiegato dallo stesso presidente designato nelle scorse settimane, si metteranno al lavoro seguendo l’agenda indicata dal numero uno in fase di candidatura.
Si diceva di Vittoria Gozzi e di Maria Caterina Chiesa: due professioniste, due donne estremamente in gamba ed estremamente attive, due persone preparate e con una visione moderna. Due persone, appunto: ed è importante ribadire questo concetto, perché Vittoria Gozzi e Maria Caterina Chiesa meritano ampiamente quest’occasione per quanto hanno fatto, per quanto hanno saputo dimostrare, e non per le famiglie di provenienza.
Sarebbe bello, di qui in avanti, sentir parlare di Vittoria Gozzi con la sola qualifica di imprenditrice. E di Maria Caterina Chiesa con la sola qualifica di manager. E questa è, a ben vedere, una delle sfide più interessanti e importanti che attende entrambe.
A Vittoria Gozzi saranno affidati il settore delle startup e il settore della formazione: due aspetti sui quali anche il gruppo dei Giovani Imprenditori, su indicazione del presidente Emilio Carmagnani, ha intenzione d’investire molto. E proprio dai Giovani Imprenditori proviene Vittoria Gozzi: Confindustria si servirà della sua esperienza per affacciarsi al mondo delle startup, un terreno sinora poco solcato. È un premio per quanto fatto da Vittoria, ma anche per quanto fatto da Wylab, l’incubatore sportech chiavarese che si sta sempre più delineando come realtà di primo livello in campo nazionale e con sempre maggiori contatti anche sul piano internazionale.
Quanto a Maria Caterina Chiesa, val la pena ricordare che ha iniziato la sua carriera in un’impresa di cantieri navali, ma poi si è dedicata con impegno e passione al brokeraggio assicurativo e, da una piccola società, è riuscita a passare in un grosso gruppo, la Marsh, di cui è official manager sia per l’ufficio di Genova che per quello di Firenze.
Vittoria e Maria Caterina porteranno le loro competenze all’interno di una squadra che premia il merito e la preparazione. Il presidente Umberto Risso lo spiega: “In questa fase non contano i nomi, ma le idee. Conta la condivisione del programma di lavoro, poi ci sarà parecchia trasversalità”.
Al centro dell’agenda, una delle parole chiave è transizione. Sia energetica che ambientale. Secondo Umberto Risso, infatti, “Genova può assurgere al ruolo di capitale della transizione energetica, grazie anzitutto alla sua storia: è stata capitale petrolifera del paese, capitale italiana del nucleare e dell’industria termomeccanica con Ansaldo Nucleare, Nira e Ansaldo Energia. E oggi ospita primarie imprese del settore, come Erg, Duferco Energia, Ansaldo Energia, Iren, Iplom, IIT, Axpo, Asg Superconductors, tutte impegnate nel settore della transizione energetica (energie rinnovabili, mobilità elettrica, realizzazione di accumulatori, costruzione di apparati per linee intelligenti e supporto a consumatori sempre più attivi).
Ci sarà tanto lavoro per la squadra del presidente Umberto Risso. Ci sarà una bellissima occasione, per il Tigullio, per dire che da queste parti si può essere ancora protagonisti e che la visione ‘Genovacentrica’ è ormai un sistema non solo vetusto, ma anche anacronistico.